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Through the Woods

Recensione - Through the WoodsXbox One DigitalGame

Dopo Hellblade, anche l'avventura horror norvegese Through the Woods si pone l'obiettivo di esplorare il lato più spaventoso della mitologia nordica, ma lo fa con un taglio ed un approccio completamente diverso da quello adottato da Ninja Theory. Vediamo di cosa si tratta.

Il Gioco

Sviluppato dai norvegesi Antagonist, Through the Woods esplora un folklore raramente affrontato nei videogiochi, quello del nord Europa tra vichinghi, troll e altri elementi misteriosi e spesso spaventosi. Un contesto perfetto per un'avventura horror, che come tante narrative del genere inizia in maniera innocua per poi scivolare nell'ansia e nel terrore: una madre divorziata va a stare per un po' di tempo con suo figlio in una casetta di legno nella foresta nordica, ma la tranquilla vacanza si trasforma in un incubo quando, una notte, il giovane viene rapito da un personaggio misterioso.

La ricerca del figlio perduto porta quindi la madre ad esplorare la foresta, dove presto scoprirà che alcune leggende e storie raccontate ai bambini su troll e altre creature magiche potrebbero avere un fondo di verità. Non si tratta però di horror fine a sé stesso però con jumpscares e terrore, ma di qualcosa di più psicologico, più personale, con la madre che in questa ricerca deve anche trovare la pace con sé stessa per non aver sempre saputo amare al meglio il proprio figlio, e cercando anche di capire cos'è andato storto nel suo matrimonio.

MX Video - Through the Woods

Dopo una breve introduzione durante la quale controlliamo il bambino che esplora i dintorni della casetta di legno, ci mettiamo nei panni della madre; non si tratta di certo di una combattente, e più che farla camminare o correre in un percorso nella foresta in mezzo a vecchie case, elementi folkloristici e pericoli vari, si fa ben poco. Siamo quindi di fronte ad un vero e proprio "walking simulator", seppur con visuale in terza persona: le interazioni si limitano praticamente alla sola raccolta di oggetti collezionabili, all'apertura di porte ed allo spostamento tra un ambiente e l'altro. Questo è fatto per mettere al centro del gioco una narrativa interessante, che fortunatamente risulta essere il punto di forza di Through the Woods.

I contenuti, invece, non sono tantissimi. Completare l'avventura non richiede più di 2-3 ore e non ci sono spunti per la rigiocabilità oltre al raccogliere oggetti lasciati precedentemente e completare alcuni obiettivi bizzarri; un po' poco per il di lancio di 19,99 Euro. Il doppiaggio dei personaggi è presente solamente in inglese e norvegese, ma in compenso troviamo i sottotitoli italiani per seguire al meglio la storia.

Amore

Il terrore del vuoto

- Through the Woods offre una buona quantità di tensione e qualche spavento grazie al terrore per il rapimento del figlio della protagonista o grazie ai mostri incontrati, ma il meglio di sé lo dà per assurdo quando c'è poco movimento: il silenzio si fa strada tra gli alberi, con pochi rumori ad interrompere la quiete. Passando di fianco alle case di legno si sentono mormorii e nel buio non si sa mai cosa ci troveremo davanti (per fortuna abbiamo una torcia ad illuminare il cammino); insomma, il titolo di Antagonist usa pochi jumpscares e molto terrore indotto dall'ambientazione, ed è infatti in questi momenti che la tensione del titolo si fa davvero sentire, piuttosto che nei momenti più concitati.

Folklore norvegese

- Da amante della cultura norvegese, dai paesaggi fino alla storia, ho trovato davvero affascinante questo percorso di scoperta del folklore nordico, delle sue storielle per bambini ma anche e soprattutto l'esplorazione di paesaggi tipicamente nordeuropei. Sono ambientazioni che non sono paragonabili a quanto si vede in altri giochi, poiché si tratta di un'area raramente esplorata nei videogame, ed è davvero una bella esperienza. Soprattutto perché questi mondi virtuali, a differenza delle loro controparti reali, presentano anche misteriose creature, scritte runiche su costruzioni bizzarre e così via.

Odio

Realizzazione tecnica insufficiente

- La diffusione e la sempre crescente facilità di iniziare con motori grafici potenti e versatili come Unity e l'Unreal Engine hanno inevitabilmente alzato l'asticella del livello tecnico dei titoli indie, e mi dispiace constatare che screenshot e video montati ad arte in questo caso sono abbastanza ingannevoli: Through the Woods non è un gioco piacevole alla vista. Aliasing a palate, texture spesso molto sfocate, movimenti poco curati, collisioni, personaggi che sembrano dei manichini senza emozione alcuna, ma anche problemi tecnici come cali di frame-rate e crash. Sfigura sicuramente rispetto ad altre avventure horror indie.

Un vero walking simulator

- A volte i giocatori usano il termine "walking simulator" con un'intenzione negativa, quando invece i titoli a cui si riferiscono sono spesso molto interessanti e avvincenti. Through the Woods è però uno degli esempi negativamente più lampanti di questo fenomeno con pochissimi oggetti e personaggi con i quali interagire, cut-scene molto limitate ed una stuttura estremamente lineare con poche deviazioni possibili. Insomma, camminare tra i boschi nordici è sicuramente bello, ma qui siamo al limite del tour interattivo.

Tiriamo le somme

Through the Woods parte con delle ottime premesse: scenari affascinanti intrisi di folklore nordico, una storia ansiogena ed orrore psicologico, ma cade in un gameplay estremamente banale che ci offre davvero poche libertà ed una realizzazione tecnica piuttosto deludente. Oltretutto è un'avventura molto corta e poco rigiocabile, il che rende difficile consigliarla al prezzo a cui è proposta; se vi affascinano queste ambientazioni, meglio attendere uno sconto.
6.7

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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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