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DOOM Eternal
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DOOM Eternal - provato alla gamescom

Bethesda ci ha invitati, in occasione della gamescom, a provare con mano il nuovo ed iperdistruttivo DOOM Eternal; non ce lo siamo fatti ripetere due volte, ed eccoci quindi a riportarvi le nostre impressioni sul gioco!
Giocare a DOOM Eternal, anche soltanto nella porzione di single player messa a nostra disposizione alla gamescom, significa fare i conti con un modo decisamente “estremo” di affrontare il genere FPS. La sessione di gioco allo stand Bethesda (uno dei miei preferiti, con terrazza panoramica sulle postazioni di gioco e allestimento di un set fotografico dove farsi immortalare mentre si impugnava il BFG!) ci ha messo fin da subito nei panni del famigerato Doom Slayer con una suggestiva cinematica in cui il protagonista, tra la palpabile soggezione dei soldati intorno a sé, apre letteralmente le porte al conflitto demoniaco, tuffandosi senza esitazioni nella battaglia.

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Fin dai minuti iniziali si conferma dal punto di vista grafico tutto quanto di buono le precedenti uscite del titolo avevano già messo in mostra: il gioco abbandona in parte corridoi e cunicoli che hanno segnato i suoi esordi gloriosi e l'id Tech 7, la più recente versione del il motore grafico di casa id Software, si mostra a proprio agio sia negli interni che appunto negli spazi aperti, più articolati e sviluppati in verticale che in passato, anche per sfruttare tutte le mosse a nostra disposizione in questa nuova uscita (oltre al doppio salto, lo scatto e pure l’arrampicata sulle pareti!).

MX Video - DOOM Eternal

Va rilevato che la sessione di prova si è svolta su un PC di fascia alta: sarà naturalmente necessario attendere la versione console per un giudizio preciso sulla qualità della grafica, ma è già evidente che id Software abbia investito molto su questo aspetto e senz’altro DOOM Eternal saprà spremere a dovere le nostre console (il titolo è annunciato Enhanced per Xbox One X con supporto HDR).

All’incontro dei primi nemici l’anima del gioco emerge subito di prepotenza: DOOM Eternal non è decisamente fatto per chi ama il combattimento a distanza, tattico e ragionato! O andate voi dai nemici, o saranno i nemici a venire (assai rapidamente!) da voi, poco importa… nel giro di una manciata di secondi l’ambiente di gioco si trasforma in un bagno di sangue, in cui il contatto coi nemici è quasi sempre ravvicinato e molto “fisico”. La nota costante di ogni scontro in DOOM Eternal è probabilmente quella voler terminare con il nostro protagonista ricoperto di sangue e frattaglie dei demoni obliterati: arsenale a disposizione, meccaniche di potenziamento e aggressività dei nemici… ogni elemento fa la sua parte al fine di rendere ogni scontro una faccenda decisamente personale.

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A proposito delle meccaniche di gioco, durante i miei “incontri” con i demoni di DOOM Eternal ho potuto familiarizzare con il nuovo sistema di raccolta di armature e punti vita, collegato all’uso di particolari armamenti, come già accadeva per i rifornimenti di munizioni. In particolare mi è piaciuto l’uso del lanciafiamme da spalla, necessario per estrarre punti armatura dai nemici (ma si esaurisce e va ricaricato!)… mi sono trovato spesso a ricorrere con soddisfazione alla combinazione di indebolimento del nemico con lanciafiamme seguito da glory kill per finirlo.

Va detto che tra modalità alternative delle armi a propria disposizione – già di per sé numerose – e il ricorso a questi strumenti di “raccolta risorse” è richiesta al giocatore concentrazione massima per adottare l’approccio e la tattica più adatti ad ogni situazione: per quanto caotico ed adrenalinico, DOOM Eternal non è certo un gioco dove si possa procedere di puro button mashing… durante la mia partita ho dovuto spesso badare a quali fossero le mie priorità e di conseguenza pensare alle tecniche da usare. Sono aspetti che presumo diverranno automatici una volta presa maggiore confidenza col gioco, ma resta il fatto che al giocatore viene chiesta una approfondita conoscenza del proprio arsenale e di tutte le meccaniche di combattimento a disposizione e agli inizi potrebbe capitare di trovarsi un po’ spiazzati, specie se questo è il vostro primo DOOM.

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In definitiva, DOOM Eternal è un titolo di grande carisma e senza dubbio tecnicamente di ottimo livello, ma forse è un gioco “per molti, ma non per tutti”, almeno in base a ciò che finora si è potuto vedere e provare. Molti ameranno l’immediatezza e la brutalità degli scontri, la spettacolarità delle glory kill e la creatività che id Software ha dimostrato nel creare un arsenale in grado di farvi macellare demoni con livelli di splatter degni di una fatality di Mortal Kombat. Per chi, come il sottoscritto, preferisce un’esperienza di gioco leggermente più tranquilla, questo DOOM Eternal rischia di essere “troppo”: troppo veloce, troppo frenetico, troppo adrenalinico (…forse anche troppo difficile? Non nascondo che nella mia sessione sono stato atrocemente ucciso spesso e volentieri). Sono dubbi che saremo in grado di toglierci soltanto valutando il gioco nel suo complesso e nella sua forma definitiva. L’attesa peraltro non è affatto lunga: il day-one di DOOM Eternal è fissato per il 22 novembre!

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L'autore

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La sua passione per il gaming nasce nel lontanissimo 1982 con Gorf per Vic-20, ma da quando ha scoperto le "gioie" della caccia agli obiettivi, gioca solo su Xbox. Il suo nemico giurato è l'Arretrato, smisurato ed in costante aumento. Maguzzolo però non si arrende: armato di sei console ed un numero sterminato di controller, continua a dare battaglia.

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