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NHL 2K7
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Recensione - NHL 2K7Xbox 360Game

Ogni anno la competizione sui campi ghiacciati virtuali diventa più agguerrita. Da una parte l’NHL visto da Electronic Arts, dall’altra il titolo 2K Sports. Una concorrenza positiva, che obbliga queste due software house a dare il meglio di sé. E alla fine chi vince siamo solo noi, fortunati videogiocatori.


Mentre EA supera il rivale sotto il profilo grafico e come innovazione, l’hockey made in 2K non ha rivali sotto il profilo delle opzioni e della simulazione. Partiamo dall’inizio: per chi non lo conoscesse, l’hockey su ghiaccio è uno sport molto popolare negli Stati Uniti (oltre che in Canada e nei paesi europei del nord e dell’est), a differenza dell’Italia. Come il football americano, l’hockey non è uno sport per tremebonde signorine, anzi. Scordatevi simulazioni, voli per terra e piagnistei ad ogni minimo contatto (ogni riferimento all’attività calcistica è puramente casuale): se un giocatore cade a terra, si rialza. Se non si rialza esce. È uno sport, tra le altre cose, difficile. Terribilmente difficile, se vi fidate di uno che l’hockey lo gioca anche nella vita reale. Mentre correre è una cosa naturale, pattinare no; occorre cadere e arrabbiarsi tantissime volte prima di trovarsi meglio su ghiaccio che sulla terraferma. Coordinare poi il movimento dei propri pattini senza franare a terra, muovere la stecca, evitare gli avversari che ci arrivano addosso intenzionati a mandarci a terra, passare il disco a uno dei 4 compagni, non commettere uno dei tantissimi falli presenti nel regolamento e fare tutto questo rimanendo in piedi, anzi pattinando ad altissima velocità, non è per nulla facile.

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L’hockey senza sforzo.. o quasi
Che cosa stancate, direte voi: è per questo che ringraziamo le software house di regalarci (al modico prezzo di 60 euro) ogni anno nuove simulazioni hockeystiche. Che cosa c’è di meglio che sederci sul nostro divano e, senza alcuno sforzo fisico, distruggere i più grandi campioni dell’NHL (che per chi non lo sapesse sta per National Hockey League, l’NBA dell’hockey per dirla in parole povere) a colpi di pad? Alla sua uscita, la 360 era accompagnata tra gli altri giochi anche dal predecessore di questo titolo, NHL 2K6. Un buon titolo, che tuttavia risentiva molto del fatto di essere un porting dalle console di vecchia generazione. Comincerò dagli aspetti puramente tecnici, cosa piuttosto fastidiosa da fare lasciatemelo dire, ma essendo nel cuore della next-gen non può essere altrimenti, dato che la prima cosa che si guarda è l’impatto grafico. Tolgo subito ogni dubbio, chiarendo che NHL 2K7 di quest’anno è decisamente buono sotto questo profilo: animazioni fantastiche, ottimo impatto grafico, dal ghiaccio ai giocatori, in più vi è una cura per il dettaglio quasi maniacale. Come nella realtà, i pattini dei portieri sono leggermente diversi da quelli degli altri giocatori, dopo un impatto piuttosto violento il casco dell’avversario rotola a terra restandoci fino al primo intervallo, e altri piccoli dettagli del genere rendono il gioco un’esperienza più piacevole e allo stesso tempo coinvolgente. Tutto questo, ovviamente, avviene senza alcun calo di frame-rate, tutto estremamente fluido. Il pubblico è ben rappresentato ma sinceramente, dopo aver visto per dieci volte le stesse due persone che applaudono convinte ad ogni mio punto, contenere le risate mi risulta difficile.
E dopo avere analizzato l’aspetto grafico, passiamo ad altri aspetti più importanti. Che cosa caratterizza da sempre la serie 2K oltre all’aspetto simulativo?

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Opzioni da peso massimo
Esatto, le tonnellate di opzioni e modalità presenti. Ammetto di essere rimasto un po’ spaventato all’inizio, quando ho visto che c’erano tantissime scelte diverse con una miriade di opzioni impostabili. Se uno è nuovo nel "giro" potrebbe trovarsi spaesato, ma una volta conosciuti per bene, sarà un piacere perdersi e vagare ore e ore nei menù di questo gioco. Le modalità sono molte, dalle più classiche stagione e carriera, quest’ultima avente un’impostazione più rivolta verso l’aspetto manageriale della squadra. Non mancano gli allenamenti on ice, per imparare tutto quello che c’è da imparare, soprattutto le novità di cui vi parlerò più avanti. Ancora tutta una serie di divertentissimi minigiochi, per i quali vale fare un discorso a parte; divertentissimi e vari, danno il meglio di sé con altri 3 amici in casa. Dopo aver scelto un giocatore della propria squadra, si parte tra barili da colpire, amici da placcare e cerchi sui quali passare; l’unica cosa di cui non si sente assolutamente la mancanza è di divertimento puro e duro. Ancora sul ghiaccio è la modalità dedicata agli allenamenti. Ultima cosa da riferire è l’esistenza dello skybox, una camera virtuale con vista su una pista di hockey dove, oltre ai trofei e le statistiche, il giocatore potrà anche trovare magliette, dischi e antichi cimeli da comprare, nonché una sala giochi con tre divertenti giochi da fare. Tornando alle modalità carriera e stagione, è interessante notare come nella prima l’aspetto puramente manageriale sia molto ben implementato: saremo noi l’allenatore della squadra e oltre a gestire tutti gli scambi, seguire giocatori interessanti nelle squadre minori, seguire gli affari puramente monetari del nostro team, dovremo anche fare attenzione al complesso e soddisfacente sistema di rivalità. Le partite contro i rivali maggiori saranno molto più difficili e allo stesso tempo divertenti e influiranno maggiormente su tutti quei parametri riguardanti il morale della squadra.


Un’esperienza cinematografica
Una fantastica novità è quella del Cinemotion. All’inizio della vostra stagione vi sarà chiesto se vorrete fare le partite normalmente, con telecronaca e tutto il resto, oppure scegliere il Cinemotion e le partite diventeranno come dei film interattivi, con tanto di incitamenti da parte di allenatore e compagni, musiche epiche e inquadrature cinematografiche. Un’ottima aggiunta che rende l’esperienza videoludica molto più piacevole. Sul campo gameplay siamo messi davvero bene: giocare a questo titolo è dannatamente divertente ed appagante, e se vi stancate di attaccare potrete anche giocare, con il semplice clic della levetta, come portiere. Il nuovo comando pressione permette di comandare ai propri compagni di fare per l’appunto “pressione” su un giocatore a scelta. E' possibile anche fare punto con la tecnica del one timer, ovvero passando il disco al centro e tirando di prima. Fortunatamente l’intelligenza artificiale, soprattutto a livelli più avanzati, è praticamente perfetta, sia quella degli avversari che quella dei compagni. A proposito, i parametri modificabili riguardano proprio tutto, dal tiro automatico o mirato dal giocatore fino all’abilità dell’avversario nel tiro, per rendere l’esperienza di gioco quanto più adattabile da giocatore a giocatore. Da non scordare infine l’online: fluido, pieno di opzioni e divertente come il single player, vi farà passare degli ottimi momenti in compagnia di amici di ogni nazionalità.

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Come concludere? Oltre ad essere un ottimo gioco di hockey, consigliatissimo agli appassionati, NHL 2K7 risulta anche un ottimo titolo sportivo. Poche le pecche, tanti i pregi. Forse è un po’ confusionario nei menù all’inizio, forse un po’ facile segnare in one timer, forse graficamente l’hockey di casa EA è un pelino meglio graficamente. Ma altrove così tante modalità, opzioni e possibilità non ci sono. Un titolo consigliato agli amanti di questa specialità sportiva in primis, a tutti gli altri in secundis.
8.2

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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