Recensione - Wulverblade
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Il nuovo titolo di Fully Illustrated, studio inglese composto unicamente dal fondatore Michael Heald, si va ad inserire in un contesto storico molto preciso. E' il 120 dopo Cristo e l'Impero Romano è intenzionato a conquistare l'isola di Britannia sottomettendone le popolazioni. Ma a differenza di tanti popoli che sono stati schiacciati con poco impegno, i barbari guerrieri nordici di quest'area mettono in seria difficoltà i romani. In particolare tre fratelli sono intenzionati a non laciar avanzare l'esercito romano: si tratta dei tre protagonisti di Wulverblade, ognuno dei quali avente uno stile di combattimento molto diverso dagli altri.All'inizio del gioco è possibile scegliere uno qualsiasi dei tre personaggi: Brennus il bruto, con potenza smisurata ma poca agilità, la veloce ed abile ma poco resistente Guinevere ed infine Caradoc, che offre una via di mezzo tra potenza e mobilità e che si offre come un ottimo punto di inizio per i neofiti che vogliono un personaggio equilibrato. E' peraltro possibile giocare anche in cooperativa locale con un amico che potrà controllare uno dei due personaggi rimasti.
Una volta scelto il nostro eroe personaggio, è ora di iniziare a menar le mani: Wulverblade si presenta come un beat 'em up a scorrimento laterale molto curato, con uno stile grafico da graphic novel ultraviolento e che nel gameplay si ispira indubbiamente sia ai vecchi classici come Golden Axe che a titoli più recenti come Castle Crashers. Ma invece di ridurre i combattimenti a due-tre mosse in croce, il sistema di combattimento di Wulverblade risulta sorprendentemente profondo. E' possibile saltare, fare schivate, parate, contrattacchi nonché sferrare diversi tipi di colpi corpo a corpo con le numerose lame utilizzabili, molte delle quale ottenute in giro per i livelli o anche dai nemici stessi. Queste armi poi possono anche essere usate per colpi speciali come colpi a terra che spazzano i nemici attorno a noi, colpi dall'alto e così via. Combattendo, inoltre, si guadagna del mana che carica una barra utilizzabile per scatenare una modalità furia durante la quale, per breve tempo, diventiamo invulnerabili con la possibilità di lanciare una serie di attacchi rapidi e potenti. E' persino possibile raccogliere armi minori come coltelli o addirittura arti tagliati dai nemici e usarli come armi da lancio per poter colpire dalla distanza.
MX Video - Wulverblade
Come tanti giochi del genere, il percorso bidimensionale presenta comunque una profondità sullo schermo, permettendoci di avvicinarci o allontanarci alla telecamera. Un altro vantaggio tattico di questi spostamenti sul terzo asse è la possibilità di sfruttare a nostro vantaggio quanto presente sul terreno di gioco, come spuntoni, falò e barili esplosivi che possiamo usare contro i nemici ma che, se non stiamo attenti, potrebbero causare anche la nostra morte. A questo aggiungiamo segreti, casse che nascondono armi o oggetti per guadagnare salute e mana, o addirittura cartelli o lettere che non espandono il lore del gioco oppure riportano informazioni storiche sui fatti del tempo. Insomma, tra una decapitazione e un infilzamento, si impara anche un po' di storia!
La campagna di Wulverblade attraversa diverse ambientazioni: arene, foreste, città e montagne, con un livello di sfida che sale costantemente grazie a nemici sempre più forti e numerosi. La storia dura poche ore, ma il gioco offre diversi spunti di rigiocabilità: il primis ci sono diverse difficoltà e alcuni varianti di gioco, come una modalità arcade classica dove, in caso di morte, invece di poter continuare dai checkpoint si hanno 3 vite terminate le quali c'è il game over. Troviamo poi una modalità Arena dove si vanno a combattere gruppi di nemici sempre più forti e numerosi finché non arriva l'inevitabile morte. Ed ovviamente c'è la ricerca dei punteggi record, ottenibili facendosi colpire il meno possibile e mantenendo combo lunghissime, anche da centinaia di unità se si è bravi. Inoltre nella modalità campagna c'è un timer che, una volta scaduto, ci sottrae dei bonus che avrebbero aggiunto altri punti. La lotta per le posizioni alte in classifica è un elemento fondamentale di Wulverblade, e nonostante ci sia una buona trama (narrata esclusivamente in inglese), non si tratta certo di un titolo da giocare per la storia ma per la violenza sfrenata e la caccia dei record.
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