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Penarium

Recensione - PenariumXbox One DigitalGame

In mezzo a tanti titoli super-facili, ogni tanto arriva qualche gemma che ci ricorda cosa significa sudare le fatidiche sette camicie per superare un livello o un boss. I ragazzi di Self Made Miracle e Team17 ci propongono proprio qualcosa di simile con Penarium: scopriamo meglio cosa offre questo curioso platform game.

Il Gioco

Cos'è Penarium? Si tratta di un classico, quasi un cliché dei giochi indie: avete indovinato, un platform game bidimensionale con grafica retrò a 8bit. Ma questo in particolare punta molto sulla precisione e sulla reattività, perché è pieno di insidie e cose che cercano di eliminare il giocatore, risultando in un titolo difficile che offre un livello di sfida piuttosto alto e una giocabilità frenetica. Il paragone con Super Meat Boy è immediato, ma cambia la premessa: nel titolo di Self Made Miracle infatti un ragazzino sovrappeso viene attirato con l'inganno e intrappolato nella carovana di un circo mobile, dove le persone assistono a spettacoli sanguinolenti dove questo ragazzo dovrà schivare un'infinità di trappole all'interno di arene per sopravvivere, mentre il pubblico è palesemente venuto per vedere del sangue.

Pertanto, a differenza dei platform più classici dove bisogna affrontare un percorso dalla partenza fino all'uscita dei livelli, qui il protagonista dovrà destreggiarsi in arene abbastanza piccole di una singola schermata (la telecamera non si sposta mai infatti), e il livello non si evolve, lo fanno gli ostacoli. Mentre il paffuto ragazzino dovrà distruggere barili generati casualmente in giro per l'arena (in rari casi cambia l'obiettivo primario ma non il gameplay di base), ogni 5 riusciti cambia lo strumento mortale che vuole farlo fuori. Mitra, seghe rotanti, enormi ghiaccioli, sciami di api, laser, missili, elettricità, addirittura un drago... il povero protagonista davvero non ha mai pace, e il giocatore spesso fallirà nel tentativo di capire la strategia migliore per ciascun tipo di trappola - dovendo ricominciare il livello da capo. Come se non bastasse presto iniziano ad essere combinate queste armi, dovendo quindi tenere d'occhio diversi ostacoli mortali mentre ci si destreggia a distruggere i fatidici barili.

Il gameplay è basato sulla semplicità, per dar modo al giocatore di potersi concentrare solo sulla sopravvivenza. Controlli veloci e precisi, la possibilità di saltare (con tanto di doppio salto) e... nient'altro. Nessun attacco, difesa, schivata o chissà quale stregoneria. E' una corsa eterna. Semplicità ed efficacia, in un titolo dove non è possibile fermarsi per un istante è giusto non complicare i comandi a mio parere. E' in questo modo che se ne va la campagna composta da 30 livelli su 3 arene di difficoltà crescente, che vede il protagonista sovrappeso cercare di scappare da questa serie di giochi mortali.

Oltre alla campagna, completabile in poche ore da giocatori abili, ci sono comunque diversi contenuti fortunatamente. C'è la modalità Arcade, che rimette i giocatori nelle arene già affrontate, in questo caso in una versione infinita dove si raccolgono barili finché non si viene uccisi da qualcosa. Si collezionano monete in questo caso, utili poi per sbloccare power-up di vario tipo per le partite successive. Ci sono anche modalità multiplayer locale dove 2 giocatori possono sfidarsi a chi vive più a lungo, o collaborare per la sopravvivenza comune, condividendo lo stesso schermo sull'arena piena di ostacoli mortali. Queste aggiunte, assieme alle classifiche, aggiungono certamente diverse ore di longevità aggiuntiva.

Penarium è interamente in inglese, ma la storia è ridotta ai minimi termini così come i testi a video, penalizzando poco chi non si trova a suo agio con la lungua anglosassone.

Amore

Sadismo gratuito

- Penarium è un gioco cattivo. E' difficile, è violento, è sadico ed è volutamente così. Un platform game duro e puro, non troppo diverso dal già citato Super Meat Boy, dove gli ostacoli da schivare sono tantissimi, e ogni morte fa ripartire da capo il livello, perciò bisogna saper sopravvivere a lungo - e non è affatto facile. Con un pubblico desideroso di veder fallire il protagonista, la tensione è tanta - e così non scorre solo sangue alle numerosi morti, ma anche sudore dalla fronte per il bel livello di sfida offerto dal titolo di Team 17.

La forza della semplicità

- Un gioco così difficile (sempre e comunque leale) poteva ulteriormente complicarsi con dei controlli cervellotici, ma per fortuna così non è: il protagonista sa solo fare salti standard o doppi salti e correre in giro per le arene. Non attacca, non para, non schiva. Il movimento è tutto nelle mani dei giocatori, e grazie a dei comandi precisi e reattivi, nonché collisioni impeccabili, si muore soltanto per inefficienza del giocatore, mai per errori o difetti del gioco. Anche se sicuramente sarebbe più facile incolparlo dopo la quarantesima volta che si fallisce un livello.

Odio

Ripetitività

- Pur offrendo modalità aggiuntive, il gameplay di Penarium non si discosta mai da quanto visto nei primi livelli. Entra nell'arena, schiva un'infinità di ostacoli mentre prosegui con gli obiettivi, fine. E' vero che in molti casi le armi che cercano di far fuori il protagonista vengono scelti casualmente, ma la loro ridotta varietà fa in modo che in molti casi bastino 2-3 tentativi per capire la strategia migliore per ogni combinazione di ostacoli, per poi riprodurlo di volta in volta. E con solo 3 arene di forme diverse, pure le possibilità di cambiamenti sono limitati.

Tiriamo le somme

Penarium è un platform game bidimensionale retrò semplicistico ma allo stesso difficile, che unisce comandi reattivi e naturali a un design sadico dove ogni cosa cerca di uccidere il giocatore, con quest'ultimo che dovrà destreggiarsi abilmente in mezzo alla marea di trappole mortali di livello in livello. La difficile campagna, la modalità Arcade infinita e il multiplayer locale garantiscono una buona longevità, ma la varietà di situazioni di gioco è fin troppo ridotta, e con solo 3 arene ripetute di volta in volta con combinazioni di pochi ostacoli diversi, dopo pochi livelli pare davvero di aver già visto tutto ciò che il gioco ha da offrire; andando più in là le novità sono davvero poche. Con un prezzo di lancio sostenibile comunque si tratta di un titolo consigliabile per gli amanti dei platform game difficili e frenetici.
7.4

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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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