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Recensione - Watch DogsXbox One Xbox 360Game

Previsto inizialmente al lancio della nuova generazione di console, Watch Dogs arriva finalmente nei negozi presentandoci un nuovo protagonista ed immergendoci in un mondo dominato dai dati e dalle comunicazioni informatiche. Scopriamo insieme se Ubisoft sia riuscita a rendere realtà il concept estremamente ambizioso alla base del titolo.

Il Gioco

Chicago, oggi: grazie ai progressi fatti nell'informatica e nelle telecomunicazioni, la città americana è la prima a poter sfruttare l'avanzatissima infrastruttura telematica della Blume Corporation denominata CtOS, un sistema che controlla, supervisiona e gestisce qualsiasi dispositivo tecnologico. Non solo telefoni cellulari, computer, automobili e bancomat sono connessi alla rete, ma anche i semafori, le telecamere di sicurezza, i generatori di corrente, le valvole degli impianti idrici e così via. Tutti gli elementi visibili e invisibili che fanno parte della nostra quotidianità sono connessi al CtOS, il quale come un grande cervello centrale coordina e controlla tutta la vita nella città.

Ovviamente, in un mondo così altamente connesso, chi è in grado di intrufolarsi nei sistemi e manipolarne i dati può trarne grossi vantaggi: qui entra in scena Aiden Pearce, un hacker che con l'aiuto del socio e mentore Damien si guadagna da vivere violando sistemi bancari e prosciugandone i conti correnti. All'inizio del gioco lo troviamo impegnato in un colpo nell'atrio di un hotel: da qui riesce con il suo smartphone a connettersi al computer dell'amministrazione oltre che a telefoni cellulari e laptop degli ospiti, per carpire informazioni sui loro conti correnti e trasferire i fondi ad un conto privato. Ma sembra che le loro azioni non siano passate inosservate: un secondo hacker si connette al sistema, individuando le loro identità e comunicandole ad un misterioso individuo il quale, per scoraggiare i due dal ficcare il naso dove non devono, manda un criminale a "spaventare" Aiden e la sua famiglia, composta dalla sorella divorziata e i suoi due nipoti. Questo porta purtroppo ad un incidente che causa la morte della nipotina del protagonista, il quale per tutta risposta inizia una guerra personale per cercare di individuare chi stesse dietro a tutto ciò. In Watch Dogs ci troviamo quindi nei panni di Aiden Pearce nella sua ricerca di vendetta mentre utilizza tutte le sue abilità di hacker per sfruttare qualsiasi dispositivo infiltrabile; e grazie al CtOS, parliamo dell'intera città.

Watch Dogs è un titolo open world caratterizzato dagli stessi aspetti di base visti in giochi come GTA, Saint's Row, Sleeping Dogs e così via: ci troviamo quindi in una città aperta completamente esplorabile sin dall'inizio, con la possibilità di rubare automobili, entrare nei negozi, camminare tra gli abitanti e partecipare a scontri a fuoco, oltre che a poterci ovviamente tenere occupati tra missioni principali ed attività secondarie. Nulla di nuovo, quindi, sotto il sole (e le stelle, visto che il gioco gode anche di un ciclo giorno/notte completo): dove si differenzia allora dal resto? La principale caratteristica distintiva del nuovo titolo Ubisoft sta nell'uso del tasto X, che ci dà accesso a tutte le capacità di hacker di Aiden: premendolo possiamo attivare una particolare modalità "scansione" tramite la quale vengono evidenziati i dati di tutte le persone che incontriamo, con alcune delle quali possiamo anche interagire rubando soldi dal loro conto oppure attivare missioni secondarie, inoltre anche quando la modalità scansione non è attiva possiamo hackerare molti degli elementi che ci circondano per prelevare soldi dai bancomat, cambiare le luci dei semafori, alzare le barriere del traffico usate dalla polizia per bloccare i fuggitivi nei pedinamenti, far alzare o abbassare i ponti, far esplodere generatori, telefonini (sovraccaricandone la batteria) e tubature sotto la strada e così via. La maggior parte di queste possibilità trovano il loro impiego ideale durante gli inseguimenti in auto o i combattimenti, donando al titolo un aroma diverso e più hi-tech rispetto ai suoi cugini citati in prima.

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Ed a proposito di combattimenti, anche qui troviamo qualcosa di diverso rispetto agli altri titoli del genere: il passato criminale di Aiden gli ha permesso di diventare molto esperto sia nell'uso delle armi da fuoco che nei combattimenti corpo a corpo, al punto da diventare quasi un Sam Fisher della strada. Ed il paragone non è messo lì per caso, visto che gli sviluppatori di Watch Dogs sembrano aver preso gran parte del sistema di copertura e combattimento da Splinter Cell: Blacklist: è infatti possibile spostarsi di copertura in copertura alla pressione di un solo pulsante, scavalcarle utilizzando un sistema di "corsa acrobatica" identico a quello usato da Sam Fisher nella sua ultima avventura e neutralizzare silenziosamente i nemici prendendoli alle spalle oppure con una pistola silenziata. E' persino possibile distrarli o attirarli da qualche parte hackerando determinati oggetti (ad esempio i carrelli elevatori) oppure lanciando appositi dispositivi rumorosi. A tutto questo si aggiungono le particolari capacità informatiche di Aiden: sovraccaricando alimentatori, pannelli elettrici e telefoni delle guardie è possibile infatti provocare esplosioni mortali, evitandoci a volte di entrare in campo di persona. Una interessante caratteristica del gioco è poi quella di poter "entrare" nelle telecamere per vedere con i loro occhi, e poi spostarsi tra una e l'altra purché ci sia una linea visiva tra loro: possiamo quindi hackerare una telecamera vicino a noi e poi, saltando di telecamera in telecamera, visionare tutta l'area di una missione con la possibilità di far esplodere remotamente i dispositivi.

Chi apprezza l'approccio stealth si troverà quindi a suo agio, ma anche gli amanti delle sparatorie avranno pane per i loro denti, visto che durante il gioco è possibile entrare in possesso di una gran quantità di armi - raccogliendole dai nemici o acquistandole nei negozi - per usarle in base al nostro stile di gioco preferito: pistole, mitra, fucili d'assalto, a pompa, lanciagranate e fucili di precisione. E' possibile anche affrontare in corpo a corpo alcuni nemici, e qui non c'è un vero e proprio sistema di combattimento: basta premere il tasto B al momento giusto e Aiden atterrerà automaticamente il malcapitato. Vale la pena infine di menzionare il sistema di "concentrazione", che ci permette di rallentare il tempo per un breve lasso di tempo ed utilissimo per far fuori gruppi di nemici con una serie di colpi alla testa.

E' presente anche un sistema di evoluzione del personaggio, basato sul classico sistema di avanzamento per livelli e punti esperienza: ad ogni livello guadagnato si ottiene un "punto abilità" da spendere in una serie di alberi d'abilità dedicati ad hacking, combattimento, guida e creazione oggetti (è infatti possibile creare granate e dispositivi disturbanti usando i componenti trovati in giro). All'inizio partiamo con pochissime abilità, potenziando e arricchendo Aiden sempre più nel corso del gioco.

Non meno importante di hacking e combattimenti è Chicago stessa, che fa da scenario alle nostre azioni fornendoci molte possibilità di divertimento. Qui Ubisoft ha riutilizzato un sistema ormai testato con successo sia in Assassin's Creed che Far Cry: la mappa della città è divisa in una serie di zone e, prima che che in queste possano "accendersi" le icone che mostrano le numerose attività disponibili, dovremo infiltrare e hackerare l'antenna CToS di zona individuandola sulla mappa e poi cercando di capire come raggiungere il pannello di controllo utilizzando la "catena di telecamere" descritta prima. Ci sono poi dei centri CToS più grandi e controllati da guardie, che richiederanno un maggior impegno per essere infiltrati. Una volta sbloccata un'area avremo accesso a numerose opportunità: contratti da svolgere in auto inseguendo qualcuno o sfuggendo dalla polizia, giochi come scacchi, poker e scommesse con il famoso gioco da strada dei tre bicchieri e persino dei particolarissimi giochi virtuali sotto forma di Trip Digitali o giochi di Realtà Aumentata. Il progresso nella storia principale avviene invece come in tutti i titoli di questo tipo: una volta conclusa una missione, sulla mappa appare l'indicazione del luogo in cui recarsi per iniziare la successiva, e queste offrono una grande varietà di obiettivi e scenari così da non risultare mai ripetitive: sparatorie, inseguimenti, scorta di personaggi, stealth, azione e così via. La varietà non manca di sicuro.

La storia principale vi terrà occupati per circa 17-18 ore, alle quali ovviamente vanno sommate quelle necessarie per svolgere le molte missioni secondarie, raccogliere i vari collezionabili e via dicendo. Se questo non bastasse, la modalità multigiocatore di Watch Dogs ci fornisce diverse opportunità di divertimento: oltre alla famosa invasione, che ci permette appunto di invadere la partita di un altro giocatore (scelto arbitrariamente dai server Ubisoft) o essere noi a subire l'invasione in quello che è praticamente un complesso gioco del nascondino, ed una sua variante nella quale dobbiamo pedinare il nostro obiettivo senza farci scoprire, troviamo anche le corse online ed una modalità 3 contro 3 in cui le due squadre si affrontano per il possesso di un file. Su questo fronte non c'è gran varietà e, come leggerete più in basso, non mancano i problemi, ma si tratta comunque di modalità capaci di arricchire il menu.

Amore

Gameplay

- Ho trovato tutti gli elementi del gameplay di Watch Dogs estremamente solidi e ben fatti. Le sparatorie sono soddisfacenti sia che decidiate di usare un approccio stealth, sia che decidiate di usare vie più "rumorose", con un ottimo e rodatissimo sistema di mira e combattimento. Ho anche trovato buono, seppur non straordinario, il sistema di guida: va molto sull'arcadeggiante, quindi potrebbe non piacervi, ma io lo trovo adatto a questo tipo di gioco in cui una guida più simulativa sarebbe deleteria e causerebbe troppe interruzioni al gameplay. Ottima peraltro la scia di navigazione che compare a terra quando impostiamo un punto da raggiungere sulla mappa, probabilmente il miglior sistema di navigazione visto in un titolo open-world finora, che non costringe a tenere gli occhi sulla mappa oppure a fare attenzione a frecce fluttuanti nell'aria. Anche i vari elementi che compongono l'aspetto hacking sono ben realizzati: ho apprezzato in maniera particolare la possibilità di spostarsi di telecamera in telecamera ed il sistema di puzzle per l'hacking dei mainframe.

Varietà di missioni

- Come già accennato, le missioni della storia principale sono molto varie tanto da scongiurare qualsiasi rischio di ripetitività: gli sviluppatori si sono impegnati molto su questo fronte, proponendo anche alcune attività inedite come quella in cui dobbiamo guidare l'auto in maniera stealth per sfuggire a elicotteri e numerose pattuglie, oppure quelle in cui dobbiamo aiutare qualcuno a fuggire seguendolo con le telecamere e indicandogli i punti in cui muoversi mentre distraiamo le guardie con le nostre doti di hacking.

Tante cose da fare a Chicago

- La città è ricchissima di opportunità al di fuori della storia principale: sventare crimini, bloccare convogli e infiltrare bande di criminali per minacciarne i capi sono solo alcune di queste. Una volta hackerate le centrali CtOS, vi si aprirà un mondo di divertimento e opportunità.

Giochi virtuali

- Di tutte le attività secondarie, quelle che ho apprezzato maggiormente sono i giochi virtuali. I Trip Digitali, accessibili da specifici "spacciatori" sparsi per la città, ci vedono alle prese con quattro diversi giochi in altrettanti mondi virtuali mentre affrontiamo sfide sempre più difficili: uno ci mette nei panni di un gigantesco ragno meccanico capace di saltare e arrampicarsi sui palazzi, un altro ci vede al volante di un'auto chiedendoci di metter sotto dei poliziotti demoniaci, poi c'è quello nel quale dobbiamo saltare tra giganteschi fiori digitali che sbocciano tra i palazzi senza cadere a terra ed infine quello che ci immerge in una Chicago completamente deserta e dominata da dei guardiani robot che dobbiamo evitare in maniera stealth per raggiungere dei nodi da hackerare. Ci sono poi i giochi di realtà aumentata, che si svolgono sovraimprimendo al mondo reale le immagini di oggetti e nemici, qualcosa che tecnologicamente sarebbe possibile già oggi: in NVZN ci troviamo a sparare con delle pistole laser ad alieni fluttuanti che invadono la città, mentre Cash Run ci vede correre in percorsi fatti di monete dalla grafica retro, cercando di evitare i teschi che levano punti. Anche se apparentemente sembra il più semplice, è proprio quest'ultimo gioco che ho trovato il più divertente perché ci permette di mettere alla prova le nostre doti di corsa acrobatica. Bellissima poi l'idea di inserire un editor per creare i nostri percorsi e scaricare quelli degli altri giocatori: ho passato parecchio tempo a vedere i percorsi più impegnativi o strampalati creati dalla community, che come sempre si rivela ricca di creatività. Visto che ad Ubisoft piace scambiare e riutilizzare idee tra franchise ,questa modalità sarebbe perfetta in Assassin's Creed, magari come gioco virtuale all'interno dell'Animus.

Chicago by night

- Watch Dogs fa bene il suo lavoro dal punto di visto grafico, con ambientazioni ber riprodotte e ricche di dettagli ed un ottimo sistema d'illuminazione dinamica, ma non è certo un gioco graficamente sbalorditivo, anche su Xbox One. Gli scenari notturni riescono però a stupire, soprattutto dopo che ha piovuto, grazie alle molte luci che si riflettono nelle pozzanghere e la strada bagnata e all'ottima resa dei palazzi illuminati. Anche la resa del mare - che possiamo esplorare a nuoto, in barca e motoscafo - e della pioggia, specialmente quando il vento forte scuote gli alberi tutt'intorno, è sicuramente degna di nota.

Doppiaggio

- E' sempre bello vedere un editore impegnarsi nel doppiaggio in italiano di titoli complessi come quelli open-world dove le tracce vocali sono moltissime, ed Ubisoft c'è riuscita egregiamente con un'ottima qualità del parlato, a mio avviso anche superiore a quanto sentito in titoli precedenti dello stesso editore come Far Cry 3 e Assassin's Creed. Rockstar dovrebbe prendere nota.

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Odio

Storia e protagonista

- Purtroppo Watch Dogs risulta particolarmente appannato proprio in uno degli aspetti in cui avrebbe invece dovuto brillare maggiormente: la storia, che risulta poco interessante e priva di mordente. L'elemento di mistero dietro al mandante dell'incidente che ha provocato la morte della nipote di Aiden non è sufficientemente marcato, e tutta la storia risulta piuttosto blanda, priva di mordente. Anche i personaggi, Aiden in primis, sembrano interessanti solo superficialmente ma poi risultano scarsamente caratterizzati. Il protagonista appare fin troppo piatto e stereotipato, riuscendo a distinguersi solo per l'aspetto esteriore con la sua inseparabile mise composta da cappellino con visiera e giacca di pelle. Si direbbe quasi che Ubisoft abbia impedito di cambiargli vestiario (è infatti possibile variare solo colori e materiale dei vestiti) per mantenere una distinguibilità almeno visiva, visto che quella narrativa/caratteriale è piuttosto piatta ed anonima. Peraltro in una missione particolare, che non vi rivelerò perché piuttosto avanzata nella storia, l'ostinazione a mantenere inalterato il look di Aiden, nonostante il contesto in cui si trovi, risulta quasi ridicola.

Chicago

- Diciamocelo, Chicago non è certo una delle città che ci verrebbe in mente di visitare per prime qualora volessimo programmare un viaggio in USA. Questo perché si tratta si una città tutto sommato non molto interessante da girare e non sufficientemente variegata nei vari quartieri. In Watch Dogs questo si traduce in location non particolarmente iconiche o memorabili: difficilmente vorrete guidare per la città solo per fare un po' di turismo virtuale e visitare i diversi luoghi. Ambientazioni più interessanti e varie avrebbero sicuramente giovato.

Quel sapore di già visto

- Per essere un gioco che doveva innovare il genere open-world grazie ad un mondo completamente simulato ed interconnesso, Watch Dogs sa fin troppo di già visto. Il gameplay attinge a piene mani a titoli del passato, sia di Ubisoft stessa che di altri sviluppatori, ed anche la componente di hacking non ha quell'impatto profondo che ci si aspettava inizialmente, anche se riesce a variare sufficientemente inseguimenti e combattimenti. Ci sono determinati frangenti nei quali è più facile completare una missione ricorrendo unicamente alle armi piuttosto che attingendo alle nostre capacità di hacker: Aiden è un hacker o un operativo delle forze speciali?

Inseguimenti

- Anche se il modello di guida risulta tutto sommato soddisfacente, gli inseguimenti con la polizia, soprattutto quando il livello d'allarme sale e vengono coinvolte numerose volanti ed elicotteri, sembrano quasi impossibili da superare anche facendo buon uso dell'hacking (che comunque mentre si è concentrati alla guida non è così facile usare) per alzare ponti, attivare barriere e così via. Dopo qualche inseguimento andato male ho iniziato ad adottare una strategia infallibile: cercare il molo più vicino, prendere un motoscafo e fuggire in mare, visto che qui non ci sono motovedette ad inseguirci e gli eventuali elicotteri si possono disattivare con un'apposita abilità di hacking. Insomma, un bell'"al diavolo l'inseguimento, io me ne tiro fuori": probabilmente non l'esito che gli sviluppatori avrebbero desiderato per queste fasi di gioco.

Multiplayer

- Il comparto multigiocatore di Watch Dogs presenta alcune idee interessanti, ma risulta alla fine piuttosto debole. Anche le modalità più originali, ossia l'invasione e il pedinamento di altri giocatori, alla lunga diventano ripetitive e ci si stanca di girare alla cieca alla ricerca del nostro avversario, mentre quelle più classiche come le corse in auto/moto e la Decodifica a squadre 3 contro 3 non risultano particolarmente forti, peraltro con un net-code non solidissimo e tempi d'attesa per entrare in partita di diversi minuti. II multiplayer offre una buona distrazione dal gioco principale, ma una volta finito il titolo difficilmente vorrete tornare ad usarlo unicamente per il gioco online.

Tiriamo le somme

Watch Dogs dimostra di essere un titolo estremamente solido grazie ad un ottimo gameplay, caratterizzato da una gradita sfumatura stealth, ed un'altissima varietà di cose da fare: tra i tanti tipi di missioni principali e attività secondarie non vi annoierete di certo. La prima avventura di Aiden Pearce presta però il fianco ad una storia priva di mordente ed un protagonista scarsamente caratterizzato, oltre a non riuscire a distinguersi sufficientemente dagli altri titoli dello stesso genere. E' comunque un ottimo titolo ed un buon inizio per il franchise, capace di tenervi impegnati per molte ore: merita sicuramente il vostro tempo.
8.6

Recensione realizzata grazie al supporto di Ubisoft e Xbox.


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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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