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Valentino Rossi: The Game
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Valentino Rossi: The Game - anteprima hands-on

La stagione motociclistica 2016 è appena iniziata e sono bastate poche gare per riaccendere l’interesse e la passione nel cuore di tutti gli appassionati. Milestone è, come ormai d’abitudine, la casa di sviluppo incaricata di portare nei nostri salotti tutta la magia del Motomondiale con un nuovo titolo su licenza, quest’anno quasi completamente dedicato a Valentino Rossi. Curiosi di scoprire cosa hanno in serbo per noi gli sviluppatori? Non vi resta che continuare a leggere la nostra anteprima di Valentino Rossi: The Game.
Dopo una stagione 2015 ricca di emozioni in tutte le categorie, conclusasi in modo rocambolesco con le scintille tra piloti italiani e spagnoli nella classe regina, le aspettative degli appassionati per il ritorno del circo delle 2 ruote erano alle stelle. Fortunatamente sono bastate appena 3 gare per dimostrare a tutti che anche il 2016 sarà un anno intenso, da seguire con attenzione sino all’ultima gara. Se nelle classi minori sono i giovani a fare notizia, nella Moto GP il duello, almeno per il momento, vede come protagonisti gli stessi grandi nomi della scorsa stagione. Tra questi, a distanza di 20 anni dal suo esordio, c’è sempre il nostro Valentino Rossi e proprio a lui è dedicato il nuovo titolo motociclistico sviluppato da Milestone che, oltre a godere della licenza ufficiale per la stagione in corso, include numerose modalità aggiuntive basate proprio sulla carriera e sui risultati ottenuti dal campione di Tavullia. E’ Michele Caletti, lead programmer di Valentino Rossi: The Game, ad accoglierci presso gli studi milanesi di Milestone ed a spiegarci il perché di un titolo dedicato a Valentino. Innanzitutto sono passati 20 esatti dal suo esordio, avvenuto nel 1996, ed era giunto il momento di omaggiare al meglio una carriera straordinaria con un titolo capace di ripercorrere le gesta di uno sportivo che è già entrato di diritto nella leggenda. In secondo luogo Milestone voleva in qualche modo creare uno stacco netto con il passato della serie inserendo nuovi contenuti ed è bastato scambiare quattro chiacchiere con il pilota per capire che era sufficiente riprodurre nel gioco buona parte della sua vita motoristica, passata e presente, per creare un titolo profondamente diverso dai precedenti senza bisogno di inventare praticamente nulla.

Si parte quindi dalla stagione 2016, completamente riprodotta su licenza ufficiale e che ripropone tutte e 3 le classi del motomondiale, tutti i piloti e i team ufficiali e, ovviamente, tutti i 18 tracciati presenti nel calendario. A questa si aggiungono moto, team e piloti della classe Moto GP 2015 e una selezione di moto provenienti dalle classi 500cc, 250cc e 125cc scelte tra quelle guidate negli anni proprio da Valentino o dai suoi rivali più famosi. Infine troviamo una selezione di “antiche” moto a 4 tempi e ben 5 tracciati leggendari come la vecchia pista di Assen o il circuito di Estoril. A conti fatti si tratta quindi di un ventaglio davvero ampio di bolidi e piste, che dovrebbe permettere di ripercorre l’intera carriera motociclistica di Valentino Rossi dagli esordi sino ad oggi. Anche la selezione delle modalità disponibili godrà della stessa varietà proponendo al giocatore, oltre alla possibilità di affrontare gare singole o campionati, anche un’intera Carriera basata proprio sulle mille vite del protagonista. I giocatori, una volta entrati a far parte della VR46 Academy, prenderanno infatti parte a numerosi eventi ufficiali così da migliorare le proprie capacità e ottenere contratti migliori e raggiungere la classe regina. Le stagioni ci vedranno dunque impegnati a gareggiare in sella ai bolidi ufficiali ma non solo. Tutti gli eventi saranno infatti intervallati da specifiche attività basate proprio sulle abitudini del Dottore che, come molti sanno, durante l’anno pratica numerose specialità parallele, ufficiali e non, per tenersi in allenamento o semplicemente per divertirsi.

MX Video - Valentino Rossi: The Game

Ecco dunque che anche noi potremo scendere in pista nell’ormai famoso Ranch creato da Valentino per allenarci o gareggiare nella modalità Flat Track, così da migliorare le nostre capacità di gestire frenata e derapate sullo speciale circuito sterrato, magari in compagnia delle controparti virtuali di alcuni frequentatori abituali della pista del calibro di Tony Cairoli, Guy Martin o Mattia Pasini. E perché non prenderci una pausa e salire a bordo di una stupenda auto da Rally e mettere alla prova le nostre abilità gareggiando sui circuiti di Monza e Misano dove Valentino corre e, spesso, vince? O, ancora, perché non allenarci in sella alla Yamaha R1M o gareggiare in appassionanti gare di Drift al volante di potenti Mustang? Tante attività differenti che, oltre a garantire varietà alle stagioni, permetteranno al nostro alter ego di migliorare e perfezionare le proprie abilità di guida. Milestone ha infatti incluso nel titolo ben 7 skill differenti, che cresceranno in relazione all’attività svolta e ai risultati ottenuti con effetti reali sulle prestazioni del nostro pilota. Tutte le modalità saranno ovviamente accessibili anche al di fuori della Carriera passando direttamente dal menu principale, dal quale potremo anche accedere alla modalità Storia tramite cui ripercorre 20 momenti leggendari della carriera di Valentino Rossi. Questi eventi saranno introdotti proprio da Valentino stesso che, attraverso alcune sequenze video registrate al suo ranch, racconterà ai giocatori i suoi ricordi e le sensazioni legate proprio a quei momenti, che potranno poi essere affrontati in prima persona nel gioco. Inoltre, sempre dal menu principale, sarà possibile sfidare in prima persona il Dottore tentando di battere i suoi tempi migliori nella sezione dedicata o affrontare le sfide che verranno proposte di volta in volta dagli sviluppatori. Immancabile infine il supporto multi giocatore, che permetterà di affrontare praticamente tutte le modalità elencate anche on-line.

Dopo una lunga carrellata di utili informazioni giunge finalmente il momento di mettere le mani sulla demo messa a nostra disposizione per questa prova, che permetteva ai presenti di giocare proprio le prime fasi della modalità Carriera. Si parte creando il proprio alter-ego, personalizzando i suoi dati anagrafici, la tuta e gli accessori e selezionando infine uno stile di guida tra i 5 proposti, che riflettono con precisione le differenze di postura che si possono ammirare guardando una gara ufficiale, con alcuni piloti che si sporgono dalle selle ed altri che sfiorano con i gomiti i cordoli durante le curve più strette. Il catalogo di vestiti ed accessori, per quanto visto, è davvero ampio e gode di molte licenze ufficiali quindi se siete dei fanatici non avrete difficoltà a trovare l’abbigliamento più adatto ai vostri gusti. Una volta completata la creazione del personaggio verremo poi invitati da Valentino in persona a partecipare ad un evento Flat Track al Ranch insieme ad alcuni altri piloti esordienti e, se saremo abbastanza bravi, verremo scelti per entrare a far parte dello Sky Team per gareggiare in Moto 3. Superata la prima gara sarà quindi possibile accedere alle numerose altre modalità, sia liberamente che tramite specifici eventi o inviti. Ma andiamo con ordine. Prima di ogni gara è possibile settare il livello di difficoltà della simulazione e alcune opzioni relative ai controlli che permettono di attivare i danni, il consumo delle gomme, ecc. Ogni modifica incide come di consueto sulla rigidità del sistema di gioco ed in modo proporzionale sui premi che vengono elargiti al termine delle gare. Sono inoltre presenti alcuni menu dove regolare manualmente i parametri della moto e, nelle gare in pista, è possibile usufruire del prezioso supporto di un tecnico, al quale possiamo comunicare in modo abbastanza realistico cosa non ci convince ed ottenere così preziosi consigli su dove intervenire. Purtroppo il poco tempo a mia disposizione non mi ha permesso di approfondire al meglio questi elementi ma la sensazione è che ognuno possa trovare il proprio equilibrio variando le molte opzioni disponibili.

Una volta scesi in pista il sistema di controllo si è rivelato abbastanza preciso in tutte le modalità provate (Flat Track, Moto 3 e Rally) con differenze marcate in ogni tipologia di gara. Derapare su un circuito in asfalto cosparso di finissima ghiaia richiede concentrazione e capacità di adattamento perché le molte asperità del tracciato rendono difficile l’impostazione precisa delle traiettorie e spesso bisogna variare la propria strategia all’ultimo momento. L’importante è trovare sempre il giusto equilibrio in modo da derapare al limite ma senza chiudere troppo la curva e senza perdere il controllo del nostro mezzo. Prevedibilmente più raffinata la guida delle moto in pista. In questa modalità è necessario frenare con precisione,magari dosando al meglio freno posteriore e freno anteriore, per raggiungere la corda della curva e sfruttare tutto il gas in uscita. Le derapate sono utili solo in entrata di curva e, se si disattiva la gestione automatica della postura del pilota, è necessario gestire bene eventuali spostamenti sulla sella. Durante la prova ho partecipato sia ad una sessione di qualifica che ad una gara completa e devo ammettere che non ho avuto particolari difficoltà a controllare la moto con qualche aiuto disattivato ma selezionando il livello di simulazione più elevato le cose cambiano in modo sensibile, rendendo la guida molto più impegnativa. Infine ho potuto testare, seppur brevemente, anche il modello di guida delle vetture nella modalità Rally. Questa tipologia di corsa, al di là del nome, si svolge sempre su piste in asfalto dove vengono posizionati alcuni ostacoli artificiali ,così da creare tornati, curve strette e simili che vanno ad alternarsi con i veloci rettilinei.

Il sistema di guida, almeno per quanto provato, si è rivelato abbastanza accessibile ma la larghezza ridotta dei tracciati obbliga comunque a mantenere alto il livello di attenzione. In tutte le situazioni il modello fisico si è dimostrato abbastanza permissivo, anche durante le frenate più brusche o a seguito di qualche contatto non troppo “gentile”. A conti fatti sono caduto solo due volte, tra l’altro senza danneggiare la moto, e solo perché avevo deciso di volerlo fare entrando in curva con i freni pinzati e la moto inclinata ai limiti del possibile. L’impressione è dunque che il motore di gioco sia un classico compromesso tra realismo e giocabilità sbilanciato, se così si può dire, proprio a favore di quest’ultima. La presenza di varie regolazioni lascia supporre che il giocatore potrà adattare il sistema di guida alle proprie caratteristiche tramite le opzioni disponibili, senza però mai raggiungere i due estremi. Ottima la varietà degli stili di guida, con le Flat Bike che si dimostrano nervose sin dalle prime curve differenziandosi dalle moto da corsa, più lineari seppur dotate di maggiore potenza. Purtroppo a causa dei limiti di tempo non è stato possibile testare l’intera catalogo di gare a disposizione ma da quanto visto e provato sembra che Milestone sia riuscita a caratterizzare correttamente le varie specialità così da renderle tutte godibili.

Tecnicamente Valentino Rossi: The Game si è dimostrato fluido in ogni situazione e capace di passare senza troppa difficoltà dalle colline pesaresi alla pista di Monza, passando per il tracciato argentino di Termas de Rio Hondo. Peccato che il motore di gioco, almeno allo stato attuale, non brilli per definizione e livello di dettaglio, almeno per quanto riguarda gli scenari. I modelli delle moto, delle vetture e dei piloti mostrano una discreta cura ma lo stesso non si può dire delle ambientazioni, a tratti poco definite e complessivamente un po’ spoglie. Pochi, almeno per quanto visto, anche gli effetti particellari. Non mi aspettavo di vedere fumate o detriti nella gare su asfalto ma onestamente speravo di vederne molti di più durante le corse su ghiaia. L’interfaccia grafica dei menu è chiara ed immediata, forse addirittura troppo visto che fa’ largo uso di un sistema di comunicazione “stile chat” per tenerci in contatto con gli altri piloti dell’Academy. Molte volte sarà lo stesso Valentino a proporre a noi o alla Team una nuova gara o un allenamento tramite messaggio, con conseguente botta e risposta tra i piloti coinvolti. Questo sistema, per quanto divertente nei primi minuti di gioco, potrebbe rivelarsi però un’arma a doppio taglio se gli sviluppatori non sapranno dosarlo con cura così da non renderlo troppo invadente. Ottimo il comparto audio, capace di riprodurre in modo credibile le differenti tipologie di motori presenti e tutti i rumori ambientali. Come prevedibile il gioco è completamente doppiato in italiano e gode della partecipazione di Guido Meda e, ovviamente, di Valentino Rossi, che ci accompagneranno durante tutta l’esperienza con le loro inconfondibili voci. Durante la presentazione è stato inoltre confermato il rilascio di un Season Pass che permetterà di scaricare tutti e 6 i DLC previsti per il gioco.

In conclusione sembra quindi che Valentino Rossi: The Game sarà una vera e propria enciclopedia motociclistica interattiva dedicata al campione pesarese. La quantità di contenuti e di modalità presenti nel titolo saprà regalare grandi emozioni a coloro che, come il sottoscritto, hanno seguito le gesta di Valentino sin dal 1996 mentre i più giovani potranno scoprire ed apprezzare uno dei periodi più affascinanti di questa disciplina ripercorrendone l’intera carriera. La presenza di numerosi eventi reali come l’EnduRanch o gli allenamenti con la Yamaha R1M dimostra la stretta collaborazione tra Milestone e il pilota che, se ben sfruttata, farà felici tutti gli appassionati. Restano ancora alcuni dubbi sulla reali capacità del motore grafico e sul sistema di controllo, difficili da giudicare con una prova così breve. La sensazione è che graficamente il titolo presenti ampi margini di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda il livello di dettaglio delle piste, e che il sistema di guida sia volutamente permissivo così da non spaventare i giocatori meno esperti. Speriamo solo che le impostazioni presenti permettano di intervenire in modo sensibile su questo aspetto così da accontentare anche i piloti virtuali in cerca di un titolo motociclistico più complesso.

Continuate a seguirci per non perdere aggiornamenti sul titolo, in attesa della nostra futura recensione che andrà sicuramente ad analizzare a fondo tutti questi aspetti prima dell’uscita, prevista per il 16 giugno 2016.

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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