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Sonic the Hedgehog
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Recensione - Sonic the HedgehogXbox 360Game

Anche il porcospino più veloce del mondo approda finalmente nella nuova generazione lasciandosi alle spalle una lunghissima carriera e, accompagnato da episodi piuttosto deludenti, anche una profonda crisi d’identità. Sega ha avuto non pochi problemi a trasportare con successo la sua mascotte Sonic nel mondo 3D, ma non si è certamente arresa: vediamo se, con quest’ultimo capitolo, Sonic sia riuscito o meno a recuperare la vivace personalità di una volta.



Quoque tu, Sonic?
Una principessa di nome Elise si sta recando in un tempio nel quale è in corso una cerimonia religiosa, intensificata da fuochi d’artificio che colorano il cielo notturno di Soleanna, cittadina principe di una regione fantastica. Ad un certo punto, però, la principessa avverte una strana sensazione ed infatti un qualcosa di terribile interrompe improvvisamente la festa: un’immensa onda di fuoco investe la città che viene così ridotta in macerie e, dall’alto, spunta nientemeno che il cattivissimo Dottor Eggman, intento come al suo solito a rapire qualcuno, in questo caso la sventurata principessa. Ad incredibile velocità appare dal nulla anche Sonic, che attacca il dottore pazzo e libera la principessa dalle sue grinfie portandola momentaneamente in salvo. L’avvio del gioco si mostra dunque così, con il solito intreccio anonimo e privo di nessi logici che legano le azioni con le ambientazioni del gioco. La catastrofe descritta dal filmato iniziale è tuttavia frutto del presagio della principessa ed il Dr. Eggman vuole impossessarsi di questo suo segreto per capirne le cause. L’unica cosa comprensibile è che al centro dei desideri dello scienziato c’è sempre e comunque uno smeraldo, capace di sprigionare un’immensa energia per conquistare il mondo. Sonic, d’altro canto, è sempre pronto ad intervenire per sventare i tentativi di conquista del suo acerrimo ed eterno nemico.

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Bene, una volta accennato all’incipit della trama, passiamo alle modalità che il gioco ci offre. La modalità in singolo è ovviamente quella che segue la storia e, come ormai da tradizione, a questa si affiancano quelle multiplayer e "Sfida". Quest’ultima non fa altro che riproporre le stesse missioni della modalità storia con l’ulteriore aggiunta, appunto, di sfide secondarie da superare, come ad esempio il tempo limite entro cui terminare un livello. La modalità a più giocatori, invece, permette di affrontare dei livelli in compagnia di un amico, purtroppo solo off-line. Affrontando la modalità storia, quindi, verremo catapultati nella solare e tranquilla cittadina di Soleanna, accompagnati da una piacevole musichetta di sottofondo che rende il tutto molto folkloristico; ad un certo punto ho avuto addirittura l’impressione di giocare ad una versione veloce di Super Mario Sunshine, almeno fino a quando non ho cominciato a giocare i primi livelli.

Ci si accorge subito di come la struttura portante di questo Sonic the Hedgehog si rifaccia ancora a quella già vista e ritoccata nei due episodi di Sonic Adventures; in pratica, avremo un’intera regione da esplorare liberamente tra le diverse città e nelle quali affrontare alcune sfide secondarie, naturalmente da quelle della quest principale. Molte di queste sfide si limitano a piccole missioni, a volte davvero banali, nelle quali dovremo aiutare i cittadini a ritrovare oggetti o animali smarriti oppure a superare alcuni ostacoli e così via. La storia del gioco è comunque accessibile dai vari portali presenti nella regione. Come accennavo in precedenza, giocando ai vari livelli ci si rende conto che Sonic è come al solito inserito in scenari a volte fin troppo estranei alla storia: tanto valeva che gli sviluppatori non citassero alcun tipo di trama. Altro fattore degradante che mina pesantemente il gameplay già di per sé poco solido, sono innanzitutto i livelli in cui l’unico nostro movimento con Sonic si limita al semplice spostamento a destra o a sinistra per evitare eventuali ostacoli; il tutto è reso frustrante da una velocità mal calibrata e, come al solito, da un frame-rate ed una telecamera che cedono spesso all’incostanza ed all’imprecisione tipica di tutti i Sonic del passato. Inutili, dunque, i tentativi di variare questo tipo di livelli ad alta velocità anche quando si tratta di cavalcare dune di neve con il proprio snowboard o di sfuggire all’impetuoso avanzare di una gigantesca orca assassina. Per il resto, i livelli con Sonic sono tutti molto simili e poco originali, tant’è che alcuni sembrano evidenti "remake" in chiave next-gen di quelli presenti nel vetusto Sonic Adventure per Dreamcast.

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Con la modalità storia, inoltre, ci viene data la possibilità di giocare separatamente nei panni di altri due personaggi che incontreremo, oltre agli amici Tales e Knuckles, nel corso della storia: Silver e Shadow. Perlomeno questo rende il gioco un po’ più vario del solito, ma i problemi riscontrati impersonando Sonic ed i suoi amici sono inevitabilmente presenti anche giocando con i due antagonisti. Novità di questo capitolo è sicuramente Silver, simile anch’egli ai già noti Sonic e Shadow in quanto ad aspetto fisico ma totalmente differente in abilità; Silver possiede infatti la tecnica della telecinesi, che gli permette di spostare gli oggetti con la forza del pensiero. Per adeguarsi a questo nuovo personaggio, dunque, i livelli presentano un maggior numero di enigmi e risultano sicuramente più vari ma anche più lenti rispetto agli altri. Con Shadow, invece, la solfa non cambia di molto anzi, essendo quello più vicino a Sonic per caratteristiche, i livelli non variano profondamente e sarebbero pressoché identici se non fosse per i mezzi differenti che ogni tanto dovremo utilizzare per avanzare nello scenario. Se ad esempio in una medesima missione Sonic si farà strada sgusciando qua e là con il suo skate, Shadow lo farà con una jeep o una moto.

Purtroppo questo nuovo capitolo della serie si conferma come ennesima prova di scarsa volontà e mancanza di idee da parte di Sega e dei suoi studi riguardanti l’universo del porcospino blu. Il gameplay ne esce ancora una volta sconfitto, indebolito anche da ingiustificabili tempi di caricamento lunghi e frequenti, incapace di offrire quel divertimento che tanto aveva fatto gioire agli inizi della saga. Persino la fisica, ottenuta con il blasonato motore Havok, non è sfruttata al meglio e sembra quasi un elemento inesistente, improvvisato per l’occasione.


Nel blu dipinto di blu
Se da un lato permangono i soliti problemi di fondo, dall’altro possiamo notare sicuramente un "maggiore" impegno nella realizzazione del comparto tecnico, seppur solo a livello generale. Sotto il punto di vista grafico, Sonic the Hedgehog è piuttosto piacevole da vedere, ma niente è stato pensato per sfruttare al meglio la potenza della console. I modelli poligonali dei protagonisti del gioco appaiono ben realizzati, mentre le ambientazioni sono alquanto altalenanti; si spazia da vegetazioni e spiagge colorate a strutture innevate ed artificiali. Gli scenari cittadini, così come gli abitanti, sono invece poco dettagliati, anonimi, quasi tutti identici fra loro e tranquillamente gestibili anche dalle console della passata generazione. A livello generale, insomma, l’aspetto grafico è sufficiente e l’unico vero effetto degno di nota è il motion-blur, utilizzato quasi esclusivamente nei momenti di maggior velocità.

Per quanto riguarda il comparto audio, poi, quel poco di parlato sensato che c’è nel gioco è in inglese con sottotitoli in italiano, mentre la colonna sonora propostaci risulta a volte anonima e poco azzeccata alla situazione, eccetto durante le fasi di esplorazione delle città in cui questa diventa più orecchiabile e rilassante. Ultima nota la rivolgo alla longevità: il gioco non è molto longevo se si considera solamente la quest principale. Le modalità di sfida e multi-player ne aumentano solo in parte la durata, peccato però che Sega non abbia deciso di sfruttare la componente Live per questo scopo. Questa, infatti, si rende utile solamente ai fini di patch aggiuntive del gioco stesso e non permette la cooperativa on-line.

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Siamo giunti al termine della recensione, sicuramente tutto fuorché positiva nei confronti di questo ultimo deludente capitolo della saga di Sonic. Di buono questo gioco ha solo la presenza di un nuovo personaggio che rende meno monotono del solito il titolo, che pecca ancora una volta di ripetitività e scarsa originalità. Tutti i fan di Sonic, compreso il sottoscritto, non possono che rammaricarsi di questo ennesimo fallimento di Sega nel riportare la saga ai fasti di un tempo. Insomma, di questo Sonic the Hedgehog se ne può tranquillamente fare a meno, soprattutto se volete risparmiarvi arrabbiature e momenti di totale frustrazione. Purtroppo Sonic sembra destinato alla pensione e solo un miracolo proveniente dagli studi della "grande S" potrebbe riportare il leggendario porcospino nell’Olimpo dei classici.
5.4

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