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Mad Max - provato all'E3

Il mondo di Mad Max è sicuramente un posto folle in cui è facile perdersi senza poter fare più ritorno. Per nostra fortuna, all'E3 abbiamo avuto il team di Avalanche Studios a farci da ciceroni in queste lande desolate, esplorate pad alla mano in una lunga demo giocabile. Eccovi le nostre impressioni!
La versione dimostrativa del gioco messaci a disposizione a Los Angeles da Warner e Avalanche ci permetteva di selezionare due scenari diversi, rappresentanti le due anime che caratterizzano la produzione: gli scontri corpo a corpo e quelli a bordo della Magnum Opus, la nostra vettura completamente personalizzabile. Per non far torno a nessuno e, soprattutto, per non dover affrontare la nostra indecisione, abbiamo optato per provarle entrambe partendo dalla sessione a piedi.

L'obbiettivo di questa prima sessione era semplice: radere al suolo uno dei tanti accampamenti del cattivone di turno, Scabrous Scrotus (sì, avete letto bene). Tra il dire e il fare, però, vi sono state tante mazzate, esplosioni e un deserto da superare, ma andiamo con ordine. La nostra traversata delle aride distese sabbiose ci ha permesso di constatare la grandezza della mappa di gioco: il mondo di Mad Max ci è sembrato molto generoso dal punto di vista delle dimensioni. Non che sia comunque un posto accogliente per le vacanze, data la costante siccità e la presenza di predoni e torri in cui sono appostati dei cecchini.

Proprio queste ultime costruzioni erano i nostri primi obbiettivi in vista dell'assalto alla roccaforte, non tanto per imposizione del gioco ma per opportuna scelta strategica. I tiratori infatti, appostati in varie sezioni della mappa, possono risultare un vero fastidio sulle lunghe distanze, ma docili agnellini se affrontati ai piedi delle loro torri, fatte saltare a suon di esplosivi. Una volta ripulita la zona circostante all'accampamento, per agevolare ancora di più la nostra operazione abbiamo deciso di parcheggiare il nostro bolide su un'altura e dare pan per focaccia ai nostri nemici: con il fucile da cecchino abbiamo quindi iniziato a fare piazza pulita di tutte le minacce nei pressi del nostro obbiettivo, avendo ovviamente premura di sparare agli iconici barili rossi che, come ogni buon giocatore saprà, significano esplosioni e conseguente morte di chi vi si trova vicino.

MX Video - Mad Max


Completata l'opera siamo poi passati all'attacco frontale, sfondando l'enorme cancellata della base e abbandonando il nostro veicolo per darci all'esplorazione a piedi. Ovviamente la passeggiata è durata ben poco, e siamo stati presto circondati da orde di nemici pronti a farci la pelle. In questo frangente abbiamo potuto appurare la validità di un combat system direttamente ereditato dal buon free flow combat della serie Batman, con passaggi dinamici tra i nemici, contrattacchi dall'importanza fondamentale e mosse atte a disarmare i nemici muniti di armi contundenti. Combo, attacchi e risposte vengono eseguite con una grezza brutalità da Max che può anche, ovviamente, combattere con le armi abbandonate incautamente dai propri avversari. Dulcis in fundo la possibilità di utilizzare il fidato shotgun, arma che, qualora dovessimo entrare nella fase di mira, ci lascerà inermi inibendoci la possibilità di muoverci, donandoci però un potere di fuoco inarrestabile. Nonostante l'operazione precedentemente compiuta di sfoltimento delle difese del campo, l'operazione di distruzione dell'accampamento si è rivelata abbastanza ostica con nemici dotati di pattern d'attacco differenti, unità speciali che donano bonus a quelle vicine e un'IA valida che spinge i nostri avversari a tentare di prevaricarci in numero. Alla fine però, tra sangue e sabbia, abbiamo avuto la meglio e l'intera struttura è andata giù a colpi di bombe create con delle taniche di benzina.

La seconda porzione di demo è stata quella più veloce e incentrata sull'uso della Magnum Opus. Questo veicolo, più che un mero mezzo di spostamento, è un vero e proprio alleato e presenza costante nel corso del gioco. Pur essendoci la possibilità di requisire altre vetture, la nostra sarà sempre più performante e richiamabile, grazie alla presenza di un nostro compagno che la guiderà per noi, con la pressione di un apposito tasto. La nostra bellezza su quattro ruote è ovviamente modificabile tanto nell'aspetto che nelle prestazioni e, seppur non sia possibile aspettarsi un livello di modifica simile alle simulazioni automobilistiche, il tutto funziona a dovere, con parti aggiuntive da sbloccare compiendo missioni secondarie.

Una volta potenziata la nostra Magnum Opus, ci siamo messi in moto verso il nostro obbiettivo: una carovana di veicoli. Gli scontri veicolari sono tanto ignoranti quanto quelli a terra, ma non in senso negativo, anzi: le esplosioni e gli urti si susseguono senza sosta, così come l'utilizzo delle varie armi. Ogni nostro strumento di offesa ha infatti un tempo di ricarica, nonché delle munizioni, e ciò ci impone di variare continuamente il nostro approccio tra il lanciafiamme, le bombe appiccicose, il fucile e il rampino. Quest'ultimo, uscito direttamente da un'altra produzione Avalanche Studios, Just Cause, è sicuramente lo strumento di distruzione più interessante e che permette di giocare con l'esagerata fisica del gioco. Abbattere le torri dei cecchini tirandole giù con un cavo o trascinare un predone per tutto il deserto non ha prezzo. Alla fine, tra qualche spruzzata di fiamme e speronata abbiamo distrutto l'intero convoglio, ci siamo riforniti di benzina, essenziale per mantenere la Magnum Opus in movimento e abbiamo chiuso così la nostra avventura nella terra di Mad Max.

Al termine della nostra esperienza, possiamo affermare come Warner Bros continui ad impegnarsi per sanare il da sempre problematico rapporto tra cinema e videogiochi, producendo adattamenti videoludici di tutto rispetto. Mad Max non stupisce magari per originalità, ma sa divertire ed in fondo è questo l'importante. Lo stile del film di George Miller è ben presente, ma non per questo l'opera sembra adagiarsi ad esso, trovando una propria identità e proponendo addirittura una storia originale con riferimenti al film. Tutto sommato, le desertiche terre di Mad Max potrebbero essere un buon posto in cui trascorrere la fine dell'estate.

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