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Test Drive: Ferrari Racing Legends
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Test Drive: Ferrari Racing Legends - prova su strada

In una tiepida giornata primaverile, siamo stati invitati in un locale all’ombra dell’imponente Castello Sforzesco di Milano per la presentazione di un particolare spin-off della storica serie di corse Test Drive. Parliamo ovviamente di Test Drive: Ferrari Racing Legends, nuovo titolo dedicato esclusivamente al famoso marchio del cavallino rampante che per l'occasione abbiamo potuto provare con mano. Scoprite insieme a noi cosa aspettarvi dal titolo.
I giocatori di vecchia data conoscono bene la serie Test Drive, attiva sin dal 1987 quando il primo capitolo fece capolino su Amiga, Commodore 64, PC e altre piattaforme per la gloriosa e ormai defunta Accolade. Nell’arco della successive generazioni, la serie ho prodotto una serie di seguiti - l’ultimo a livello temporale è Test Drive Unlimited 2 - e di spin-off ispirati all’off road o alla famosa gara delle 24 ore di Le Mans. Quando Atari e Slighty Mad Studios (già autori di NfS: SHIFT) hanno annunciato una collaborazione con Ferrari per creare uno spin-off interamente dedicato al marchio automobilistico italiano, l’interesse da parte dei videogiocatori amanti delle corse è subito esploso, nella speranza di poter finalmente correre su tutti i bolidi creati dalla casa di Maranello.

E dopo averlo visionato, posso tranquillamente affermare che Test Drive: Ferrari Racing Legends rappresenta una vera e propria enciclopedia della Ferrari, portando su console i modelli più iconici e significativi realizzati dalla casa di Enzo Ferrari dal 1947 ai giorni nostri e spaziando dalle stradali alle sportive, fino alle monoposto di F1. A supporto di questo progetto troveremo tre modalità principali: oltre alla classica gara singola e la corsa a tempo che ci vedrà impegnati a realizzare il miglior tempo per ogni tracciato presente, ci sarà una sorta di modalità storia che ci farà rivivere passo a passo tutta la vita del marchio Ferrari. Suddivisa in epoche storiche, questa modalità sarà composta da una serie di eventi che di volta in volta ci chiederanno di raggiungere determinati obiettivi - oltre alla vittoria delle gare - per poter sbloccare quelli successivi. La cosa che più mi ha colpito durante la presentazione è stata, oltre alla possibilità di usare bolidi del passato come la 166 Inter GT, la 250 Testa Rossa o la Dino 246 GTS, la contestualizzazione che è stata data alle dispute avvenute nel corso degli anni, sia per quel che riguarda i filtri visivi che richiamano le vecchie cineprese di un tempo che per la conformazione stessa dei tracciati. Correre sul circuito di Monza degli anni 50 sarà diverso rispetto a quello attuale, e così anche per altri circuiti storici come quello del Nurburing, vera e propria Mecca per gli amanti delle quattro ruote. In totale ci troveremo 39 circuiti tra cittadini e piste: tra i molti posso citare percorsi conosciuti come quelli di Montecarlo o del Mugello e delle chicche che faranno sicuramente piacere agli amanti dei circuiti italiani, come l’autodromo di Pergusa e il circuito di Fiorano. Continuando sul discorso numerico, avremo la possibilità di guidare ben 52 mezzi della scuderia di Maranello, tutti perfettamente riprodotti sin nei minimi dettagli: partendo dalla carrozzeria esterna fino ad arrivare al cruscotto, apprezzabile ancor di più se si utilizza un visuale in prima persona. Immancabile ovviamente la presenza di classifiche online e di una modalità multigiocatore che permetterà ai giocatori di cimentarsi in adrenaliniche sfide sui bolidi Ferrari in diverse varianti di gioco.

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Finita la presentazione in cui sono stati snocciolati tutti i dati che vi ho riportato fin qui, il publisher ci ha messo a disposizione diverse postazioni per testare con mano la bontà del prodotto. Pad alla mano ho compiuto qualche giro sulla pista del Mugello con splendida 360 Challenge Stradale e successivamente su una delle monoposto di F1 guidata dal grande Michael Schumacher. Chi di voi ha giocato ad uno dei due Need for Speed: SHIFT troverà in questo titolo un sistema di controllo del mezzo analogo: i ragazzi di Slightly Mad hanno infatti deciso di portare all’interno di questa produzione la guidabilità estremamente nervosa e a metà tra l’arcade e la simulazione dei due SHIFT. Purtroppo ho notato che non esiste la possibilità di andare a modificare assetti o più in generale di apportare modifiche al mezzo; mi è stato spiegato che questa mancanza è comunque colmata dalla perfetta riproduzione di tutte le prestazioni su pista delle diverse macchine, grazie anche alla collaborazione con Ferrari che ha fornito al team di sviluppo tutte le telemetrie originali. Come dicevo, si tratta di un gioco semi-arcade e questo lo si intuisce anche da due caratteristiche molto importanti: l’assenza di danni e la presenza di soli tre livelli di difficoltà che vanno a influire unicamente sull’intelligenza artificiale degli avversi in pista, senza aumentare o diminuire il livello di simulazione del comportamento della vettura. Questo comporta a mio avviso una pecca principale, ossia l’assenza di danni meccanici che pregiudica in la veridicità di molte gare dando al giocatore la possibilità di utilizzare il classico "effetto flipper" senza essere penalizzato più di tanto.

Sotto l’aspetto estetico il titolo è stato decisamente più convincente rispetto a quello del gameplay. La riproduzione di tutte le carrozzerie ufficiali è estremamente minuziosa sia per la veridicità dei modelli che per la loro mole poligonale, che dona un notevole colpo d’occhio al tutto facendo la gioia degli appassionati della rossa. Anche in gara il motore grafico si è comportato in maniera egregia con un frame-rate decisamente solido e che non lascia spazio ad alcun tipo di incertezza anche nelle situazioni più caotiche. Unico appunto sotto l’aspetto tecnico va all'intelligenza artificiale degli avversari che in qualche occasione mi è sembrata troppo nervosa spingendo il giocatore ad evitare tamponamenti in grado di compromette la gara. Niente da segnalare invece per la realizzazione delle piste, abbastanza fedele a quelle reali, cosa che però non stupisce più visto che ormai sempre più team utilizzano la mappatura satellitare per riprodurre nella maniera più minuziosa possibile ogni singola curva. Più che discreto il comparto audio, anche se il caos e il rumore di sottofondo tipico delle presentazioni di questo tipo, associato alla manca di cuffie per poter ascoltare al meglio il suono dei motori, lascia il discorso in sospeso: da approfondire in fase di recensione.

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Tirando le somme posso tranquillamente affermare che il prodotto sviluppato da Slighty Mad Studios riesce a convincere: l’utilizzo della licenza Ferrari è stato sfruttato nella maniera corretta dando al giocatore la possibilità di avere tra le mani una vera e propria enciclopedia interattiva, e siete fan - oltre che del cavallino rampante - del genere ibrido a metà tra l’arcade e simulazione, questo è un prodotto da tenere sicuramente d’occhio.

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