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img Devil May Cry 5
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Devil May Cry 5 - provato alla Gamescom

Una delle novità più interessanti presenti alla recente Gamescom era Devil May Cry 5 che, annunciato allo scorso E3, era per la prima volta giocabile alla kermesse tedesca. Non ci siamo quindi fatti sfuggire l'occasione e siamo corsi a provarlo: eccovi le nostre prime impressioni sul gioco.
Dopo la pausa del DmC made in Ninja Theory, Capcom riprende in mano la serie di Devil May Cry proponendoci, con Devil May Cry 5, un seguito di DMC 4 a ben 10 anni di distanza (anzi 11, se consideriamo che il nuovo titolo uscirà a marzo 2019). Nonostante lo stesso direttore del gioco, Hideaki Itsuno, abbia gradito molto DmC, per questo titolo ha deciso di riprendere il filone narrativo originale ma non senza rinnovarne alcuni elementi per modernizzare il tutto. E, nella prova che ho potuto svolgere alla Gamescom, questo è stato evidente sin dai primissimi minuti: non solo Nero sfoggia ora uno stile urbano più moderno con dei capelli corti che lo fanno assomigliare molto al Drew di Scalebound, ma le fasi di combattimento hanno adottato la telecamera libera e più ravvicinata di DmC, abbandonando quindi le inquadrature fisse e distanziate dei precedenti titoli della serie.

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Ma procediamo con ordine: la prova è iniziata con Nero tra le strade di una città dall'aspetto vagamente londinese, con i palazzi semidistrutti ed invasi da onnipresenti radici e viticci giganteschi, e con intere aree rialzate oppure sprofondate in grandi crateri. All'orizzonte è visibile una sorta di gigantesco fungone-albero demoniaco, evidentemente la causa principale di questa devastazione e probabilmente destinazione finale della nostra avventura nel gioco. Non è chiaro cosa sia accaduto alla città, ma sembrava lo scenario di una vera apocalisse visto anche che nel percorso che avevo davanti mi sono imbattuto in numerose persone congelate in statue di carbone, che si frantumavano in cenere al mio passaggio.

MX Video - Devil May Cry 5

Altra novità che ho notato poco dopo aver iniziato era che a Nero mancava il braccio destro: era infatti monco poco sotto la spalla, quindi apparentemente il braccio demoniaco che aveva in DMC 4 gli è stato strappato in qualche modo. Immagino che sia la storia del suo braccio che quella dell'albero demoniaco ci verrà narrata all'inizio del gioco. Il protagonista è comunque riuscito a sopperire alla mancanza del suo arto con il Devil Breaker, un braccio meccanico fornitogli da Nico, sua nuova partner in questa avventura e nipote del creatore delle pistole Ebony ed Ivory di Dante (anch'esso presente come personaggio di supporto nel gioco). Perché, però, all'inizio della partita il braccio meccanico era mancante? Presto detto: a differenza del passato, il braccio di Nero è ora una sorta di "consumabile" che va raccolto sul campo di battaglia ed utilizzato finché non si rompe, o finché non lo rompiamo noi volutamente con la mossa Break Age, che scatena un colpo di grande potenza al costo del braccio stesso. Per le strade della città possiamo trovare diversi tipi di Devil Breaker che ci permettono di usare armi diverse (scosse elettriche, colpi d'energia, una lunga catena uncinata e così via), e di accedere a super-mosse diverse, e potremo portarne con noi fino ad un massimo di quattro (almeno in questa demo, è possibile che tale numero possa salire nel corso della storia) così da poter sostituire il braccio attuale con il successivo non appena si rompe.

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Dopo aver raccolto un paio di Devil Breaker - che fluttuano a mezz'aria sulla strada come se qualcuno li avesse sparsi per la città, non so se questo elemento verrà spiegato in qualche modo - è stato finalmente il momento di testare il sistema di combattimento con un gruppo di nemici somiglianti ad una sorta di insettoni demoniaci troppo cresciuti. Il combattimento si è dimostrato immediato e facile da apprendere: tre dei quattro tasti frontali del pad sono dedicati agli attacchi con la spada, con il Devil Breaker e con la pistola, mentre uno serve per il salto; è inoltre possibile lockare un nemico con il dorsale destro, mentre l'uso combinato di lock e Devil Breaker ci permette di usare una frusta energetica capace di afferrare ed attrarre a noi il nemico lockato. Questo permette quindi di dar vita alle coreografie alle quali i fan della serie sono abituati, ad esempio colpendo un nemico, poi saltando in aria ed attirandolo a noi con la frusta per continuare poi a tempestarlo di colpi volanti. Il sistema di salute è rappresentato da una barra in alto a sinistra dello schermo, ma essere colpiti dai nemici non porta solo ad un calo della salute: se accade mentre stiamo utilizzando il Devil Breaker, questo verrà danneggiato finendo per rompersi.

Ho avuto anche modo di mettere alla prova l'attacco Break Age del braccio che avevo equipaggiato: tenendo premuto il tasto di attacco ho potuto caricarlo per poi scatenare un possente fascio d'energia (questo è l'attacco speciale del braccio "Gerbera", mentre l'"Overture" si aggancia ad un nemico per poi esplodere) che potevo direzionare molto lentamente e uccideva istantaneamente tutti i nemici davanti che colpiva. Come già accennato, dopo questo tipo di attacchi il Devil Breaker in uso si distrugge e si passa al successivo in inventario, se presente; altrimenti Nero rimarrà senza braccio e dovrà trovarne un altro nello scenario. Non è peraltro possibile switchare liberamente tra un braccio e l'altro, quindi se volete cambiare il tipo di poteri utilizzati dovrete necessariamente distruggerlo con un attacco Break Age oppure usare una mossa che lo stacca e lo lancia ad un nemico, per poi passare al successivo braccio in lista. Per questo motivo anche l'ordine in cui raccoglierete i Devil Breaker sarà importante ed influenzerà il ritmo del gioco.

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Ritorna invece da DMC 4 la spada "motorizzata" Red Queen, che se accesa col giusto tempismo dopo un attacco riempie un indicatore fino a scatenare degli attacchi infuocati che arrecano maggiori danni ai nemici. La nuova gestione della telecamera mi è sembrata inoltre piuttosto buona anche se in più di un'occasione ho dovuto manovrarla manualmente per poter inquadrare i nemici che mi stavano attaccando.

Dopo aver affrontato questo primo gruppo di nemici mi sono poi imbattuto in degli insettoni volanti, per i quali la frusta-lazo è risultata particolarmente utile, e degli uomini-corvo armati di lunghe falci che si sono rivelati decisamente più tosti da battere ed hanno richiesto un buon uso di schivate e salti. Terminata questa fase ho raggiunto una sorta di portale chiuso dalle radici che invadono la città, ed un tutorial a schermo mi ha spiegato che dovevo trovare la larva di un insetto demoniaco per aprirlo. Con un po' di esplorazione l'ho trovato ed ho potuto proseguire oltre, dove una bella cut-scene (che ha confermato come, anche dal punto di vista del carattere e della spavalderia, questo Nero ricorda molto il Drew di Scalebound) mi ha introdotto ad una boss battle contro un gigantesco demone-scimmione alto quanto un edificio; qui ho dovuto utilizzare un mix di attacchi con pistola e ravvicinati seguiti da veloci scatti per non farmi colpire dal colosso, ed un po' alla volta sono riuscito ad erodere tutta la sua energia spostandoci da uno scenario all'altro mentre il mostro distruggeva tutto attorno a sé. Fortunatamente il campo di battaglia era disseminato con diversi Devil Breaker, quindi ho potuto scatenare contro il boss più di un attacco Break Age per danneggiarlo notevolmente.

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Il tutto si è svolto a 60 fps pieni senza visibili cali di frame-rate, un aspetto importantissimo per un titolo di questo tipo; non posso invece dire di essere rimasto particolarmente colpito dallo stile artistico della città o dei demoni, tutti elementi che mi sono sembrati presentare un design piuttosto generico e non particolarmente originale. Anche il livello di dettaglio di ambientazioni e textures non mi è sembrato altissimo (nonostante stessi giocando a 4K su una Xbox One X), mentre ottimi erano gli effetti speciali e di luce scatenati dai colpi e dalle esplosioni. Il carattere "stylish" della serie è assolutamente ancora presente, sia nel design dei personaggi che nel gameplay fortemente orientato alle combo e allo stile (con tanto di classica valutazione alla fine del capitolo), ma forse dal punto di vista stilistico questo è uno dei titoli della serie Capcom che mi hanno colpito meno; spero ovviamente di essere smentito nel gioco finale.

In conclusione Devil May Cry 5 sembra presentare tutti gli elementi che i fan della serie si aspetterebbero, introducendo al contempo sufficienti novità per farlo apparire fresco dal punto di vista del gameplay; personalmente ho qualche riserva sul fronte del design e dell'impatto grafico generale, ma spero di venire tranquillizzato da questo punto di vista prima dell'uscita del gioco, prevista per l'8 marzo. Una cosa è certa: per i fan degli stylish action games sembra senza dubbio un gioco da avere!

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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