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Resident Evil 6 Remastered

Recensione - Resident Evil 6 RemasteredXbox One DigitalGame

Come annunciato alcuni mesi fa, Capcom ha dato il via alla fine di marzo alla seconda fase del suo progetto di celebrazione della serie di Resident Evil, rendendo disponibile sulle nuove console la versione rimasterizzata in HD del sesto capitolo della saga, a cui seguiranno nei prossimi mesi i remaster del quinto e del quarto capitolo. Siete pronti ad immergervi nuovamente in una delle saghe horror più famose ed apprezzate? Noi lo abbiamo fatto e queste sono le nostre impressioni su Resident Evil 6 Remastered.

Il Gioco

In un periodo ricco di edizioni rimasterizzate, era facile prevedere il ritorno di qualche episodio della serie di Resident Evil. Quello che pochi si aspettavano era invece che Capcom riproponesse sulle console di ultima generazione praticamente tutta la saga principale, partendo dai mai dimenticati Resident Evil e Resident Evil 0 per poi passare agli ultimi 3 capitoli, che verranno riproposti in ordine inverso da qui alla fine dell’anno. L’obiettivo è semplice. Riaccendere l’interesse dei fan di vecchia data e raccogliere nuovi consensi in vista dell’attesissimo remake del episodio più famoso, ovvero Resident Evil 2. Una full immersion nell’universo creato ormai 20 anni fa da Shinji Mikami che entra nel vivo proprio con l’uscita di Resident Evil 6 Remastered, uno dei titoli più coraggiosi di tutta la serie basato su ben 4 campagne differenti, tutte affrontabili con la collaborazione dell’I.A. o in cooperativa. Come spesso accade nelle edizioni rimasterizzate non sono presenti novità sostanziali per quanto riguarda la trama o il gameplay ma solo miglioramenti tecnici ed alcune nuove modalità introdotte dai vari DLC, tutti inclusi in questa edizione. Ed è su questi ultimi aspetti che ci concentreremo in questa recensione, rimandandovi alla nostra precedente prova per tutte le altre informazioni.

Resident Evil 6 Remastered arriva sulle console più recenti con numerosi miglioramenti grafici che, stando alle dichiarazioni degli sviluppatori, dovrebbero permettere al titolo di eguagliare senza difficoltà i risultati ottenuti dalla versione PC dell’episodio originale. Risoluzione, frame-rate, modelli poligonali, textures e sistema di illuminazione. Sono questi gli aspetti sui quali la casa di sviluppo nipponica ha lavorato per rinvigorire questo sesto episodio, con risultati obiettivamente altalenanti. Il passaggio ad una risoluzione full HD e la possibilità di godere di un frame-rate costante a 60fps permettono infatti a questa nuova edizione di prendere subito le distanze dal passato grazie ad un impatto visivo di prim’ordine ma proseguendo con il gioco purtroppo ci si imbatte in numerose imperfezioni che, a lungo andare, compromettono la maestosità visiva del titolo. Le tante location che visiteremo nelle varie campagne presenti, per esempio, offrono panorami davvero suggestivi, ricchi di dettagli e ben definiti, ma al contempo la presenza di numerose textures poco curate e la “storica” staticità degli scenari ridimensionano inesorabilmente le potenzialità del motore grafico riportando spesso alla memoria le origini old-gen. Stesso discorso per quanto riguarda i modelli poligonali. Ottimi quelli dei personaggi principali, rifiniti e ricchi di dettagli, meno quelli dei numerosi mostri sparsi per le ambientazioni e dei comprimari che, pur garantendo una discreta varietà, non presentano la stessa cura riservata ai protagonisti. Il sistema di illuminazione, punto di forza di Resident Evil 6, mantiene fortunatamente inalterate le sue peculiarità, contribuendo a rendere più vivi gli ambienti. Peccato solo che si faccia davvero fatica a regolare correttamente la luminosità seguendo le indicazioni presenti nel menù di gioco, con il rischio di compromettere l’esperienza settando un livello troppo alto o troppo basso. Nemmeno il comparto audio riesce a convincere al 100% a causa di frequenti sbalzi di volume durante i dialoghi e ad alcuni evidenti problemi di sincronizzazione del parlato durante i filmati, già sperimentati nel gioco originale e purtroppo ancora presenti in questa nuova edizione.

Come accennato nel paragrafo introduttivo Resident Evil 6 Remastered include tutti i DLC pubblicati da Capcom che, nel tempo, hanno aggiunto nuove modalità, qui raccolte sotto la voce Contenuti Speciali. Oltre a quelle già presenti nel gioco originale, ovvero Caccia all’Uomo e Mercenari, troviamo Mercenari senza pietà, Sopravvissuti, Invasione Zombie, Predatore ed Assedio. La prima, come facilmente intuibile dal nome, rappresenta una variante delle sfide Mercenari, caratterizzata da una difficoltà più elevata e dalla presenza di molti più nemici da abbattere, mentre le altre 4 propongono diverse tipologie di sfide tra giocatori. La modalità Sopravvissuti, che può essere giocata a squadre o tutti contro tutti, contrappone i partecipanti a numerose creature. Ogni agente che viene ucciso da una creatura lo diventa a sua volta e l’unica possibilità di tornare umani è quella di uccidere un altro agente. Vince l’ultimo giocatore umano che rimane in vita o, in alternativa, chi accumula più punti prima dello scadere del tempo. Invasione Zombie vede contrapposti due soli giocatori, che affrontano contemporaneamente orde differenti di creature. Concatenando serie di uccisioni è possibile aumentare il numero di nemici che vengono inviati all’avversario così da metterlo in difficoltà. Vince il giocatore che sopravvive di più o, in alternativa, quello che accumula più punti entro un tempo prestabilito. Meno complicata la modalità Predatore, nella quale uno dei giocatori, a turno, interpreta la gigantesca creatura conosciuta come Ustanak sfidando gli altri partecipanti, che impersonano gli agenti. Anche in questo caso vince chi accumula più punti uccidendo agenti nei panni della creatura o, viceversa, infliggendo danni a quest’ultima nei panni di un agente. Nella modalità Assedio, giocata sue due round, una squadra di agenti BSAA protegge una recluta mentre l’altra, formata da creature, cerca di ucciderla. Il round termina quando la recluta viene uccisa o allo scadere del tempo e poi i ruoli si invertono. Vince la squadra che impiega meno tempo ad abbattere il bersaglio o, in alternativa, quella che infligge più danni alla recluta avversaria.
Queste in sostanza le novità principali presenti in Resident Evil 6 Remastered alle quali si aggiungono alcuni nuovi costumi sbloccabili per i protagonisti. L’intero pacchetto è acquistabile esclusivamente in formato digitale ad un prezzo di 19,90€.

Amore

E’ sempre Resident Evil 6

- Pur presentando qualche difetto Resident Evil 6 Remastered porta con sé tutti i pregi e le qualità viste ed apprezzate nel titolo originale. Trama complessa e ben intrecciata, tanta sana azione e una grande varietà di situazioni. Tutti questi aspetti sono fortunatamente presenti anche in questa nuova edizione che, proprio come nel 2012, saprà regalare grandi soddisfazioni sia ai fan della saga che ai semplici appassionati di titoli action. La possibilità di giocare tutta l’avventura principale in compagnia, sia in locale che online, aumenta esponenzialmente la rigiocabilità della Campagna e le tante modalità multigiocatore garantiscono numerose ore di sano divertimento. Una caratteristica rara se si considera il genere a cui appartiene la saga di Resident Evil, che sottolinea gli sforzi fatti dagli sviluppatori per rinnovare la serie mantenendo comunque il contatto con il passato.

Modalità Extra

- Oltre ad una trama principale lunga ed articolata Resident Evil 6 Remastered offre anche un nutrito elenco di modalità multi giocatore grazie alla presenza di tutti i DLC pubblicati sin dal lancio. Ogni tipologia di sfida, pur presentando caratteristiche differenti, si è rivelata tecnicamente ben realizzata e capace di appassionare, soprattutto se giocata con qualche amico. La possibilità di confrontare i propri punteggi nelle classifiche globali e di sbloccare nuove abilità o miglioramenti è un’ulteriore stimolo a migliorare le proprie capacità che garantisce a questi contenuti extra una elevata longevità.

Prezzo

- Raramente includo l’aspetto economico tra i punti fondamentali, positivi o negativi, di un titolo. Non perché lo ritengo un aspetto secondario ma semplicemente poiché non sempre il prezzo di un gioco rappresenta un punto fondamentale. In questo caso però lo è perché Capcom, a differenza di molte altre case, ha deciso di proporre questa edizione rimasterizzata ad un prezzo decisamente allettante, soprattutto se si considera la qualità e la quantità dei contenuti presenti. Se non avete mai giocato Resident Evil 6 e ve ne siete pentiti ora avete l’occasione di aggiungerlo alla vostra collezione con una spesa minima ed anche coloro che lo hanno già completato possono comunque valutare l’acquisto, soprattutto se hanno voglia di giocare o rigiocare qualcuna delle modalità introdotte nel tempo con i vari DLC anche sulle console più recenti.

Odio

Remaster riuscito solo a metà

- Pur risultando superiore alla versione originale in quasi tutti gli aspetti, Resident Evil 6 Remastered non riesce purtroppo a convincere appieno a causa dei numerosi difetti che ho evidenziato nella descrizione generale. L’impressione è che Capcom abbia fatto un porting diretto della versione PC adattandola alle console senza dedicare le giuste energie alle fasi di ottimizzazione. Molti dei problemi riscontrati erano infatti già presenti nelle versioni originali e la nuova veste grafica non ha fatto che mettere in risalto queste pecche. Un vero peccato se si considera che il gioco presentava già un comparto tecnico decisamente accattivante, che avrebbe potuto essere riproposto sulle console più recenti con ottimi risultati semplicemente eliminando alcune problematiche già note. Da sottolineare anche le presenza di alcuni fastidiosi bug, mai sperimentati su Xbox 360. Durante la mia prova ho dovuto ricaricare in più di un’occasione la partita per liberare il mio compagno, rimasto incastrato in modo irreversibile, e a volte sono incappato in fastidiosi blocchi, che mi hanno costretto a riavviare la console. La speranza è che gli sviluppatori stiano già lavorando ad un patch, così da risolvere almeno in parte questi difetti.

Modalità online poco frequentate

- Magari si tratta di semplice sfortuna ma durante le mie sessioni di gioco online ho sempre fatto fatica a trovare compagni ed avversari con i quali affrontare le varie modalità, sia durante le ore serali che durante le ore pomeridiane. Capisco che probabilmente Resident Evil 6 Remastered non è uno dei titoli più giocati in questo momento ma onestamente non pensavo di trovare così poche persone con cui condividere le mie gesta. Per poter testare a fondo tutte le modalità presenti ho dovuto spendere molto tempo nella ricerca delle partite e spero che nelle prossime settimane il numero di giocatori abituali aumenti almeno un po’ o che, come ultima alternativa, Capcom riveda le modalità di matchmaking così da agevolare la ricerca degli incontri. In caso contrario c’è il forte rischio che la parte online del gioco finisca per essere un “lusso” dedicato solo a coloro che hanno amici abituali con qui organizzare le sfide.

Tiriamo le somme

Resident Evil 6 Remastered porta con sé quanto di buono visto nel titolo originale, tante nuove modalità di gioco e anche un discreto numero di miglioramenti tecnici davvero apprezzabili, il tutto ad un prezzo decisamente allettante. Peccato solo che proprio il comparto tecnico, vero punto di forza di un edizione rimasterizzata, sia quello che presenta complessivamente più difetti. Nulla che impedisca di godere delle enormi qualità di questo episodio ovviamente, ma sicuramente si poteva e si doveva fare un po’ di più supportare l’ottima trama e la grande giocabilità con un motore di gioco solido sotto tutti i punti di vista. Se ve lo siete fatto sfuggire questa è comunque l’occasione buona per recuperarlo ad un prezzo competitivo ed in versione completa mentre chi lo ha già giocato dovrebbe considerarlo solo se davvero interessato alle nuove modalità presenti.
8.0

Recensione realizzata grazie al supporto di Capcom e Xbox.


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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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