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LEGO Ninjago il Film: Video Game
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LEGO Ninjago - provato alla Gamescom

Durante la Gamescom siamo stati ospiti del coloratissimo stand Warner Bros dove abbiamo potuto provare in anteprima LEGO Ninjago il Film: Video Game, titolo dedicato al nuovo lungometraggio animato a mattoncini in uscita ad ottobre. Ecco le nostre impressioni.
Il legame tra il mondo LEGO e i videogiochi non è certo cosa nuova e affonda le sue radici nei primi anni duemila. Nell’ultimo periodo il numero dei titoli dedicati ai leggendari mattoncini colorati è però aumentato costantemente, con risultati generalmente positivi. Se si guardano con attenzione le ultime produzioni (e si esclude per un attimo l’ottimo LEGO City: Undercover) si può facilmente notare come questo risultato dipenda molto anche dal connubio tra videogiochi e film, sia per quanto riguarda i capitoli basati su licenza sia nel caso delle recenti produzioni originali come “The LEGO Movie” e “LEGO Batman – Il Film”. Lo sviluppo di un videogioco basato sul nuovo “LEGO Ninjago – Il Film” non mi ha quindi stupito, così come non sono rimasto sorpreso dalla scelta di affidare nuovamente la produzione ai veterani di TT Games. Ciò che mi ha colto davvero alla sprovvista è stata però l’accoglienza riservatami dal team di sviluppo allo stand di Warner Bros.: invece che proporre una classica presentazione, seguita da una prova “su strada”, i membri della software house mi hanno invitato a prendere subito posto davanti agli schermi predisposti per l’occasione e a giocare la demo, così da poter saggiare le qualità del loro lavoro senza particolari “introduzioni”. Ancora confuso da questa scelta, così inconsueta da risultare quasi sfrontata, indosso le cuffie e avvio la partita.

Un breve caricamento mi introduce alla prima parte della demo, che mi sorprende quasi quanto il comportamento degli sviluppatori. Invece che controllare un classico personaggio LEGO mi ritrovo a guidare un minaccioso dragone LEGO tra i grattacieli di una città interamente composta di mattoncini con l’obiettivo di abbattere gli avversari al soldo del cattivo di turno, il malvagio Lord Garmadon, che non esitano ad attaccarmi sia dal cielo che dalla terraferma. Per quanto facesse uso di un sistema di mira quasi automatico e di numerose sequenze scriptate, questa prima parte si è rivelata estremamente divertente ed ha messo subito in chiaro la solidità tecnica di questa produzione, basata su un motore grafico ben rifinito capace di restituire il giusto livello di dettaglio e di gestire una buona dose di effetti speciali senza particolari incertezze. Conclusa questa spettacolare battaglia aerea l’azione passa quasi senza interruzioni nelle mani di due dei ninja protagonisti del titolo, Cole e Kay. Da qui in avanti il gameplay ricalca con estrema fedeltà il sistema di gioco messo a punto nel corso degli anni da TT Games. Ognuno dei due personaggi è dotato di specifiche abilità e, in questo caso, anche di un particolare stile di combattimento basato sulle armi a disposizione. Kay, per esempio, può contare sulle sue fidate e rapidissime katane mentre Cole affida la sua sopravvivenza alla forza devastante del suo martello da guerra. Combinando le loro capacità i due possono superare praticamente ogni difficoltà, sia negli scontri ravvicinati che nelle classiche sezioni platform.

MX Video - LEGO Ninjago il Film: Video Game

Nella demo i due protagonisti dovevano trovare il modo di avanzare tra i tetti di una città sotto assedio abbattendo nel frattempo i gruppi di nemici che gli si paravano di fronte. Il sistema di controllo è come sempre molto semplice e basa tutto sull’utilizzo di pochi semplici tasti, tramite cui è possibile non solo esplorare le varie aree ma anche dare vita a spettacolari sequenze di combattimento, impreziosite in questo caso da mosse finali e slow motion. Leggendo alcune pergamene disseminate qua e là i protagonisti possono inoltre apprendere alcune tecniche speciali, chiaramente ispirate alla cultura orientale, come la “Farfalla Galleggiante”, perfetta per abbattere i nemici più corazzati, o la “Camminata sui muri”, necessaria per raggiungere punti altrimenti inaccessibili. Alcuni nemici, come da tradizione, presentano poi specifiche vulnerabilità ed è quindi necessario passare spesso da un personaggio all’altro per sfruttare al meglio le caratteristiche di ognuno. La collaborazione tra personaggi è inoltre fondamentale per proseguire nelle varie ambientazioni. Durante la prova, per esempio, ho dovuto trovare il modo di abbattere una parete in vetri o di creare un passerella di fortuna tra due palazzi vicini. In tutti i casi, oltre alle loro abilità personali, i due ninja possono poi contare sulla leggendaria plasmabilità di molte costruzioni LEGO che, anche in questo capitolo, possono essere smontate e riutilizzate per creare nuovi ed interessanti strumenti come scale, leve e interruttori ma anche macchinari più complessi come cannoni che sparano fuochi d’artificio o gigantesche balestre.

Dopo l’ennesimo scontro con un nutrito gruppo di nemici i due ninja riescono finalmente ad avvicinarsi al cuore della battaglia e a ricongiungersi con i propri alleati. Qui trovano ad aspettarli un paio di imponenti mech, pronti per essere utilizzati. Purtroppo per me la demo a disposizione terminava qui, proprio mentre i due protagonisti si accingevano a mettere le mani su questi promettenti mezzi ausiliari. Posato il pad sono tornato a parlare con i ragazzi di TT Games, che mi hanno accolto con una domanda apparentemente semplice: “Come ti è sembrato?”. E proprio mentre elencavo ai due sviluppatori le buone impressioni con cui mi ero alzato dalla postazione, mi sono accorto che queste ultime derivavano solo ed esclusivamente dalla mia esperienza, il che le rendeva ancor più positive. Ecco perché gli sviluppatori hanno insistito per non darmi indicazioni prima della prova!

LEGO Ninjago il Film: Video Game, di fatto, non inventa nulla di nuovo ma sembra voler condensare tutti gli aspetti positivi visti nei precedenti capitoli, ai quali viene aggiunto un tocco orientale davvero intrigante. Il gameplay, fatto di continui scambi e collaborazione, è sempre immediato quanto divertente, sia nelle sezioni platform che durante i combattimenti, mentre il comparto tecnico si è dimostrato solido in ogni frangente, anche quelli più caotici. La presenza di armi e stili di combattimento differenti sembra però garantire una marcia in più a questo capitolo e la presenza di continui rimandi alla cultura giapponese rende il design di questo nuovo titolo molto più vario rispetto al passato. Il fatto che l’umorismo classico della serie non risparmi nemmeno la “sacralità” della cultura giapponese potrebbe anche permettere alle consuete scene di intermezzo di non scadere rapidamente nella monotonia. La demo giocata alla Gamescom purtroppo non permetteva di testare con mano alcuni aspetti fondamentali come le meccaniche open world, il catalogo di personaggi disponibili al lancio e la trama. Per quanto sappiamo il gioco completo ripercorrerà fedelmente le vicende narrate nel film proponendo ai giocatori 8 dojo differenti, delle vaste aree ispirate direttamente alle location presenti nella pellicola, tutte liberamente esplorabili e ricche di sfide affrontabili utilizzando un’ampia gamma di personaggi differenti. Tre pilastri fondamentali, che ovviamente non mancheremo di analizzare in modo approfondito in sede di futura recensione.

A conti fatti questo nuovo capitolo sviluppato da TT Games sembra dunque avere tutte le carte in regola per onorare al meglio il suo ruolo di titolo su licenza, ma non solo. Se, come promesso dagli sviluppatori, il titolo si rivelerà vario e ben equilibrato sotto tutti i punti di vista, potrebbe addirittura superare i suoi predecessori così da consentire a questa famiglia di giochi di fare un deciso passo in avanti rispetto al passato. Le premesse ci sono tutte, ma per sapere se sarà davvero così dovremo necessariamente attendere l’uscita del titolo, prevista per il 12 ottobre 2017 in contemporanea con l’uscita del film nelle sale cinematografiche.

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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