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Rainbow Six: Vegas
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Recensione - Rainbow Six: VegasXbox 360Game

Las Vegas, per gli amici Sin City; la città del vizio e del peccato per eccellenza, simbolo di uno stile di vita all'insegna del divertimento e della bella vita. Cosa accade quando una simile realtà viene gettata nel caos trasformandosi da paradiso dei sensi a vero inferno? Semplice: arriva la squadra Rainbow a fare piazza pulita dei demoni che la infestano.



Viva Las Vegas!
Le notti di Las Vegas scorrono come sempre piene di vita tra casinò, spettacoli sexy e vizi estremi, quando questa pace subisce un brusco arresto: un gruppo terroristico ha preso in ostaggio l'intera città trasformandola in una zona di guerra, con la minaccia di far esplodere una nuova potentissima bomba come estrema dimostrazione di forza. Una città sotto assedio, un gruppo terroristico, ostaggi civili e l'inabilità delle forze di polizia convenzionali di risolvere la situazione: sembra sia giunta l'ora per i Rainbow Six (anche se dovremmo ormai chiamarli Rainbow Three) di tornare in azione. La trama non offre punti di particolare interesse e si rivela essere, come spesso accade per i giochi della serie Tom Clancy's, un semplice pretesto per inserirci in un contesto d'azione. Non che questo sia un problema: il nuovo Rainbow Six mette tanta carne al fuoco che l'assenza di una trama forte è facilmente perdonabile.

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Come spiega il titolo del gioco, Rainbow Six: Vegas è ambientato in gran parte a Las Vegas: seguendo le tracce dei terroristi e dei loro ostaggi, Logan Keller ed i suoi due compagni verranno spostati in elicottero da un punto all'altro della città. Sebbene l'ambientazione sia sempre la stessa, la grande varietà tipica di Las Vegas scongiura il pericolo di annoiarsi: ci troveremo a combattere in casinò, edifici in costruzione, lussuosi hotel, ristoranti cinesi oppure nella famosa Strip, la strada principale sulla quale sorgono le più famose costruzioni di Vegas.


Evoluzione della specie
Il tipo di gioco con cui abbiamo a che fare è quello tradizionale della serie: siamo alle prese con un FPS tattico, in ambientazioni per lo più chiuse e con missioni che ci vedono combattere milizie terroristiche o salvare ostaggi civili, con la possibilità di impartire vari comandi ai nostri compagni. Ciò che eleva il gioco rendendolo una grande esperienza videoludica è però il modo in cui tutto questo è realizzato. I compagni si muovono ora in maniera molto più realistica, ovunque decidiamo di posizionarli (basta puntare un riparo o al suolo e premere il tasto A) sono in grado di scegliere la posizione più adatta per coprire le varie direzioni dalle quali potrebbe arrivare del fuoco nemico, e, caratteristica utilissima, possiamo ora marcare due nemici per volta segnalandoli come obiettivi prioritari. Questo, unito alla nuova possibilità di guardare sotto le porte utilizzando una minitelecamera (abilmente rubata dalla scatola degli attrezzi di Sam Fisher), ci permette di realizzare strategie più complesse rispetto al passato. Immaginate ad esempio una stanza con due entrate opposte, all'interno della quale vi sono dei terroristi: la strategia ideale è piazzare i nostri compagni su una delle due porte, recarci all'altra, studiare la situazione con la telecamera e marcare i nemici da considerare obiettivi prioritari. Dopo di che si dà l'ordine di irruzione nella stanza (è possibile comandare una irruzione semplice, con lancio di granate, di fumogeni oppure facendo esplodere la porta), ed entriamo sll'interno occupandoci di tutti i nemici. Altra novità del gioco è poi quella di potersi calare con delle funi all'interno o all'esterno degli edifici, compiendo spettacolari irruzioni sfondando i vetri e cogliendo di sorpresa le guardie nemiche.

La gestione della squadrà è però solo uno dei comparti in cui il gioco è stato migliorato: anche i nemici sono oggetto di un notevole rinnovamento. L'IA è decisamente migliorata, li vediamo ora nascondersi e sfruttare i ripari in maniera più intelligente, ma quello che rende più frenetico ed appassionante il gioco è la loro quantità e "qualità". In passato eravamo abituati a combattere contro terroristi vecchio stampo, dotati di armi militari e poco più, mentre qui siamo di fronte ad una milizia addestratissima ed equipaggiatissima, i cui membri sono capaci di utilizzare le nostre stesse tecniche per combatterci, come il lancio di fumogeni e le irruzioni a sopresa. Uno dei più bei momenti del gioco avviene all'interno di una grande hall di un casinò: entriamo all'interno trovandovi solo un paio di guardie di ronda, ma poco dopo averle fatte fuori si scatena l'inferno, con nemici che irrompono da entrate laterali e calandosi dal tetto tramite funi, costringendoci a difenderci da un attacco massiccio. Davvero esaltante.

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Tom Clancy's Gears of War
Un altro elemento molto importante ai fini della giocabilità è l'introduzione di un sistema di "aggancio" ai ripari: se avete giocato a Gears of War saprete già di cosa si tratta. In pratica durante gli scontri a fuoco è possibile "agganciare" (con la pressione del grilletto sinistro) qualsiasi riparo per essere protetti dal fuoco nemico e poi sporgersi velocemente per sparare, con la possibilità anche di far sporgere solo il mitra e sparare "alla cieca", cosa utile soprattutto quando vi sono nemici molto vicini. Chi ha giocato al titolo Epic può testimoniare che si tratta di un elemento di gameplay estremamente funzionale, ed in Rainbow Six: Vegas lo è ancora di più visto il carattere simulativo del gioco. Altro elemento in comune con GOW, derivato però originariamente da Halo, è la gestione della salute. Niente più pacchetti medicinali e barre dell'energia: quando si viene colpiti l'immagine su schermo diventa progressivamente più sfocata e satura di colori, e per recuperare le energie basta mettersi al riparo per qualche secondo. Insomma, in Rainbow Six: Vegas troviamo un gameplay notevolmente migliorato, più tattico ma anche più frenetico, che dà spazio alla costruzione di strategie di squadra ma che nei momenti di piena azione vi terrà con il batticuore fino alla fine.


Tanto da fare
Come già accennato, Rainbow Six: Vegas mette tanta carne al fuoco e questo non è vero solo per le caratteristiche di gameplay, ma anche per la quantità di "materiale giocabile". La storia principale è composta da 6 missioni ognuna delle qualiè suddivisa in 3 o 4 livelli per un totale di 20 livelli giocabili, il che vi garantirà circa una quindicina d'ore di gioco a livello Normale. A questo gli sviluppatori hanno accostato i ritorno di una modalità classica per le serie Tom Clancy's la Caccia ai Terroristi, in cui veniamo calati in una delle 10 mappe multiplayer con lo scopo di far fuori tutti i nemici presenti entro un certo tempo. Come se non bastasse, sia la Storia che Caccia ai Terroristi sono giocabili in cooperativa con altri tre amici su Xbox Live, sulla stessa console o in system link, aumentando ulteriormente la rigiocabilità del titolo.

E non finisce qui, perchè vi è tutta la parte multigiocatore competitiva: abbiamo la possibilità di partecipare o creare partite tutti contro tutti oppure a squadre, con modalità che vanno dal classico cattura la bandiera (Recupero), deathmatch (Tiratore) ad altre meno usuali come la Attacca e Difendi, in cui una squadra deve difendere un obiettivo e l'altra deve cercare di impossessarsene, oppure la Sopravvivenza in cui vince l'ultimo uomo che riesce a restare vivo. Nota molto interessante è la possibilità di personalizzare il proprio alter-ego per il multiplayer sia nell'aspetto che nella dotazione di corazze, cosa che ne modifica anche velocità ed agilità. Man mano che si accumulano vittorie, inoltre, si sale di grado riuscendo ad accedere ad equipaggiamenti prima non disponibili. Non possiamo infine accennare all'opzione di scan facciale che ci permette di dare al nostro soldato le nostre vere sembianze grazie all'utilizzo della telecamerina Xbox Live Vision: la cosa funziona davvero, anche se tende un pò ad "appiattire" la fisionomia del volto. Per ottenere un risultato accettabile dovrete fare diversi tentativi e soprattutto utilizzare una buona illuminazione ambientale: il processo richiede ogni volta diversi minuti per l'elaborazione, quindi se volete che gli altri possano fraggare il vostro bel faccione, armatevi di pazienza!


I neon di Las Vegas
Anche sul fronte grafico gli sviluppatori di Ubisoft Montreal hanno svolto un ottimo lavoro: il gioco utilizza l'Unreal Engine 3, e sia le ambientazioni che i personaggi sono riprodotti molto bene. La migliore resa grafica la si nota sul corpo di Logan, il protagonista, che quando è inquadrato in terza persona dopo aver agganciato un riparo mostra un livello di dettaglio e di definizione delle textures altissimo. Le ambientazioni non sono da meno, con locali coloratissimi e pieni di luci, anche se la qualità delle textures varia dall'ottimo al sufficiente. Stupende invece le animazioni dei nostri compagni, che vediamo muoversi sempre utilizzando procedure militari, con movimenti fluidi e coerenti con ogni situazione. Ottimo anche l'inserimento di un motore di simulazione della fisica, così che molti degli oggetti presenti negli scenari reagiscono realisticamente ai nostri colpi o alle esplosioni. Sulle mappe multiplayer il livello grafico invece cala un pò, per dare la possibilità al motore di gestire tutto senza eccessivi lag di connessione, ma il tutto rimane comunque ad ottimi livelli.

Per quanto riguarda il comparto audio, le musiche riescono a sottolineare i vari momenti dell'azione creando sempre la giusta atmosfera, e gli effetti sonori sono realizzati in maniera impeccabile, con un ottimo sfruttamento dell'audio posizionale ed una eccellente riproduzione dei suoni delle armi e del rumore dei proiettili. Ciliegina sulla torta, ma ormai su questo Ubisoft ci ha viziato e non ci saremmo aspettati diversamente, il parlato interamente doppiato in italiano sia nel corso della storia che durante le partite in Caccia ai Terroristi.

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Ancora una volta Ubisoft conferma la propria abilità nello sviluppo videoludico di nuova generazione, con un titolo che mostra numerosi miglioramenti, anni luce avanti rispetto al precedente episodio "Lockdown", in tutti gli aspetti. Rainbow Six: Vegas riesce a coniugare un gameplay tattico e ragionato con momenti di azione iperfrenetica da batticuore, dove il minimo errore signifa la sconfitta, immergendoci in scenari vibranti e graficamente eccellenti. Se amate gli FPS, sia in solitaria che in compagnia, non fatevi sfuggire questo nuovo gioiellino della serie Tom Clancy's.
9.2

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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