Recensione - TT Isle of Man 2
di
Diego M. Martini / pipco
P 23 mar 2020
Il Gioco

TT Isle of Man 2 inizia esattamente come il precedente, con un Tutorial che, anche se molti non lo amano, consiglio vivamente di completare perché questo è un gioco in cui la curva d’apprendimento è ripida e le cadute dalla moto saranno frequenti. Il Tutorial ha proprio l’obiettivo di far assaggiare al giocatore quello che l’aspetta, dando le indicazioni necessarie per comprendere come governare la moto nella modalità semi-pro, lasciandoci così il compito di prendere confidenza con l’uso delle marce con i comandi principali, con la velocità, ma soprattutto con un tracciato unico. Anche in questo nuovo capitolo la Modalità Carriera è il vero fulcro del gioco, una sequenza di gare da terminare o in cui piazzarsi sul podio, per poter guadagnare la possibilità di partecipare al Tourist Trophy. Si inizia scegliendo una prima moto per poi, terminata la prima gara, aver la possibilità di unirsi ad un Team Ufficiale o correre in solitario per completare una serie di sfide che si sbloccheranno sul calendario via via che procederemo con le vittorie ed i piazzamenti. Il vincolo di correre in un Team Ufficiale è quello di dover gareggiare sempre con una stessa marca di moto, non avendo quindi la possibilità di accedere a moto potenzialmente più prestazionali nelle gare molto competitive in cui servirebbero. D’altro conto, il Team ci potrà aiutare soprattutto all’inizio quando da soli sarà più impegnativo iniziare la Carriera. Che si corra in un Team o da soli, saremo sempre noi a scegliere il livello di difficoltà della gara da affrontare tra facile, media o difficile, ben consapevoli che a seconda della difficoltà affrontata saranno associati diversi livelli di ricompensa. Reputazione, Denaro e Punti Vantaggio sono le tre componenti che potremo ottenere terminando ogni competizione e che ci serviranno per farci progredire nel gioco.
MP Video - TT Isle of Man 2
I Punti Vantaggio sono spendibili prima di affrontare ogni gara e potranno essere utilizzati per migliorare le quattro categorie disponibili: meccanici, ingegneri, influenza e assicurazione. Stiamo parlando di possibilità di migliorare la nostra moto, peggiorare la reputazione degli avversari e vantaggi vari che però non stravolgono il nostro modo di competere. Il Denaro servirà invece a comperare parti aftermarket, personalizzare il proprio mezzo con migliorie tecniche e, in ultimo, anche acquistare nuove moto. Tutto questo sarà fondamentale per scalare la classifica verso l’agognato Tourist Trophy. Ma TT Isle of Man 2 introduce una nuova via per raggiungere questo obiettivo, l’uso della Reputazione. La Reputazione è infatti un caso a parte rispetto alle precedenti due ricompense perché non solo la si otterrà affrontando gare più difficili (molto difficili), ma questo avrà come risultato il farci una nomea nel settore motociclistico collezionando timbri speciali, il che ci farà accedere alla possibilità di vedere il nostro nome scritto nell’albo di pochi fortunati che avranno sempre un posto garantito nella gara finale.

Esiste anche una terza possibilità per accedere alla fase finale senza passare dal campionato: vincere la difficilissima Junior TT. Quindi, TT Isle of Man 2 non è composto solo dal campionato principale, ma vi sono altre competizioni che possono essere affrontate ma che hanno il difetto di sovrapporsi tra loro. La Junior TT è appunto una competizione motociclistica che si svolge durante il Tourist Trophy che da un lato ci offre una nuova possibilità di accesso alla gara finale ma, dall’altro, se non riusciamo, ci farà saltare alcune gare del campionato principale chiudendoci definitivamente la porta al Tourist Trophy. Sempre all’interno della Carriera potremo affrontare una serie di piste irlandesi che formano un’area Free-Roam a sé stante, dove investire del tempo per guadagnare ricompense utili per la moto. La mossa di introdurre nuovi tracciati rispetto ai classici dell’Isle of Man TT, ha permesso a KT Racing di aumentare la varietà della Carriera e la longevità del gioco. Infatti ora, con l’aggiunta delle piste dei campionati inglese e irlandese, TT Isle of Man 2 si trova a disporre di tre aree competitive distinte che lo arricchiscono sicuramente rispetto all’originale del 2018.
Passando al Gameplay, KT Racing anche in questo episodio ha confermato tutti gli aiuti possibili per permetterci di governare queste bombe a due ruote lanciate a velocità assurde tra vialetti e dossi. Sarò onesto, non sono mai riuscito a privarmene totalmente e, del resto, ci vuole veramente molto tempo per imparare tutte le meccaniche legate al veicolo e ai tracciati. Abbiamo a disposizione così tante impostazioni su cui agire che, anche con la modalità più ostiche, difficile privarsi per esempio dell’indicatore della traiettoria ideale per anticipare correttamente la frenata. Nella modalità Semi-Professionale basta un niente perché la moto si impenni o scivoli contro un muretto a causa dei freni freddi o di un nostro errore nel dosaggio della frenata governata sia dal dorsale sinistro che da uno dei pulsanti frontali del controller.

Se la velocità rimane sempre la protagonista principale del gioco, in TT Isle of Man 2 sono stati introdotti alcuni effetti audio decisamente emozionanti. Basterà spostare la vista della telecamera agendo sui pulsanti su e giù del D-Pad per selezionare la visuale che meglio ci farà sentire il rumore del vento sul casco o il classico spostamento d’aria sfiorando muretti, rocce o case. Il modello di guida rimane quindi molto realistico, usufruendo di una progressione direttamente percepibile ogni volta che introdurremo un vantaggio o una modifica della moto. Non sono invece sicuramente un punto a favore di TT Isle of Man 2 le modifiche introdotte alla gestione dei nostri avversari, la cui IA lascia molto a desiderare. Se, dopo un po’ di gare, ci sembrerà scontato non vederli cadere nemmeno affrontando curve a gomito in gruppo, un po’ più difficile da digerire è venir centrati in pieno da dietro mentre ripartiamo dopo una caduta e vederli andare via e scomparire come se nulla fosse. Nulla è cambiato per quanto riguarda gli eventuali danni riportati dalla nostra moto durante una gara. Nessun segno o impossibilità di riprendere la competizione dopo qualsiasi incidente. Del resto, non è nemmeno presente una sezione dedicata all’officina per le riparazioni.

Oltre alla Carriera vengono riproposte la Gara Rapida, la Corsa a tempo e la Guida libera, non aggiungendo nulla di nuovo in termini di contenuti rispetto al precedente episodio. A questo punto risulta più evidente che mai l’investimento fatto sulla Carriera per quanto riguarda l’aumento della longevità del gioco. Anche in questo episodio è presente la Modalità Multiplayer Online a otto partecipanti e Locale senza split-screen ma sequenziale. Ho tentato di provare la Modalità Multiplayer Online ma, nonostante i server fossero aperti, non sono mai riuscito a trovare gare in nessuna delle tre opzioni disponibili: Supersport, Superbike e Classica. Ho provato a creare io una nuova gara ma, al massimo, sono riuscito a trovare solo un partecipante disponibile tutte le volte che mi sono collegato e che, dopo aver aspettato per un po’ l’arrivo dei restanti sei, se ne è andato pure lui. Per concludere un accenno alle prestazioni del motore grafico che, grazie anche all’introduzione del meteo dinamico, possono essere considerate interessanti per quanto riguarda gli effetti visivi e la confermata splendida grafica dei paesaggi. Purtroppo non si può dire altrettanto delle performance che rimangono inchiodate ai 30 fps come per il precedente capitolo.
Amore
Un epico Snaefell Mountain Course
- Il tracciato protagonista indiscusso di questo gioco si conferma splendido nella sua ricostruzione digitale e una goduria per gli occhi. Nonostante dal punto di vista grafico non ci sia stato un miglioramento sostanziale, con l’introduzione degli effetti audio ambientali, in TT Isle of Man 2 lo sfrecciare a tutta velocità sfiorando case, muri, vegetazione e ogni altro elemento presente in quell’area geografica, diventa ancora più realistico e godibile.Nuove piste e più longevità
- Rispetto al primo gioco serviva un intervento per aumentare la longevità di questo seguito, e KT Racing ha scelto di inserire ben sedici nuove piste nella modalità carriera che, sapientemente e astutamente mescolate, aggiungono alcuni tocchi che lo rendono più divertente e aiutano, in parte, a giustificare un prezzo pieno.Odio
Tecnicamente voglio ma non posso
- Se il primo TT Isle of Man poteva essere un giusto compromesso in grado di soddisfare il giocatore Arcade e l’appassionato dei simulatori delle due ruote, con TT Isle of Man 2 KT Racing alza l’asticella e ambisce a porlo più vicino alla categoria dei simulatori ma, con questo motore grafico non si può. Il motore ha diversi problemi che vanno dalla gestione della fisica della moto, alla resa in termini di fluidità che nel 2020 non può certo giovarsi di performance bloccate a 30 fps.Un’IA altalenante
- Se, rispetto al primo gioco, nella gestione dell’IA degli avversari ci sono stati dei progressi, qui rimangono comunque delle lacune. Sia nelle gare in gruppo che in quelle a tempo appare evidente una gestione della loro IA quantomeno bizzarra. Avversari supereroi che si muovono come se nulla potesse far loro male, improbabili tamponamenti da dietro, sorpassi a velocità supersonica e loro scomparsa in due secondi, sono solo alcuni esempi di una IA non proprio ben bilanciata.Tiriamo le somme
A distanza di due anni il mio giudizio sulla spettacolare riproduzione dello Snaefell Mountain Course e sulle emozioni che quella gara è in grado di darci rimane immutato. Oggi con TT Isle of Man 2 sembra che KT Racing abbia sviluppato un gioco pensando ai puristi e agli appassionati di corse motociclistiche. Come resa in termini di velocità, pericolosità e difficoltà di una gara di questo genere, risulta infatti imbattibile. Purtroppo il motore non riesce a sostenere al meglio l'intero gioco, dal frame-rate all'IA, ed è qui che gli sviluppatori dovranno concentrarsi per il terzo titolo della serie. 7.5›
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