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Hand of Fate

Recensione - Hand of FateXbox One DigitalGame

Dopo una raccolta fondi su Kickstarter abbondantemente riuscita e il successo su Steam Early Access, arriva ora su Xbox One l'originalissimo ibrido di gioco di ruolo d'azione Hand of Fate, nuovo lavoro degli australiani Defiant Development. Ve la sentite di affrontare tutte le insidie e trucchi del misterioso mazziere, o fallirete come tutti gli altri avventurieri prima di voi?

Il Gioco

Con tutta probabilità non avete mai giocato a niente di paragonabile a Hand of Fate. Alla base di tutto c'è un inquietante mazziere che vi invita a partecipare a un gioco di vita e morte, le cui partite si giocano con carte che ricordano i tarocchi. Il giocatore scopre queste carte muovendo la propria pedina sul campo da gioco e decide quindi (con la partecipazione della dea Fortuna) la propria avventura. Eventi, sacrifici, trappole, ostacoli, battaglie: può accadere tutto e il contrario di tutto, con risultati che possono variare di molto in base alle scelte fatte, come in quei libri di avventura dove il lettore viene messo davanti a dei bivi e in base a cosa sceglie dovrà girare a una determinata pagina. Ogni schema sul tavolo va risolto trovando l'uscita, tenendo però conto delle provviste di cibo, di salute, di oro e degli equipaggiamenti. Lo sciagurato giocatore incontrerà maghi sospetti, mostri temibili, trappole e insidie a ogni angolo, ma anche il favore di qualche dea o di qualche negoziante, giusto per non sentirsi sempre sfortunati. Se invece prevalgono i cattivi, si deve ripartire dall'inizio della partita con equipaggiamento e provviste azzerate, ma anche con le carte rimescolate, nella speranza che la prossima volta vada meglio.

Buona parte delle carte propongono delle battaglie, nelle quali il genere del gioco si stravolge completamente e diventa un miscuglio tra un gioco di ruolo d'azione (alla Diablo, per intenderci) e un gioco di azione in terza persona, quest'ultimo prendendo spunto dal sistema di combattimenti basato sulle combo dei giochi della serie Arkham della Rocksteady. L'equipaggiamento come armatura e armi, le magie, le maledizioni e le benedizioni che avete collezionato fino al combattimento decidono metà della vostra sorte, l'altra invece è prevedibilmente nelle mani del mazziere, che sceglierà quantità e pericolosità dei nemici ma anche quale dungeon dovrete affrontare e se ci sono trappole; esistono anche dei veri e propri labirinti di trappole, senza avversari da battere. Gli avversari controllati dall'IA sfoggiano spade, balestre, magie, colpi parabili e non, con dei comodi indicatori sullo schermo che aiutano a capire in mezzo alla confusione chi sta per attaccare e se può essere bloccato o meno - in caso contrario, conviene rotolare via.

Nella modalità Storia, uno o più schemi di carte sul tavolo vi porteranno fino a 12 boss diversi di difficoltà crescente, così come aumenterà anche l'insidia degli eventi e delle battaglie minori che dovrete affrontare per arrivarci. Già arrivati a metà del percorso i combattimenti possono presentare davvero tante variabili, e ancor più complicato è battere i fatidici "mostri finali", dotati di magie e poteri inediti mirati a fermare la vostra avanzata. Ahimè, sbarazzarsi di questi cattivoni non li toglierà dai giochi visto che il percorso ai boss successivi può prevedere altri incontri con coloro che già sono stati sconfitti. Fortunatamente anche il vostro equipaggiamento e le vostre potenzialità aumentano di volta in volta, con carte che voi stessi potete inserire nel mazzo per aiutare la vostra causa, oppure affidarvi al buon senso del gioco che vi suggerirà le carte migliori da utilizzare.

Infinita, l'altra modalità di gioco, propone quanto avete visto nella storia con insidie sempre crescenti, ma invece di veder terminare la partita dopo un boss, questa procede finché il giocatore rimane in vita, con ogni schema di gioco più difficile di quello precedente. Viene alla fine assegnato un punteggio, anche se manca una classifica (ad eccezione di quella presente nell'hub di gioco di Xbox One) per compararle. Manca inoltre qualsiasi modalità online, cooperativa o multiplayer che sia, vista la natura "uno contro uno" del gioco. Il titolo salva automaticamente al termine di ogni mossa, perciò se una partita si allunga troppo la potete riprendere esattamente dove l'avete lasciata.

Amore

Questa è nuova!

- In un'industria dove fin troppi giochi vanno sul sicuro, tra nuove IP scopiazzate e seguiti poco ispirati, fa davvero piacere quando un gioco propone qualcosa di mai visto. Ebbene, è il caso di Hand of Fate: un originalissimo ibrido tra avventura personalizzata, gioco di carte, roguelike, gioco di ruolo d'azione e lotte a base di combo, con ottime idee a ogni angolo. Difficilmente capita di giocare a qualcosa del genere, e tutte queste idee sono ben amalgamate senza mai sembrare forzate o fuoriluogo.

Che stile!

- Da un punto di vista artistico e atmosferico, il gioco soddisfa parecchio. Certo, le ambientazioni non sono molte anche perché siete seduti a un tavolo, ma il mazziere è in realtà una specie di mago cartomante che commenterà ogni vostra scelta, fallimento, successo; ha da ridire persino se ci mettete troppo a scegliere la vostra mossa! E' cinico, misterioso, inquietante, cosa che appare evidente anche dal suo tavolo: una candela sconcertante, oggetti che forse sarà meglio non conoscere e persino un enorme ragno che passeggia allegramente a pochi centimetri da voi. Simpatico!

Varietà sì...

- Vista l'enorme quantità di variabili che possono decidere una battaglia, difficilmente affronterete combattimenti troppo simili tra loro, specie nelle fasi avanzate del gioco. Subirete tanti tipi di attacchi ravvicinati e non, le vostre magie ed equipaggiamenti possono avere effetti di ogni tipo, benedizioni e maledizioni possono cambiare totalmente le vostre strategie così come la quantità di vita e oro che possedete. Pochi giochi di ruolo offrono così tante opzioni per variare le lotte che dovrete sostenere. La difficoltà crescente, la quantità di carte che potete pescare e la quantità di boss assicurano inoltre una buonissima longevità e rigiocabilità, che culmina nella modalità Infinita, dove la ricerca di punteggi record può impegnarvi per molte ore anche dopo la sconfitta dell'ultimo boss.

Odio

Varietà no

- Fortunatamente i combattimenti risultano vari in quanto a scenari e strategie, ma comunque passerete quasi tutto il tempo ad usare lo stesso tasto per attaccare e un altro per schivare i colpi. Sul tavolo la quantità di carte che incontrerete è molto alta, ma l'effetto sorpresa svanirà dopo le prime volte che le pescate, dopodiché le saprete affrontare quasi a memoria, sapendo fin troppo bene quali sono le conseguenze di qualunque vostra scelta. Infine, la totale mancanza di una componente multiplayer e di classifiche sicuramente mina a longevità del gioco, che comunque risulta buona come menzionato in precedenza.

Nessuna traccia dell'italiano

- Come spesso accade con le produzioni indie, il gioco non presenta una localizzazione in italiano, né per quanto riguarda le voci né tantomeno per i testi. Chi se la cava con l'inglese può attivare i sottotitoli per aiutarsi e non c'è limite di tempo per leggere i testi su schermo, ma vista la componente di avventura dove dovrete fare scelte da cui dipende la vostra vita (virtuale, per fortuna), è sconsigliato l'acquisto a chi non ha delle buone basi di inglese.

Qualche problema tecnico

- Forse è ingiusto chiedere troppo a uno sviluppatore indie che si finanzia tramite donazioni e lavora col motore grafico Unity, ma è anche giusto sottolineare che da un punto di vista tecnico il gioco non stupirà. La grafica sul tavolo da gioco è buona, mentre i combattimenti presentano un look molto più semplice, seppur efficace. Segnalo anche dei cali di frame-rate nei momenti più caotici, e visto che i combattimenti sono sempre più complessi con l'avanzare del gioco, è un problema che si incontra abbastanza spesso.

Tiriamo le somme

Hand of Fate è un gioco assolutamente unico. Unisce con stile e naturalità tanti generi apparentemente lontani come il gioco di ruolo d'azione, il roguelike, l'avventura e l'azione con combattimenti basati sulle combo. Incredibilmente tutto questo funziona e diverte, offrendo un'esperienza memorabile in un panorama dove le novità faticano ad emergere. Ogni partita presenta insidie inaspettate e difficilmente il giocatore affronterà due battaglie simili. Con solo due modalità e nessuna componente online, il gioco si affida solamente all'ottima modalità Storia e quella Infinita, ma queste limitazioni e qualche piccolo problema tecnico (così come la totale mancanza della lingua italiana) potrebbero far storcere il naso a chi vorrebbe qualcosa in più. Si tratta comunque di un ottimo gioco, originale e curato, che se saprà convincervi nel gameplay potrebbe rubarvi dozzine di ore di vita senza mai annoiarvi.
8.0

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L'autore

autore

Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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