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2Dark

Recensione - 2DarkXbox One DigitalGame

Chi ricorda il nome di Frédérick Raynal? Fu l'autore dello storico Alone in the Dark, un gioco che forgiò un intero genere. Il designer francese torna oggi con un nuovo titolo originale: l'horror stealth 2Dark. Un nuovo titolo da ricordare negli annali? Scopriamolo insieme.

Il Gioco

Mr. Smith è un felice padre di famiglia, con una bella moglie e due figli, coi quali si sta godendo una bella vacanza in campeggio. Okay, la tenda fa un po' schifo perché è scomoda da smontare, ma sono intoppi prevedibili. Ciò che è imprevedibile è quanto avviene dopo: gli altri, dopo essersi allontanati per trovare della legna, iniziano ad urlare. Una corsa rocambolesca per raggiungerli ed eccola là, la moglie, distesa per terra senza vita con la gola tagliata. Non abbiamo nemmeno il tempo di razionalizzare la cosa che si sentono altre urla: i bambini! Cerchiamo di raggiungerli, ma solo per vederli rapire e porta via all'interno di un furgone. Mr. Smith ci mette tutte le sue forze per cercare di raggiungere la macchina ed inseguirli, ma è tutto inutile. Passano così sette anni, durante i quali Smith diventa un capace detective specializzato nel ritrovamento di bambini scomparsi in giro per il mondo: ormai è un vero e proprio cacciatore che vive in una casa cupa e che non si fa problemi a ricorrere alla violenza e che, come ogni detective noir che si rispetti, non si fa problemi a fumare e beve in quantità industriali.

Ci troviamo così nei suoi panni in diverse missioni che ci vedono raggiungere i luoghi in cui scomparsi i bambini oggetto delle sue indagini, esplorando (rigorosamente di notte) le location alla ricerca di indizi. Ed ovviamente questo significa avere a che fare anche con i criminali responsabili per i rapimenti, in un mix di gameplay che attinge a serie come Hotline Miami, Silent Hill e Hitman.

Dal primo dei titoli menzionati 2Dark acquisisce la visuale dall'alto, che ci permette di vedere le aree di gioco (solitamente all'interno di qualche edificio) attraverso un tetto "trasparente", potendo così esaminare le stanze attorno a noi e cosa si cela al loro interno, quando c'è abbastanza luce, almeno. L'esplorazione costituisce infatti una componente importante del gioco, e se qualche volta abbiamo la fortuna di trovare interruttori della luce funzionanti, di solito per vederci qualcosa dovremo arrangiarci usando candele, torce o la debole fiammella di un accendino. Dove però non arriva la vista, ci pensa l'udito, perché ogni cosa che succede nel gioco, ogni movimento, ogni interazione causa rumore, e saper cogliere questi indizi audio e non fare rumore a nostra volta spesso fa la differenza tra la vita e la morte.

MX Video - 2Dark

Già, perché anche se il protagonista è dotato di qualche arma, le scorte sono sempre molto limitate. I proiettili per la pistola (che va comunque trovata) sono pochi, ed anche le pile della torcia si scaricano in fretta e vanno trovate. E' per questo che l'approccio stealth è quello migliore contro i pazzi assassini e maniaci, ma anche animali pericolosi come ratti o cani randagi che si aggirano per i livelli: le scorte sono limitate e facendo troppo chiasso rischiamo di finire sopraffatti. Ed il gioco ci aiuta con questo tipo di approccio permettendoci anche di spostare i cadaveri e rubare i loro oggetti, alla Hitman per intenderci. Lo scopo finale è non è comunque quello di uccidere tutto e tutti, come succede in Hotline Miami, ma è il salvataggio dei bambini rapiti, e dopo averli trovati interviene un ulteriore elemento del gioco: quello di "escort mission", ossia scortare i bimbi all'esterno delle pericolose location.

Una volta trovati i bambini, infatti, questi vanno condotti all'uscita, che solitamente coincide con l'inizio del livello. In molti livelli questo avviene quando ci sono ancora malviventi e nemici di ogni genere in giro, perciò non basta passeggiare allegramente mano nella mano fino all'uscita ma bisogna dare degli ordini ai piccoli impauriti chiamandoli, zittendoli o inducendoli a raggiungere un punto lancando delle caramelle. Ma i nostri compagni d'avventura non sono delle macchine che seguono ogni nostro comando alla lettera: se li facciamo aspettare troppo si metteranno a piangere per la paura, se non diamo ordini precisi rischiano di farsi scoprire, se vedono qualcosa di spaventoso urlano. Dovremo essere molto abili a gestire i bimbi e allo stesso tempo evitare o far fuori eventuali nemici.

L'esplorazione dei livelli ha sempre come ricompensa scorte di proiettili, pile, ecc., ma anche oggetti collezionabili come diari o foto, consultabili in maniera pratica e comoda in casa del protagonista, che attraverso una mappa che man mano si amplia con le notizie ricevute (solitamente grazie ai telegiornali) diventa un percorso fatto di livelli verso quella che sarà la destinazione finale che porterà al ritrovamento dei propri bimbi. Un percorso fatto di omicidi, bimbi salvati e tante morti grazie alla difficoltà abbastanza alta del titolo. Una difficoltà che invece non avrete è quella della comprensione: se è vero che i dialoghi audio (che sono pochi rispetto a quelli solamente scritti) sono in inglese, ogni testo è tradotto egregiamente in italiano, facendo capire al meglio la trama anche a chi non mastica l'idioma anglosassone.

Amore

Terrore bidimensionale

- Non lasciatevi ingannare dal look isometrico di 2Dark: questo gioco sa far paura! E neanche ricorrendo a banali jumpscare, ma con un utilizzo sapiente dell'oscurità che nasconde mostri, animali e pericoli di ogni genere, nonché dei suoni spaventosi che arrivano dall'ambiente circostante. Vista poi la natura prevalentemente stealth del gioco, la paura di fare un passo falso e perdere tutto è costante. Un plauso anche alle inquietanti musiche, che danno ritmo ma anche e soprattutto tensione alle atmosfere già cupe del gioco.

Utilizzo creativo degli oggetti

- Molto peculiare anche il modo in cui si usano gli oggetti ritrovati in giro. Il gioco ci mette a disposizione un comodo inventario accessibile in tempo reale a bordo schermo, dove possiamo accedere alle fonti di luce come l'accendino e la torcia, alle armi, agli oggetti indispensabili come le chiavi ma anche a molti altri oggetti di utilizzo tattico. Esplorare bene ogni angolo ad esempio può farvi trovare delle caramelle, che potrete lanciare per attirare in un punto specifico della mappa i bambini recuperati. Per non parlare delle sigarette, che servono per salvare la partita in qualunque momento ma usatene troppe e avrete attacchi di tosse che vi faranno scoprire dai nemici! E non sono certo gli unici rumori di cui dovrete preoccuparvi...

Odio

Bambini accompagnati

- Sapete perché un horror sulla carta riuscitissimo come Amy non ha funzionato? E perché Silent Hill 4 è visto un po' male dai fan della saga? Perché per quasi tutto il gioco, più che pensare alla vostra sopravvivenza, dovete accompagnare qualcuno praticamente indifeso che fa più danni che altro. E questo è lo stesso problema di 2Dark: dovrete accompagnare dei bambini attraverso livelli pieni di insidie e pericoli. Se li fate aspettare troppo piangono e si fanno scoprire. Se vedono un cadavere urlano e si fanno scoprire. Se non gli date le caramelle, non riuscirete a dargli degli ordini sensati. E se stanno troppo in mezzo ai piedi rischiate di colpirli durante i combattimenti. Insomma, 2Dark rende bene quando è un survival horror, molto meno quando diventa un simulatore di babysitter.

Look rivedibile

- Poco prima ho elogiato l'utilizzo riuscito dei giochi di ombre e dei suoni che creano una bella atmosfera di terrore, ma questo non vuol dire però che tutto il look del titolo funzioni bene. I personaggi non sempre sono particolarmente piacevoli nel look, le loro animazioni risultano molto legnose e ci sono anche occasionali cali di framerate a rendere il gioco più "scattoso" di come dovrebbe essere. Per non parlare dei livelli di gioco: è vero che è possibile zoomare la telecamera, ma oggetti indispensabili come armi, lampadine o chiavi sparsi per i livelli diventano sullo schermo manciate di pixel in angoli bui, facendo diventare la loro ricerca spesso qualcosa di paragonabile alla caccia ai pixel nelle vecchie avventure grafiche. Un look più dettagliato e comprensibile avrebbe sicuramente aiutato molto.

Tiriamo le somme

2Dark è un successo a metà. Da una parte il gioco riesce a creare notevoli atmosfere di tensione grazie ad un ottimo uso delle ombre e dei suoni; e le idee di gioco sono ottime, con un uso creativo dei vari oggetti reperibili nell'ambiente. La componente di scorta dei bambini salvati, però, risulta piuttosto snervante e frustrante. Insomma, il gioco funziona abbastanza bene come survival horror, meno quando diventa una lunga "escort mission" alla Silent Hill 4. Chi è alla ricerca di un horror stealth molto originale potrebbe comunque trovare pane per i suoi denti.
7.4

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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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