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Fear Effect Sedna

Recensione - Fear Effect SednaXbox One DigitalGame

La saga d'azione-thriller Fear Effect ritorna a quasi 20 anni di distanza dal primo episodio con Fear Effect Sedna, abbandonando le inquadrature a telecamera fissa in favore di una visuale isometrica ma immergendoci nuovamente nel suo classico mondo futuristico. Scopriamo insieme se quest'ennesima operazione nostalgia meriti di essere giocata.

Il Gioco

L'originale Fear Effect e il suo prequel, pubblicati da Eidos Interactive all'inizio degli anni 2000, sono stati velocemente dimenticati dai gamer ma è un vero peccato, perché all'epoca si fecero notare proponendoci un formato action-adventure molto interessante, con visuali a telecamera fissa e fondali animati prerenderizzati, tanti enigmi da risolvere ed un'affascinante ambientazione orientale cyberpunk. Fear Effect Sedna mira a riprendere molte delle basi della saga, spostando però l'azione in Groenlandia dove seguiamo la storia di alcuni fuorilegge che compiono missioni ad alto rischio, ma spesso e volentieri per un bene maggiore, come di moderni Robin Hood. Il gioco ci vede controllare alcuni di questi personaggi (due o più per volta) in un mix di azione e strategia con visuale isometrica e grafica cel-shaded.

Le meccaniche di gioco consistono in un atipico mix tra shoot 'em up con visuale dall'alto e titoli più strategici come la mitica serie Commandos. Durante l'azione possiamo alternare liberamente il controllo tra i diversi personaggi a disposizione, con la possibilità di dare ordini generici a quelli che non stiamo controllando; le varie aree ricche di nemici sono affrontabili sia con uno scontro diretto ad armi spianate (con una buona gamma di scelte, lanciafiamme compreso) che tramite meccaniche stealth, con la possibilità di chinarsi per passare dietro alle coperture ed eseguire uccisioni silenziose. C'è comunque da dire che l'IA del titolo non è particolarmente riuscita, quindi giocarsela di soppiatto o entrare con le armi spianate è praticamente la stessa cosa a livello di efficacia e nessuna delle due opzioni si rivela essere più impegnativa o soddisfacente dell'altra.

MX Video - Fear Effect Sedna

Molto particolare anche la possibilità di attivare la modalità Pausa Tattica, dove possiamo programmare il percorso dei nostri personaggi decidendo dove farli andare, quali meccanismi azionare o chi attaccare. In questo modo chi è meno bravo a gestire sparatorie frenetiche può impostare un percorso da far seguire ai personaggi, che comunque può abbandonare in qualunque momento per tornare al controllo manuale. Ed invece della salute ritorna il meccanismo della paura che aumenta, portandoci inevitabilmente al game over quando troppo alta.

La schermata di game over la vedrete peraltro spesso quando avrete a che fare con gli enigmi: oltre alle scene d'azione ci sono infatti alcuni enigmi davvero tosti, dove per aprire certe porte o azionare certi meccanismi bisognerà giocherellare con fili, tasti e altro, e sbagliare è solitamente mortale (immaginate ad esempio di causare l'esplosione di una bomba che dovete disinnescare). Per fortuna i checkpoint sono generosi, ma sicuramente la compoente di trial and error è molto forte.

La storia non risulta particolarmente memorabile, complice anche un doppiaggio e una direzione generale da basso budget, che rende i filmati CGI fumettosi piuttosto goffi. Nulla di troppo grave però, perché le ambientazioni oscure e futuristiche del titolo sono piuttosto curate e riuscite, anche se non eccessivamente originali. Tra enigmi tostissimi e sparatorie al cardiopalma, il single player del gioco se ne va senza troppa fatica e non ci sono particolari incentivi a rigiocarlo. Fear Effect Sedna, infine, è interamente in inglese.

Amore

Fear Effect è tornato!

- La breve saga di Fear Effect è oggi ricordata più per alcune scene osè piuttosto che per le reali qualità dei due giochi, ma questi avevano dei pregi non indifferenti, come un'ambientazione cyberpunk piuttosto riuscita che questo sequel riprende bene pur stravolgendo la visuale, oltre ad alcune originali meccaniche come quella della paura: più gli eventi angoscianti aumentano, più si rischia di farsi sopraffare dal terrore e perdere la testa. Insomma, un ritorno davvero gradito.

Accorgimenti importanti

- Una cosa che salta all'occhio nel revival di questa saga è la cura nell'offrire un gameplay senza intoppi. L'HUD di gioco risulta semplice, pulito ma molto efficace, i personaggi nascosti da qualche ostacolo hanno una sagoma sempre ben visibile, gli oggetti da raccogliere sono evidenziati per evitare che il gioco diventi una caccia ai pixel... insomma, ci sono diversi accorgimenti "quality of life" mirati ad un'esperienza di gioco più piacevole e meno frustrante.

Odio

Tante possibilità, ma poco sviluppate

- Sulla carta, Fear Effect Sedna completa diversi obiettivi. Offre un buon sistema simil-twin stick shooter, meccaniche stealth strategiche, enigmi, ritorna il sistema di paura dei vecchi capitoli che sostituisce la salute e così via. La realtà però è che non eccelle in nessuno dei campi, risultando in un gameplay lento, monotono e non particolarmente divertente, pur senza offrire difetti e mancanze evidenti. Complice di questo è un level design spesso fin troppo semplice oltre a meccaniche di gioco davvero basilari che offrono pochi spunti, come la modalità strategica che permette di pianificare in anticipo le mosse ma in realtà non risulta più divertente o efficace dei combattimenti in tempo reale.

The Asylum, sei tu?

- Va bene il budget ridotto, ma non esageriamo. Il doppiaggio di Fear Effect Sedna, interamente in inglese peraltro, ricorda davvero i peggiori B-movie di studios come la The Asylum, autori di trashate colossali come la saga di Sharknado e l'inguardabile Martian Land. Dialoghi senza alcuna enfasi e pieni di frasi fatte caratterizzano il revival di questa saga, che assieme a una realizzazione tecnica non troppo riuscita dei personaggi offre scene CGI e in-game piuttosto ridicole, il che rende quasi impossibile prendere seriamente l'altrimenti abbastanza interessante trama presentata.

Enigmi da un lontano passato

- Titoli tanto amati come Portal e The Witness puntano la loro intera premessa su una lunga serie di enigmi dove sperimentare di tutto. Uno dei motivi per cui ciò funziona è la libertà, per l'appunto, di provare soluzioni differenti e capire man mano cosa funziona meglio. Gli enigmi interattivi di Fear Effect Sedna sono invece diversi: dobbiamo cercare di capire qualche logica astrusa senza poter sbagliare un colpo, perché se si tocca il tasto o il filo sbagliato è game over immediato, con la necessità di ricaricare il proprio salvataggio. Un design del genere dava già fastidio ai tempi della prima PlayStation, ma nel 2018 davvero non ha scuse per esistere.

Tiriamo le somme

Fear Effect Sedna è un revival di una saga degli anni 2000 che avrebbe forse dovuto rimanere in quell'epoca. Il gioco miscela strategia in tempo reale e twin stick shooter senza però eccellere in nessuno dei due campi, presentando inoltre un doppiaggio inglese imbarazzante ed enigmi frustranti e fin troppo punitivi. E' sicuramente un prodotto che mostra tanto amore per la saga a cui si ispira, ma purtroppo nei fatti non riesce ad onorarla come avrebbe meritato. Un vero peccato.
5.5

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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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