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Sega Rally
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Recensione - Sega RallyXbox 360Game

Quelli di voi che frequentavano le sale giochi a metà degli anni 90 ricorderanno probabilmente i cabinati di Daytona USA e Sega Rally Championship, i due titoli automobilistici più gettonati in quel periodo, divertentissimi ed altamente assuefanti. Oggi Sega, sviluppatore originale di quei titoli, prova a portare queste emozioni sulle console di nuova generazione con Sega Rally: tra sgommate e testa a testa all'ultima sportellata, andiamo alla scoperta di questo nuovo titolo.


Per il suo ritorno sulla scena dei racing games arcade, Sega ha fondato uno studio nuovo di zecca, il Sega Racing Studio, stranamente localizzato in Inghilterra piuttosto che in Giappone. Già questo elemento fece storcere a suo tempo più di un naso, perchè molti pensavano che uno studio britannico non sarebbe riuscito a riprodurre nei giochi quel sapore arcade di natura tipicamente orientale. Fortunatamente il nuovo team di sviluppo, composto da veterani provenienti da Codemasters, Climax, Rare e Rockstar, è riuscito a superare questa difficile prova realizzando un racer che unisce splendidamente tutti gli stilemi del genere: cosa che porta con sè aspetti positivi e negativi.

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Derapare che passione
La natura arcade di Sega Rally traspare già dai menu del gioco, dal design essenziale, che portano alle varie modalità disponibili. Troviamo Campionato, che ci permette di svolgere una serie di eventi composti ognuno da tre gare consecutive e di difficoltà sempre maggiore, Gara Rapida, nella quale scegliamo percorso e vettura per scendere subito in pista, Sfida a tempo, in cui ci troviamo a confrontarci con i tempi di tutti i giocatori del mondo (purchè si abbia una connessione Live) per cercare di ottenere il miglior piazzamento possibile nelle classifiche, e Multiplayer che ci permette di scontrarci online con altri cinque giocatori. Il Campionato è ovviamente la modalità principale, e quella che ci permette di sbloccare nuove vetture da usare, man mano che progrediamo nella modalità.

Ma una volta scesi in pista, quello che evoca in noi ricordi risalenti ad una decina d'anni fa è il design dei percorsi, che in pura tradizione Sega sono pieni di dettagli a bordo pista che rendono le corse delle vere e proprie gite turistiche. E non parliamo solo di elementi statici come vegetazione, cascate o edifici vari, ma anche di "eventi animati" che avvengono durante il nostro passaggio: ecco così che si va dal classico elicottero che sorvola la pista a gatti delle nevi che ci seguono dal bordo pista nei livelli artici, fino ad arrivare all'immagine suggestiva di un'aquila che dispiega le ali accanto alla nostra auto mentre sfrecciamo sugli assolati tornanti di un percorso alpino. Questo è uno degli elementi che ci è sempre mancato nei racers occidentali, e che neanche l'arcadone Ridge Racer 6 di Namco era riuscito a ricreare nel migliore dei modi: aggiunge una certa spettacolarità ai paesaggi fatta in realtà più per chi assiste alle nostre corse che per il pilota, concentrato sul tracciato, ma che comunque ci fa avere l'impressione di essere in un mondo vivo piuttosto che in una scenografia inanimata.

Ovviamente però il carattere arcade di un racer lo si vede principalmente dalla giocabilità, e qui gli elementi ci sono tutti: scordatevi di finire fuoristrada o cozzare contro alberi o rocce, qui il bordo pista ha l'unico scopo di farci rimbalzare nuovamente al centro del tracciato, ovviamente dopo averci penalizzato riducento la nostra velocità. Le gare sono tutte un derapare in curva nel tentativo di imboccare la traiettoria migliore, cosa che ci permette di avere la meglio sui nostri avversari. Questo non piacerà sicuramente ai puristi della guida simulativa, ma offre comunque un modello di gioco molto frenetico e divertente che, se preso nel modo giusto, può divertire e dare molte soddisfazioni. La cosa sicura è che la guida richiederà un certo periodo di adattamento, e progredendo nel Campionato troveremo sfide estremamente difficili che ci porteranno a riprovare più volte gli stessi eventi cercando di padroneggiare ogni singola curva. Insomma, non si tratta di un gioco per tutti che ha bisogno di una certa dose di passione nel genere arcade per essere apprezzato, come d'altronde titoli supersimulativi possono essere apprezzati solo da chi apprezza quel tipo di approccio al volante.

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Il gioco eredita inoltre dal suo antenato Sega Rally Championship una caratteristica particolare, estremizzandola grazie alle possibilità offerte dalla nuova generazione di hardware: il titolo originale offriva infatti vari tipi di fondale su cui correre, dal fango allo sterrato all'asfalto alla neve, ognuno dei quali comportava una diversa manovrabilità delle vetture. I ragazzi del Sega Racing Studio hanno reintrodotto questa caratteristica arricchendola di una componente innovativa: la deformazione poligonale del suolo stradale al passaggio delle vetture. Man mano che corriamo in una pista, infatti, sia noi che i nostri avversari lasciamo solchi nel fango, nella neve o nelle altre superfici, solchi che poi reincontreremo ripercorrendo gli stessi punti e le cui asperità "sentiremo" grazie alla vibrazione del joypad. Nei punti di percorso in cui sono presenti delle pozzanghere, poi, vedere i solchi lasciati dai veicoli riempirsi d'acqua lascia veramente stupefatti. L'effetto, di per sè spettacolare soprattutto se osservato con la telecamera in prima persona, non è solo di carattere visivo ma ha anche un impatto nel gameplay. Infatti passando con l'auto sulle zone coperte di solchi sperimenteremo una maggiore trazione e potremo quindi affrontare meglio le curve.


5, 10, 15 piste
Il neo principale di Sega Rally è la scarsa varietà di percorsi proposti. Sono presenti in tutto cinque ambientazioni molto differenti tra loro, ognuna delle quali offre paesaggi unici: Safari, Alpine, Arctic, Canyon e Tropical. I nomi stessi ci fanno capire di che tipo di ambientazioni si tratta, spaziando dalla savana africana fino ai ghiacci dell'artico, passando per canyon rocciosi, isole tropicali e montagne alpine. Ognuna di queste ambientazioni offre però tre sole piste, una di difficoltà facile, una media ed una difficile, per un totale quindi di quindici piste. Visto che gli eventi del Campionato sono composti di 3 gare l'uno, è inutile dire che già dopo aver fatto una decina di eventi le piste iniziano a ripetersi tutte tra loro, e questo uccide molto lo stimolo ad andare avanti. Ogni pista può anche essere percorsa in senso inverso, ma si tratta di un semplice palliativo alla scarsità di percorsi.

L'unico pungolo a progredire nella modalità Campionato nonostante la ripetitività delle piste è la possibilità di sbloccare nuove vetture, divise in tre categorie di automobili (standard, elaborate, fuoriclasse). Ovviamente non aspettatevi, data la natura arcade del titolo, grandi variazioni prestazionali tra le varie auto all'interno di una stessa classe, comunque già la possibilità di poter sbloccare vetture storiche o particolarmente famose può essere un buon incentivo.

Fortunatamente a variegare l'esperienza di gioco arriva la possibilità di giocare in 6 persone su Xbox Live: si tratta di classiche gare su circuito (stile RallyCross, per intenderci) giocabili sia in partita classificata che in partita dell'utente, con gli amici. Il supporto Live è ridotto all'osso, ma fortunatamente questo sembra uno dei pochi giochi a non aver risentito dell'"effetto Halo 3", e si riesce sempre a trovare qualcuno con cui giocare online. Il codice di rete è ben scritto e difficilmente si sperimentano fenomeni di lag, qualità questa assolutamente apprezzabile.


Uno spettacolo per gli occhi, ma tappatevi le orecchie
Non c'è dubbio sul fatto che gli sviluppatori di Sega Rally si siano dati da fare per rendere questo gioco all'altezza dei suoi contendenti next-gen: gli scenari ricchi e curatissimi, l'effetto di deformazione del terreno ed il polverone o il fango alzato dalle vetture davanti a noi concorrono a creare delle visuali splendide. Le auto sono realizzate decentemente anche se non bene quanto le ambientazioni, ma è molto bello l'effetto di sporcatura dinamica delle carrozzerie, che raccolgono sempre più fango o neve man mano che si procede nella gara, addirittura pulendosi anche quando si attraversano delle pozze d'acqua. Il gioco va a 30 fps stabilissimi, senza cali evidenti di frame-rate, ed in alcuni frangenti la sensazione di velocità può diventare molto alta, almeno alla pari dei titoli concorrenti.

Purtroppo sul fronte del sonoro non siamo agli stessi livelli: le musiche di sottofondo sono piuttosto anonime e dimenticabili, mentre il suono dei motori delle vetture è un ronzio sempre uguale da un modello all'altro: abituati con i motori campionati dei titoli concorrenti, qui sembra di essere davvero tornati 10 anni indietro. Forse questo è un effetto dal gusto "retrò" che gli sviluppatori hanno voluto riprodurre, ma fatto sta che al giorno d'oggi stona sicuramente, soprattutto se accostato a delle visuali che sono tutto fuorchè retrò. Ci fa storcere il naso anche l'assenza di doppiaggio in italiano: in tutto il gioco ci saranno si e no una decina di frasi, quelle dette dal navigatore per segnalarci curve, salti o presenza d'acqua, e localizzarle avrebbe avuto un costo bassisimo contribuendo al contempo nel rendere il gioco più immersivo. Peccato.

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Una bella esperienza
Tutto considerato, Sega Rally si è rivelato essere una bella esperienza di gioco, divertente, soddisfacente e visivamente spettacolare. Questo ovviamente purchè si sia interessati al tipo di giocabilità offerto, di stampo assolutamente arcade e senza alcuna velleità simulativa. Gli unici lati negativi sono la scaristà di percorsi, solo 3 per ognuna delle 5 ambientazioni, ed il sonoro che sembra provenire direttamente da un paio di generazioni addietro. Nonostante questo, se vi piace la guida puramente arcade e volete rivivere le emozioni dei tempi della sala giochi, è quanto di meglio ci sia ad oggi in circolazione e vale sicuramente la pena provarlo.
7.8

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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