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Dangerous Golf

Recensione - Dangerous GolfXbox One DigitalGame

Chi ha amato i primi giochi della saga automobilistica Burnout, ricorderà sicuramente l'assuefante modalità Crash, che ci vedeva creare gli incidenti più spettacolari possibili. Gli ex-sviluppatori della saga ci propongono ora lo stesso concetto con Dangerous Golf, spostandolo però tra i fragili oggetti di ville e cucine, e con una pallina da golf. Hole in one o pallina in acqua?

Il Gioco

Dimenticate tutto ciò che sapete sul golf. Le lunghe camminate tra un tiro e l'altro, la cura maniacale nel calcolare il vento e le distanze, le imbucate con precisione e tatto millimetrico... Dangerous Golf è l'esatto opposto, un concentrato di ignoranza, distruzione e immediatezza, dove imbucare la pallina è un obiettivo quasi secondario: conta solo distruggere più oggetti possibile in case, cucine, salotti di lusso pieni di oggetti distruttibili come vasi, piatti, bottiglie, statue e molto altro ancora. Chi l'avrebbe detto che il golf potesse essere così appassionante?

Il gioco ci propone ben 100 livelli in location davvero insolite per un gioco golfistico come un salotto, una cucina, un castello e un distributore di benzina. Cosa unisce tutti questi posti? La quantità di oggetti presenti, tutti distruttibili con dei colpi ben piazzati. Vasi, piatti, statue: conta solo spaccare tutto, e il gioco inizia proprio permettendoci di osservare il livello di turno per cercare di capire dove far più danni con il primo tiro. La posizione di partenza è sempre fissa e avviene in un classico look in terza persona dove non si vede nemmeno un giocatore di golf o la sua mazza, ma solo la pallina: il giocatore è chiamato a mirare e colpire, cercando per l'appunto di fare il massimo danno col minor sforzo.

MX Video - Dangerous Golf

Un apposito contatore indica i danni apportati in dollari e in un attimo ci si ritrova a causare decine, centinaia di migliaia di dollari a furia di spaccare tutto ciò che si trova sulla traiettoria della pallina. Similmente alla modalità Crash di Burnout però, questo è solo l'inizio perché il primo tiro serve solo per colpire una quantità sufficiente di elementi per poter azionare lo SmashBreaker: in questa modalità la pallina va in fiamme ed il può farla rimbalzare liberamente in giro per il livello, andando a far esplodere con grande potenza tutto ciò che si trova.

Questa è senza dubbio la parte più tattica del titolo, perché abbiamo il controllo totale sulla palla e la quantità di distruzione che è possibile causare è ai massimi livelli. Non basta però colpire più oggetti possibile, bisogna farlo tenendo a mente parametri ben precisi. Naturalmente non solo il loro valore, ma ci sono anche obiettivi secondari come può essere la distruzione di ogni bottiglia di champagne o la caduta di tutti i bicchieri, nonché delle scene specifiche che vanno ricreate scovando aree particolari di ogni livello. In ogni area c'è persino una bottiglia di "salsa segreta" che, se distrutta, offre punti aggiuntivi, pertanto bisogna cercare di fare tutto e di più in questa fase, e scoprire ogni angolo dei livelli è fondamentale per ottenere punteggi altissimi.

Finita la fase di SmashBreaker, se la pallina non fosse ancora imbucata bisogna trovare il modo di mandarla in buca. Nello spirito del titolo, anche qui lo spettacolo è ben premiato, con rimbalzi dal muro o colpi di potenza che danno molti più punti di un semplicissimo tiro debole. Per quanto la distruzione sia al centro di tutto, anche questa fase non va sottovalutata, poiché il punteggio viene dimezzato se alla fine di questo tiro la pallina non si trovasse ancora in buca. E tutto si basa sul risultato finale con il classico sistema a medaglie: bronzo, argento, oro e platino, oltre alla possibilità di battere i propri amici o gli sconosciuti nelle classifiche globali.

Completare i 100 livelli con relativi obiettivi secondari, cercando magari di ottenere in tutti l'oro o il platino non è impresa da poco, ma fortunatamente il gioco non finisce qui: è possibile infatti rigiocare ogni area in cooperativa, con due giocatori in locale (con uno o due controller) che si danno il cambio nelle varie fasi di gioco per massimizzare insieme il risultato. Troviamo poi la modalità Party Golf, dove invece i giocatori si danno i turni sullo stesso livello (con i danni ovviamente resettati tra un giocatore e l'altro) per cercare di emergere sugli altri con il punteggio maggiore. Questo è giocabile sia fino a 4 giocatori in locale con un solo controller o fino a 8 giocatori online. Infine c'è da sottolineare che Dangerous Golf è localizzato in italiano, ma la qualità della traduzione è davvero scadente, con varie parti rimaste in inglese e altre che sembrano arrivare da Google Traduttore più che da una persona competente. Non rovina l'esperienza di gioco, ma è giusto sottolinearlo.

Amore

Distruzione straordinaria

- Tra la resa grafica del potentissimo Unreal Engine 4 e la fisica ultrarealistica del motore fisico Havok, Dangerous Golf è una gioia per gli occhi che se la gioca coi titoli tripla-A. Già all'inizio dei livelli si notano texture e poligoni dettagliatissimi ed effetti di luce straordinari, ma quando si inizia a distruggere e far cadere gli oggetti, arriva la vera festa: gli elementi si rompono con un realismo impressionante, il movimento di dozzine di oggetti avviene in maniera realistica e anche la pallina rimbalza in maniera esagerata ma coerente. La possibilità di rallentare il tempo per controllare meglio la pallina in volo ci offre poi un vero spettacolo in slow motion. Davvero impressionante!

Esplorazione

- Similmente a quanto avviene nella modalità Crash dei giochi Burnout, uno dei segreti per il successo nei numerosi livelli di gioco è scoprire tutti gli elementi presenti. Dove sono concentrati il maggior numero di oggetti? Dove sarà nascosta la salsa segreta che dà punti bonus? Qual è l'obiettivo secondario di distruzione per avere ulteriori punti extra? In alcuni casi, persino la buca dove imbucare la pallina è nascosta e va trovata, rendendo quindi i livelli molto rigiocabili alla ricerca della strategia più efficace.

Party game

- Con una distruzione a questi livelli e una buona componente di fortuna (essendo naturalmente impossibile calcolare interamente la traiettoria della pallina dopo rimbalzi multipli), è palese che Dangerous Golf offre un’esperienza di party game assolutamente ideale, e per fortuna le opzioni non mancano sotto questo punto di vista. Non solo ogni livello può essere affrontato in cooperativa locale a 2 giocatori, ma c’è anche una modalità competitiva fino a 4 persone sulla stessa console e 8 giocatori online. Se avete degli amici con cui giocarci, il valore del titolo aumenta di parecchio.

Odio

Opzioni di tiro limitate

- Che Dangerous Golf non sia un vero titolo golfistico è ovviamente evidente, ma ci sono pochissime opzioni di tiro ed anche la potenza impressa alla palla non viene indicata da nessun elemento a schermo ed è gestita "alla cieca" dallo stick sinistro. E' vero che di solito basta sparare una cannonata in mezzo a un ampio gruppo di oggetti, ma un po' più di profondità in fase di tiro non avrebbe guastato.

Problemi tecnici

- Nonostante offra uno spettacolo visivo non indifferente, l'aspetto tecnico soffre comunque di alcune limitazioni, con vistosi cali di frame-rate che hanno inevitabilmente un impatto sul gameplay essendo più difficile controllare al meglio la pallina quando tutto va a scatti. Altro problema sono i lunghi caricamenti, presenti anche quando si vuole riavviare un livello: preparatevi quindi a passare un sacco di tempo a fissare la schermata di caricamento, soprattutto nei livelli più difficili dove magari dopo 5 secondi capite che il tiro era sbagliato, ma non passeranno meno di 30 secondi prima che possiate riprovare.

Tutto è immobile

- Uno dei tanti motivi per cui la modalità Crash dei vari Burnout funzionava così bene era perché si trattava di livelli dinamici, con macchine in movimento ed elementi esplosivi: lo stesso non avviene in Dangerous Golf. Gli oggetti come piatti, bicchieri, bottiglie, barattoli, vasi o statue, prevedibilmente, non si muovono, e siccome la pallina può essere controllata precisamente solo per pochi secondi tra il tiro iniziale e il tiro finale, l'input del giocatore è molto inferiore.

Casualità

- Se in Burnout bastava inventare una strategia ideale con il giusto punto di schianto e la giusta corsia da occupare, qui la componente di casualità è molto più alta e bisogna sperare che la pallina rimbalzi al meglio in mezzo alle dozzine di elementi che troverà sulla sua strada. Le partite pertanto si decidono in buona parte dal primo tiro, che è quello sul quale il giocatore ha il minor controllo possibile: questo significa che ci vuole anche molta fortuna per poter avere una buona partita, e si dovrà ricominciare fin troppo spesso nei livelli avanzati.

Tiriamo le somme

Dangerous Golf tenta di ricreare il fascino della modalità Crash dei giochi Burnout unendolo al golf, ma purtroppo non riesce né a ricreare il dinamismo e la varietà del primo, né tanto meno la profondità tattica del secondo, creando quindi un ibrido affascinante da vedere ma non sempre eccezionale da giocare, anche a causa di un sistema di punteggio pesantemente basato sulla fortuna e vari problemi tecnici. Resta un buon party game da giocare con gli amici, ma purtroppo non risulta essere abbastanza profondo e valido da portarvi a volerlo giocare più volte.
6.8

Recensione realizzata grazie al supporto di Three Fields Entertainment e Xbox.


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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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