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The Deer God

Recensione - The Deer GodXbox One DigitalGame

The Deer God di Crescent Moon Games si presenta come un gioco estremamente atipico, a partire dalla grafica che combina elementi retrò e moderni fino ad arrivare alle particolari meccaniche di gameplay che miscelano platform, RPG e survival. Eccovi le nostre impressioni dopo averlo provato in anticipo.

Il Gioco

Un cacciatore spara a un cucciolo di cervo, ma lui a sua volta finisce preda di un lupo, perdendo la vita. Così incontra la dea dei cervi che decide di farlo tornare in vita proprio come un cervo, così che possa capire cosa si prova e possa redimersi facendo buone azioni. E' con questa premessa che inizia The Deer God di Crescent Moon Games, un titolo che a primo impatto si mostra come un omaggio alla grafica retrò a 8-bit, ma che presenta una realizzazione molto più complessa: il gioco infatti sfoggia un sapiente mix di pixel e voxel per creare un mondo di gioco che unisce elementi bidimensionali a uno scenario in 3D, abbellito ulteriormente da una serie di effetti di luce, di ombre, di sfumature e filtri che lo rendono davvero impressionante da vedere. Ed è in questo stile grafico che osserviamo il breve filmato iniziale che porta poi al gameplay vero e proprio.

La dea dei cervi non scherzava quando parlava di resurrezione, infatti il cacciatore si ritrova a rinascere come cervo ed è ancora un cucciolo. Se vorrà uscire da questa situazione si dovrà sbrigare e iniziare a fare buone azioni, ed è così che il giocatore si trova finalmente a giocare e capire i meccanismi del titolo. The Deer God è un platform game bidimensionale piuttosto veloce e preciso con elementi di combattimento, survival, roguelike, puzzle game, gioco di ruolo e molto altro, creando un mix davvero particolare. Il protagonista, che col tempo cresce fino a diventare adulto, vaga in questo mondo infinito generato casualmente da una serie di zone predefinite, incontrando alberi da aggirare, cespugli da distruggere in cerca di power-up, animali ostili e neutrali, cacciatori, trappole... il cervo dovrà valutare di volta in volta chi conviene affrontare e quali parti vale la pena rischiare di completare, perché c'è un forte elemento di sopravvivenza. Morire, infatti, provoca la perdita del proprio personaggio e la ripartenza dal proprio discendente (se ce n'è uno), dovendo nuovamente crescere e recuperare le abilità. Ma il gioco non è troppo duro da questo punto di vista, perché offre un paio di rigenerazioni gratuite alla difficoltà Normale, nonché la possibilità di ritornare in vita sul posto con un determinato (e abbastanza raro) power-up.

La sopravvivenza non passa soltanto per gli incontri con trappole o animali selvaggi, ma anche per la gestione di un sistema (non complicatissimo) di energia e fame: il giocatore dovrà trovare cibo in continuazione per potersi rigenerare la vita e non morire di fame, dovendo fare delle scelte e valutare bene la gestione dei tempi, perché se una attività richiede troppo tempo rischia di mettere il cervo in punto di morte una volta esaurito il cibo. Infatti, le ambientazioni di The Deer God giocano un ruolo fondamentale nella gestione del cibo (ma non solo di quello, a dire il vero), poiché si vanno ad incontrare aree di foresta, di giungla fitta, di deserto, di ghiacciai, di sotterranei e così via, e il tipo di animali, la quantità di cibo e la pericolosità generale della zona cambiano radicalmente da un posto all'altro; inoltre essendo tutto generato casualmente non si può mai sapere cosa aspettarsi. C'è da gestire anche la stamina, che però influenza soltanto gli attacchi e i poteri che si vanno a sbloccare man mano e non intaccano movimenti o velocità del protagonista.

Ai sistemi di gestione della sopravvivenza va aggiunto un altro elemento particolare, l'aspetto morale. Il mondo di The Deer God è pieno di esseri viventi: animali ostili e amichevoli, persone o animali bisognosi di aiuto (la dea ha chiesto al cacciatore di redimersi, perciò quale occasione migliore?) e molto altro, e qui entra in gioco il bene e il male. Uccidere (o lasciar morire) animali indifesi e amichevoli comporterà un karma negativo, mentre liberare la natura dai selvaggi (che siano animali o umani assassini) varrà punti in più, ma a livello pratico cambia abbastanza poco tra le valutazioni ricevute, se non in qualche contenuto secondario. In ogni caso il cervo dovrà completare una serie di quest, dalla banale distruzione di qualche cespuglio per ritrovare un oggetto fino ad arrivare a sconfiggere pericolosi mostri che terrorizzano l'area, il tutto mentre si seguono le istruzioni di un cervo che si offre di guidare il giocatore nel suo percorso di redenzione, convinto che questo umano tramutato in animale sarà colui che farà avverare la profezia narrata dall'antichità nel mondo dei cervi.

Completare le missioni farà guadagnare al protagonista degli amuleti, da inserire in apposite statue. Al completamento di tutte le richieste finisce il percorso (se il giocatore riesce ad arrivarci vivo, si intende), e arriva la resa dei conti che, ovviamente, non dettaglierò. Ma se la campagna può essere completata in meno di 2 ore se si va di fretta, va detto che c'è molto altro da fare. Ci sono ben 10 poteri da sbloccare che vanno da classiche palle di fuoco a un richiamo che convince gli animali ostili a non attaccare, nonché una serie di oggetti da trovare che risultano molto utili nel percorso verso il completamento. I poteri si sbloccano completando alcuni enigmi, alcuni dei quali piuttosto difficili che richiederanno un uso sapiente dei comandi e dei poteri per attuare le giuste strategie. Il titolo offre diversi boss nel corso della storia, ma il mondo di gioco ne presenta molti altri nascosti in giro, e per chi ha la pazienza di continuare ore e ore dopo aver assistito per la prima volta ai titoli di coda, si sbloccheranno contenuti inaspettati e novità molto intriganti.

The Deer God è in vendita sullo store di Xbox One al prezzo di 14,99 Euro dal primo settembre 2015, ma per tutto il mese sarà scaricabile gratuitamente per gli abbonati Gold attraverso il programma Games With Gold. Il titolo è interamente in inglese, e se il gameplay va capito giocando con ben pochi tutorial, per capire le sfumature della trama (comunque non complicatissima) è consigliato un livello di conoscenza basilare della lingua anglosassone.

Amore

I videogiochi sono arte?

- E' una domanda che si sente spesso, e la discussione è sempre molto accesa. Ma a favore di chi definisce il nostro passatempo preferito una vera e propria arte, c'è anche il fatto che fare uno screenshot di The Deer God ed esporlo ad un museo avrebbe il suo fascino. Con un sapiente mix di pixel e voxel, il mondo di gioco del titolo di Crescent Moon Games offre uno stile particolare, abbellito ulteriormente da colori vivaci, effetti di luce e di ombre dinamiche che cambiano di continuo grazie al clima e all'ora del giorno, nonché effetti speciali e filtri aggiuntivi per rendere il tutto una vera gioia per gli occhi. Tecnicamente non sarà impressionante, e nei momenti più semplici come una passeggiata di giorno nella foresta forse non offrirà spettacoli impressionanti, ma sfido chiunque a non rimanere impressionato durante l'alba dopo una tempesta di neve, con luci e ombre che giocano davanti ai nostri occhi in una maniera esemplare che pochi giochi (indie e non) riescono a offrire.

Un mix inedito

- Nel bene e nel male, non esiste nulla come The Deer God in circolazione. All'apparenza può sembrare un banale platform game con la solita grafica simil-8-bit, ma la verità è che c'è molto di più sotto. Un ben calibrato elemento survival, una parte roguelike con tanto di permadeath (non imposta troppo rigidamente, comunque), un po' di gioco di ruolo con crescita del personaggio, che da cucciolo diventa adulto ed acquisisce sempre più poteri, e parti puzzle da risolvere alla ricerca di un completamento massimo che va ben oltre la breve campagna. Per chi non è allergico ai giochi di stampo retrò, The Deer God merita senza dubbio una chance perché è un'esperienza di gioco assolutamente inedita.

Nuovi punti di vista

- La trama di The Deer God non è eccessivamente complicata, è infatti raccontata con pochissimi cut-scene e qualche dialogo. Ma i messaggi che trasmette sono forti, le riflessioni sono profonde e mette davvero il giocatore nei panni di un protagonista insolito: un cervo che dovrà destreggiarsi tra animali feroci, cacciatori, nonché sopravvivere a sua volta dovendo trovare cibo. Seppur sia un gioco fondamentalmente arcade, senza una volontà di puntare a un realismo sfrenato, è davvero intrigante trovarsi questa volta dall'altra parte, a vivere la vita dell'animale che spesso e volentieri non è altro che una preda. Il finale multiplo poi aggiunge ulteriore valore alla trama e sprona certamente a rigiocare il titolo.

Odio

The Deer Rambo

- Per un gioco che fa della sopravvivenza di un animale indifeso uno dei suoi elementi principali, il protagonista del titolo è piuttosto resistente. Il gioco è inizialmente complicato finché non si diventa adulti e non si acquistano vari poteri, e la morte è sempre dietro l'angolo se non si sta attenti. Ma una volta che si prende dimestichezza con le meccaniche di gioco e si potenzia il personaggio, questo povero cervo indifeso diventa quasi una macchina da guerra che elimina cacciatori, orsi, alligatori, serpenti giganti e chi più ne ha più ne metta. Uno strano controsenso, e visto che il sistema di moralità del titolo causa ben poche conseguenze, quasi nulla impedisce al giocatore di fare una strage nella fauna locale. Alla faccia del percorso di redenzione.

Non per tutti

- The Deer God è un gioco particolare, ricercato, e in questo senso stupisce il fatto che Microsoft abbia voluto includerlo nel programma Games With Gold, facendolo quindi giocare a tante persone che probabilmente non sanno cosa aspettarsi e che non ne sapranno apprezzare le doti. Il gioco è abbastanza ripetitivo nelle meccaniche e può apparire come molto semplicistico se giocato per poco tempo, mentre tematiche ed aspetti morali non fanno certamente per tutti. Se a questo aggiungiamo qualche lieve problema tecnico (il più grave sono dei fastidiosi freeze di 1-2 secondi quando cambia la musica di sottofondo), si evince che The Deer God rischia di essere apprezzato da pochi. Il tipico titolo che o si ama o si odia, in pratica.

Tiriamo le somme

The Deer God è un titolo davvero particolare, senza eguali sul mercato. Un miscuglio sapiente tra un veloce platform game, un roguelite, un gioco di ruolo, un survival e un puzzle game, con uno stile grafico semplice ma estremamente efficace ed artistico, e tematiche intriganti. E' un'esperienza davvero unica, tra le più originali che siano uscite sulla console di Microsoft. Allo stesso tempo, certi elementi del gameplay sono un po' contradditori rispetto alle tematiche e ai messaggi che il titolo propone, e una certa ripetitività a lungo termine può stancare. Se a questo aggiungiamo qualche problema tecnico e una prima impressione che può risultare difficile per alcuni, diventa evidente che il titolo di Crescent Moon Games non è per tutti. Ma gli abbonati Gold potranno giocarlo gratuitamente nel mese che sta iniziando, perciò reputo che meriti assolutamente una prova. Potreste rimanerne delusi così come potrebbe diventare una grande sorpresa, perché quando un gioco mira a fare qualcosa di nuovo c'è sempre questo rischio. E The Deer God ha puntato in alto, sapendo così convincere il sottoscritto. Ora tocca voi provarlo!
8.4

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L'autore

autore

Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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