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Chronos: Before the Ashes
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Recensione - Chronos: Before the AshesXbox OneGame

Dopo l’uscita nel 2016 per soli dispositivi VR, GunFire Games ha voluto riproporre il famoso action-RPG Chronos anche su console, con un sistema di controllo classico da salotto. Non solo: gli sviluppatori hanno anche confermato che Chronos: Before the Ashes è ufficialmente il prequel di Remnant: From the Ashes. Scopriamo insieme come si presenta su console.
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Il Gioco

Esattamente un mese prima degli eventi di Remnant: From the Ashes, il mondo era stato gettato nell’oscurità. Città deserte, laboratori misteriosi e macchine futuristiche pervadono l’atmosfera post-apocalittica di Chronos: Before the Ashes, dove un’anziana saggia, con un suo gruppo di devoti, vuole eliminare la grossa minaccia che ha causato il caos nel mondo. Si tratta di un drago spietato e senza ragione che, con la sua ignobile potenza, ha obbligato i pochi sopravvissuti a nascondersi nei cunicoli delle strade e a vivere con le molte difficoltà presenti in un mondo in rovina. L’anziana saggia è però certa che ci sarà un eletto, un giovane prescelto che intraprenderà un viaggio astrale tra i mondi e porterà di nuovo la pace sulla Terra. Ovviamente sta a noi impersonare il fortunato prescelto, ma al prezzo di una responsabilità degna di un eroe ricordato negli annali, la nostra vita sarà limitata alla solitudine, al combattimento e alla sconfitta, psicologica e morale.

Da questo incipit la trama di Chronos: Before the Ashes mostra il fianco ad una serie di cliché non indifferenti, nonostante durante il percorso alcune scoperte rendano il tutto più interessante, infatti tra giganti, principesse e altri luoghi misteriosi, il viaggio nasconde anche altro: una serie di collezionabili in grado di spiegare più nel dettaglio cosa è successo prima, in modo da approfondire la lore dell’universo della cenere, conosciuto anche in Remnant: From the Ashes. Non aspettatevi alcun tipo di storia dettagliata o chissà quale scrittura articolata, anche perché la lingua inglese del gioco, sia nel doppiaggio che nei sottotitoli, potrebbe farvi perdere qualche piccolo dettaglio se non la masticate appieno.

MX Video - Chronos: Before the Ashes

Dopo l’introduzione che ci presenta il nostro obiettivo, il gioco ci pone dinanzi alla nostra prima scelta: affrontare i pericoli nei panni di un personaggio uomo o donna e scegliere la nostra prima arma. Non c’è alcun tipo di personalizzazione, infatti il gioco è sprovvisto di un editor del personaggio: i modelli sono quelli predefiniti e sono soltanto due, ossia quello maschile e quello femminile. Per quanto concerne le armi, è possibile scegliere se iniziare con una spada o un’ascia, con la prima basata principalmente sull’agilità e la seconda sulla forza, due dei quattro parametri presenti nel gioco. Iniziato il prologo, ci ritroviamo nel primo mondo da visitare e quindi con i primi nemici da fronteggiare: il sistema di combattimento si rifà al genere souls-like, con i tasti dorsali utilizzati per l’attacco veloce e la difesa con scudo mentre i grilletti sono utili per il contrattacco e l’attacco pesante. C’è ovviamente il tasto della schivata e rotolamento, il tasto di azione e quelli per la selezione oggetti arcani come potenziamento e le cure. A differenza però dei canoni classici, la stamina presente in Chronos: Before the Ashes non serve per l’attacco ma soltanto per la difesa con scudo, distaccandosi quindi dalla natura più strategica e punitiva di Dark Souls e avvicinandosi maggiormente a quella più veloce e diretta di The Legend of Zelda. Non a caso gli sviluppatori stessi amano identificare Chronos: Before the Ashes come un titolo fortemente ispirato dai due capolavori di cui sopra.

Il mondo di gioco si presenta con una struttura molto classica per il genere souls-like: ci troviamo all’interno di un labirinto nel quale la strada da affrontare è più ostica nella prima fase, ma una volta completata il nostro premio è lo sblocco di una scorciatoia per superare in velocità la zona in caso di morte. Il game design, seppur non particolarmente ispirato, presenta una certa varierà degli ambienti e dei nemici, rendendo il tutto più scorrevole possibile, così come anche la stessa grandezza dei mondi visitabili, più lineare che dispersiva, rende l’esplorazione maggiormente fruibile durante le ore di gioco soprattutto per i giocatori che non amano fermarsi troppo a capire come aprire una determinata porta o come raggiungere un certo luogo. Una delle peculiarità di Chronos: Before the Ashes è inoltre il puzzle solving per proseguire nel gioco. Durante il nostro percorso troviamo infatti tantissimi marchingegni da utilizzare o riparare, ma anche porte da aprire con chiavi nascoste. Quindi oltre ai combattimenti con i nemici, è nostro obiettivo anche risolvere i piccoli e semplici enigmi che ci si presentano davanti.

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Infilarsi in qualsiasi anfratto o eludere porte misteriosamente chiuse ci porterà a scoprire ulteriori dettagli sulla storia e sulla lore dell’universo di gioco, ma anche a potenziare ulteriormente il protagonista con nuove armi, nuovi oggetti per la cura e anche reliquie arcane. Chronos: Before the Ashes presenta infatti soltanto quattro parametri da migliorare per il protagonista, con un sistema action-RPG abbastanza semplificato: Salute, Agilità, Forza, Magia Arcana. La prima, come ovvio che sia, va ad aumentare la salute del nostro personaggio, rendendolo più resistente ai colpi anche grazie all’aumento naturale della difesa. Agilità e Forza sono come Destrezza e Forza in Dark Souls, ossia una preferenza naturale per le armi leggere e veloci o pesanti e lente. Magia Arcana, invece, aumenta semplicemente l’attacco arcano del nostro protagonista: l'utilizzo di questo tipo di attacchi diverrà sempre più utile e anche relativamente ripetitivo. Tenere premuto il tasto di attacco pesante permette di sfruttare un attacco arcano, così come se si riesce ad eseguire un parry perfetto o una schivata perfetta. La magia arcana però può anche essere usata come boost prestazionale una volta ricaricata la sua barra, per poi attivarla. La velocità di riempimento è davvero elevata, tanto da utilizzarla spesso contro nemici di qualsiasi caratura: questa ci permette di rompere la difesa di qualsiasi scudo ed essere decisamente più veloci negli attacchi, rendendo il sistema di combattimento ancor più veloce e semplificato. Tuttavia, nonostante la semplicità sembri un bene in questo caso, i giocatori molto esperti di souls-like troveranno la struttura poco interessante o addirittura banale. A ciò si aggiunge una difficoltà per nulla punitiva anche nella sua forma più difficile, ossia quella Heroic selezionabile ad inizio gioco, che presenta soltanto un danno maggiorato rispetto alle difficoltà più basse.

Ma ciò che differenzia Chronos: Before the Ashes da tutti gli altri titoli simili o presenti sul mercato è la particolarità dell’invecchiamento. Come in molti titoli del genere, anche qui la morte è una sconfitta non da poco che punisce il giocatore per i suoi errori, ma gli dà anche maggiore saggezza e conoscenza del nemico che sta affrontando. In Chronos: Before the Ashes questa meccanica è presa in maniera letterale: nel gioco dei ragazzi di GunFire la morte non ci vede perdere la nostra giovinezza. Il gioco inizia con un personaggio giovanissimo, dell'età di 18 anni, ma all'interno del labirinto ad ogni morte perdiamo un anno di vita, e più diventiamo adulti e anziani, più sarà complicato potenziare le statistiche di Forza e Agilità, che richiederanno molti più punti esperienza. Al contempo, la saggezza e la conoscenza della morte porteranno ad una minor richiesta di punti per potenziare la magia arcana. In pratica, più si avanza con l’età e più si diventa deboli in forza ma potenti nella magia. Dai 20 anni in poi, ogni 10 anni superati, sblocchiamo delle rune che ci aiuteranno ad orientare meglio il nostro uso delle statistiche, come la possibilità di preferire l’Agilità alla Forza.

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Sul lato puramente grafico e tecnico, Chronos: Before the Ashes si presenta con una veste grafica molto piacevole, con una ricerca al minimalismo. Non come Ashen fu all’epoca, ma molto simile. Lo stile è quindi molto sottile e fantasioso, a tratti fiabesco, mentre per quanto concerne le animazioni, queste sono tutte ben inserite e lavorate: non c’è una singola volta che il personaggio non farà delle belle – seppur lente – animazioni ogni volta che deve azionare una leva, girare un ingranaggio o rinfoderare la spada. Ho provato il gioco su Xbox Series X ed il gioco presenta una pulizia grafica degna dei 4K, mentre il frame-rate sembra essere bloccato a 30 fps nonostante gli sviluppatori avessero promesso i 60 frame al secondo. Il gioco non è comunque ottimizzato per Xbox Series X|S, almeno non ancora e non sappiamo se verrà rilasciata una versione che sfrutti la potenza delle nuove console.

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Amore

Puzzle ed esplorazione

- Pur non essendo un action-RPG molto profondo, Chronos: Before the Ashes cerca di focalizzarsi sulla semplicità dell’esperienza riuscendo a coinvolgere il giocatore nell'esplorazione del mondo di gioco e nella risoluzione dei piccoli enigmi, rendendo questa sua componente un valore aggiunto.

Sistema d'invecchiamento

- Senza alcun dubbio la cosa più interessante e anche affascinante del titolo. Morire e ritrovarsi più vecchi rende l’esperienza più interessante, tanto da portare il giocatore ad un approccio più delicato e morale sulla sua crescita. Per farvi un breve esempio, più morivo e meno mi sentivo in colpa, più crescevo e più mi sentivo saggio per affrontare le minacce. Questo meccanismo viene però parzialmente rovinato dalla bassa difficoltà del titolo: sarà il giocatore che deve affrontare il gioco con una certa mentalità, perché in ottica di gameplay, la morte si standardizza e l’invecchiamento diventa fine a sé stesso.

Stile visivo

- Anche se la grafica di Chronos: Before the Ashes non fa gridare al miracolo dal punto di vista tecnico, il sistema di illuminazione è davvero ben fatto e si sposa benissimo con lo stile minimale del gioco. L’esperienza risulta piacevole e anche sorprendente per certi versi.

Odio

Game e level design

- Nessuno si aspettava chissà quale lavorone su questo aspetto, considerando anche la genesi del titolo come progetto VR, ma si poteva fare qualcosa in più. Dimenticatevi un game/level design perfetto come quello di Dark Souls, ma non aspettatevi nemmeno uno simile e difficilmente sufficiente come Lords of the Fallen e The Surge. Chronos: Before the Ashes purtroppo cade nella banalità e in una struttura veramente lineare e semplicistica. Se l’esplorazione e gli enigmi potranno piacere ad alcuni giocatori meno avvezzi al genere, per quelli che sono cresciuti a pane e action-rpg si tratta di un’esperienza troppo guidata.

Difficoltà e durata

- Altro grosso problema è una mancanza di sfida reale nel gioco. Magari per alcuni giocatori potrebbe rappresentare comunque una sfida interessante, ma il problema è la facilità con cui si arriva a maturare una “rottura” delle meccaniche per avere vita facile. Basterà attendere di capire il moveset dei nemici, praticamente ripetitivo e di facile lettura, e dopo un paio di volte di scontri si vince facile. A questo si aggiunge una certa velocità nel level-up, che con un po’ di farming ci renderà praticamente delle macchine da guerra in pochissimo tempo. La difficoltà è comunque selezionabile all’inizio dell’avventura, ma le mie considerazioni sono basate su quella più difficile. Anche la durata del gioco è abbastanza esigua: un giovane esploratore potrebbe pure anche superare la soglia delle 7-8 ore, ma a chi vorrà semplicemente andare avanti e finire il gioco, potrebbero bastarne tranquillamente la metà.

Manca la lingua italiana

- Chronos: Before the Ashes non presenta alcun titolo di localizzazione italiana, sia nei sottotitoli che nel doppiaggio. Sia chiaro che questo non rappresenta un grosso problema in generale, ma potrebbe far ritrarre molti potenziali acquirenti. La cosa più divertente è il fatto che il gioco contiene veramente tantissime lingue, dal polacco al russo, dal cinese al coreano, dal giapponese al portoghese e tante altre. Però, purtroppo, manca l’italiano.

Tiriamo le somme

Mettere le mani su Chronos: Before the Ashes è stata un’esperienza un po’ strana. Da un lato abbiamo una serie di interessanti meccaniche da scoprire, come quella dell’invecchiamento e un sistema di progressione che miscela in modo unico il meglio dei Souls/Zelda, dall’altro abbiamo una sfida sottotono ed un game/level design basilare che poteva funzionare quando era un gioco esclusivo per VR, ma che su console mostra il fianco a diverse mancanze. Inoltre la durata esigua e la facilità con cui si possono “rompere” gli schemi di gioco, permettendoci di andare avanti senza troppe difficoltà, non giovano alla fruizione del titolo.
6.8

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L'autore

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Personaggio particolare, simpatico e con la curiosità di un gatto. Cresciuto a pane e videogiochi, che ha scoperto nei primi anni di età, si è poi appassionato alla scrittura, alla filosofia e al cinema. Fedele al movimento multipiattaforma, che prima o poi metterà la parola fine alla console war.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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