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Tennis World Tour
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Recensione - Tennis World TourXbox OneGame

Dopo un lungo periodo di astinenza, ci troviamo di fronte al secondo titolo tennistico rilasciato in poco tempo: si tratta di Tennis World Tour di Breakpoint Studios, che gli sviluppatori stessi considerano un sequel spirituale della mitica serie Top Spin; un obiettivo ambizioso, ma sarà stato realmente raggiunto? Scopriamolo insieme.

Il Gioco

Tennis World Tour è un gioco che, sin dall'annuncio, ha catalizzato le aspettative dei fan rimasti per fin troppo tempo orfani di un nuovo titolo tennistico, ma la partenza non è certo stata delle più rosee: il titolo è uscito con importanti lacune, tanto da portarci ad attendere il rilascio delle prime importanti patch prima di poterlo recensire. E dopo il lancio, lo stesso editore Bigben Games ha ammesso che il gioco era completo solo al 20%, spiegando che nel 2019 sarebbe arrivata una versione migliorata e corretta (ci auguriamo come update gratuito di quella appena uscita), per poi passare ad un vero sequel negli anni successivi. Insomma, chi acquista o acquisterà il gioco (venduto a prezzo pieno nonostante tali premesse) già sa a cosa va in contro, ma come stanno realmente le cose? Da grande appassionato di tennis e titoli tennistici, ho cercato di scoprirlo analizzando il gioco senza preconcetti: ecco cosa ho scoperto.

Una volta avviato il gioco, il menu principale ci permette di giocare una partita oppure un torneo di esibizione, di allenarci sui campi dell’Accademia del Tennis, di iniziare la Carriera e di creare il nostro giocatore personalizzato per poi lanciarlo nell’olimpo del tennis mondiale. Quest’ultima sezione è davvero ricca di opzioni e potete personalizzare la vostra creazione (maschile/femminile) decidendo il sesso, gli abiti (diverse marche ufficiali a disposizione), le caratteristiche tecniche (mancino piuttosto che destrorso, rovescio a una oppure due mani), le animazioni (potete decidere anche se saranno presenti i “grugniti” tipici dei corridori da fondo campo) ed i tratti somatici (ci sono circa 12 volti predefiniti).

Una volta scelti nome e nazionalità, si parte alla scalata del trono mondiale e si entra nel vivo dell’esperienza di gioco, ossia la modalità Carriera. Nel contesto della modalità Carriera (che potrete affrontare anche con uno dei tennisti ufficiali presenti nel gioco) allenamenti, esibizioni e tornei ufficiali vi permettono di affinare le vostre caratteristiche tecniche e migliorare il livello nel ranking mondiale. Vincendo partite e tornei si guadagnano soldi ed esperienza: con i soldi si acquistano i migliori materiali e si possono assumere anche i diversi allenatori specializzati in alcuni colpi piuttosto che in altri. I punti esperienza, invece, consentono di sviluppare le diverse caratteristiche del nostro tennista (potenza e precisione dei colpi, resistenza, atleticità e così via). La Carriera si articola sui 12 mesi di calendario, e per ogni mese potrete partecipare ad un solo evento tra quelli proposti (tornei, esibizioni oppure allenamenti specifici) oppure prendervi un mese di riposo, utile per ricaricare le batterie e farsi trovare fisicamente pronti alle battaglie del mese successivo.

MX Video - Tennis World Tour

Dal punto di vista del trascorrere dei mesi, la Carriera è decisamente fedele alla realtà: si passa dai tornei in terra rossa del periodo primaverile all’erba del periodo estivo, per poi passare ai campi in cemento di fine anno ed inizio di quello successivo. I campi di gioco appaiono sostanzialmente ben realizzati e alcuni tra loro si riconoscono in maniera piuttosto evidente (Wimbledon ed Australian Open tra i tornei dello Slam e Miami tra quelli del Master sono riprodotti in maniera fedele); ci sono alcuni campi (Colosseum su cemento indoor) totalmente inventati ma, tutto sommato, si tratta di un elemento che non dà fastidio più di tanto.

Se, invece, non volete giocare la modalità Carriera, potete scegliere una delle due opzioni rapide: esibizioni oppure tornei rapidi, nei quali potrete decidere di impiegare uno dei tennisti professionisti inseriti nel roster di gioco. L’Accademia, ossia una sorta di palestra, vi permetterà invece di familiarizzare con i comandi di gioco, ma qui le cose non funzionano sempre troppo bene perché spesso e volentieri i giocatori non sembrano evidenziare in maniera appropriata i progressi ottenuti nel corso dell’allenamento.

A questo punto entriamo nel vivo dell’azione con l’analisi del gameplay e andiamo subito al cuore dei problemi che affliggono ancora Tennis World Tour, nonostante le numerose patch uscite finora e che ho pazientemente atteso prima di dedicarmi alla stesura di questa recensione.

Tralasciando le mancanze (maggiori dettagli più in basso) in termini di opzioni di gioco, è quando si entra sul campo che qualcosa non torna. Al di là del fatto che il gioco è riuscito, in maniera abbastanza fedele, a riprodurre quel copioso scambio di colpi tra tennisti che sembra non finire mai e che ha un non so che di magico, il titolo di Breakpoint fallisce proprio nel momento in cui ci deve dare la sensazione di immedesimarci in quello scambio di colpi. Ecco, Tennis World Tour pecca proprio nel dare quella sorta di illusione di colpire noi la pallina come se ci trovassimo davvero su un campo da tennis; sembra di essere soprattutto degli spettatori piuttosto che degli attori.

E questo è un vero peccato, perché esiste la possibilità di eseguire qualsiasi colpo schiacciando i relativi tasti: top spin, backspin, colpo piatto e pallonetto sono tutti assegnati ai pulsanti frontali del pad. Con una combinazione di questi tasti e del dorsale sinistro si possono giocare le palle corte, mentre con il grilletto dorsale destro si può eseguire uno scatto. Ogni tiro va preparato e caricato con la giusta forza ed il corretto tempismo, anche se più forza si imprime, più si rischia di mandare la palla fuori campo. Anche il servizio non è gestito in maniera corretta, in quanto non vi è la possibilità del doppio tocco per lanciare prima la pallina e poi colpirla ma si possono solo ottenere tre tipologie di battuta utilizzando tre bottoni frontali per eseguire una battuta piatta oppure tagliata. Ottenere un servizio vincente è quasi impossibile, perché è difficile premere uno dei tre bottoni, rilasciarli nel momento in cui la pallina è nel punto più alto della traiettoria e poi scegliere l’angolo; inoltre, anche i tennisti con la battuta più potente non sembrano giovare di questa caratteristica fondamentale.

Le animazioni dei tennisti sono tutt’altro che perfette e, a volte, sembrano dei pattinatori sul ghiaccio oppure degli automi. La cosa più sconvolgente, però, è vedere degli improvvisi rallentamenti su schermo con la pallina rimandata dall’altra parte della rete senza averla effettivamente colpita. Per fortuna le animazioni dei giocatori sono abbastanza fedeli alle controparti reali come il servizio di Federer piuttosto che il rovescio a due mani di Kyrgios ed il servizio devastante di Wawrinka. Buone anche le animazioni di due tennisti inizialmente presenti nell'edizione Legends del gioco oppure scaricabili a pagamento per quella base: McEnroe con il suo mancino devastante ed Agassi con la sua potenza da fondo campo. Positiva invece la presenza della localizzazione completa in italiano, commento ai match incluso seppure, come leggerete più avanti, anche qui non manchino i problemi.

Amore

Una brillante Carriera

- Al di là delle numerose imperfezioni presenti nel gioco, la modalità Carriera è davvero ben strutturata: le opzioni sono numerose, lo scorrere dei mesi e delle stagioni è ricreato in maniera molto accurata e gli eventi si susseguono in maniera razionale. Ci sono tutti i tornei più importanti (anche se mancano delle licenze ufficiali) e anche il Grande Slam è ben rappresentato; la stagione è, in definitiva, specchio fedele di quanto avviene nella realtà. Nel contesto della Carriera spicca, inoltre, la brillante fase di creazione del proprio tennista che evolve nel gioco in maniera sostanzialmente molto convincente.

Un Roster adeguato

- Il roster dei tennisti presenti è più che valido anche se non è possibile ricreare l’eterno duello Federer – Nadal per la mancanza di quest’ultimo. Oltre a Federer abbiamo Wawrinka, Gasquet e Dimitrov tra i più “anziani” e un nutrito gruppo dei giovani più promettenti quali Kyrgios, Zverev, Tsitsipas, Tiafoe, Fritz ed il nostro Fognini. Se vogliamo trovare una pecca in questo senso, va sottolineata l’esiguità della pattuglia femminile: Muguruza, Kerber, Wozniacki, Keys e Bouchard.

Graficamente apprezzabile

- Se le animazioni dei tennisti non sono esenti da difetti, la grafica che accompagna il gioco fa abbondantemente il suo. I giocatori professionisti sono tutti ben realizzati anche nelle movenze, e gli stadi sono sufficientemente caratterizzati. Anche la componente relativa alle sponsorizzaioni è presente in maniera accurata, ed i marchi presenti su licenza conferiscono un buon grado di realismo alla simulazione.

Odio

Gameplay imperfetto

- Ho già scritto di alcune evidenti imperfezioni, ma un elemento davvero fastidioso risiede nel fatto di avere la sensazione di uno scambio troppo automatizzato con il nostro giocatore, che sembra conoscere a priori la direzione nella quale muoversi e arriva persino a colpire autonomamente la pallina solo se mosso in una determinata direzione: come potrete facilmente intuire, qui non c’è nulla di simulativo. La stessa IA della CPU manca in alcuni fondamentali e non è difficile impiegare a nostro vantaggio alcune evidenti lacune del gioco stesso: un esempio è offerto da alcuni momenti in cui il nostro avversario sembra quasi addormentarsi per poi svegliarsi all’improvviso e diventare semi-imbattibile.

Un gioco senza i fondamentali

- Inaccettabile la mancanza del doppio in un titolo di tennis dedicato a console di gioco nettamente più potenti e performanti della precedente generazione, che pure ha sfornato fior di titoli in tal senso (la serie di Top Spin ed il Virtua Tennis di SEGA). Ancora più inaccettabile, nel 2018, la mancanza della componente online che, in un titolo sportivo, rappresenta per molti utenti l’esperienza principale di gioco.

Sonoro ai minimi termini

- E non si tratta solo dei rumori di fondo, che sono quasi sempre scorrelati dal contesto attuale di gioco; qui si parla anche del commento, che non segue l’andamento della partita e presenta una selezione di frasi fatte davvero imbarazzanti e fuori contesto. La voce italiana dovrebbe essere quello dell’ex tennista Paolo Bertolucci, ma le frasi sono davvero sconclusionate e prive di qualsiasi logica, molto poco attinenti a ciò che sta accadendo sul campo.

Tiriamo le somme

In Tennis World Tour ci speravamo davvero tanto, ma purtroppo presenta troppe mancanze e imprecisioni per poterla considerare una simulazione all'altezza delle aspettative. Il difetto principale è quello di sentirsi molto poco protagonisti dell’azione di gioco: i colpi sembrano troppo automatici e la sensazione di realismo è estremamente scarsa. Si tratta effettivamente di un gioco incompleto (inammissibile la mancanza della modalità online e del doppio), e venderlo a prezzo è un vero autogoal. Un titolo che purtroppo non raggiunge la sufficienza e che, al netto di futuri aggiornamenti, non risulta per ora neanche all'altezza del seppur appena sufficiente concorrente diretto AO International Tennis. Speriamo in futuri ed importanti aggiornamenti, purché gratuiti.
5.5

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L'autore

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Da sempre grande amante di tutti gli sport, ha trasferito questa passione nel mondo dei videogiochi non disdegnando però anche gli altri generi. Ama il nostro calcio quanto sport come il football e l'hockey, ma è sempre pronto a blastare qualche alieno quando ce n'è il bisogno!

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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