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Eternal Sonata
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Recensione - Eternal SonataXbox 360Game

Se c’è un genere videoludico al quale i possessori della prima Xbox sono stati costretti a rinunciare, è quello dei JRPG, un genere molto famoso in Giappone ed apprezzato anche da tantissimi fan di tutto il mondo: forse a causa dello scarso interesse che suscitava la console verdecrociata in Giappone o forse a causa di errori di marketing, il genere dei giochi di ruolo alla giapponese non ha mai attecchito sulla prima console di Microsoft. Ma ora i tempi sono cambiati, con Xbox 360 la casa di Redmond si è data da fare per firmare contratti importanti con i maggiori sviluppatori giapponesi e regalare così ai possessori della console dei JRPG di grandissima qualità. Dopo il discreto Enchanted Arms, l’ottimo Blue Dragon e prima degli attesissimi Lost Odissey, Infinite Undiscovery e The Last Remnant, arriva Eternal Sonata, sviluppato da Namco Bandai e dagli studi di Tri-Crescendo, già autori di grandi serie blasonate come Valkyrie Profile e Star Ocean.



Il sogno di Chopin prende vita
La trama di Eternal Sonata ruota attorno al sogno che un ammalato Frédéric Francois Chopin fa esattamente qualche ora prima di passare a miglior vita. In questo sogno bellissimo il celebre compositore incontra Polka, una piccola venditrice di polvere floreale capace di usare una magia che riesce a curare i malati. Afflitta da una malattia mortale, Polka è una ragazzina infelice e senza amici, ma questa avventura la porterà a conoscere molte persone splendide inclusi due simpatici furfantelli, Allegretto e Beat. Con l’aiuto di Chopin, Polka decide di recarsi al castello del conte Walzer, produttore della misteriosa polvere minerale, un rimedio di guarigione migliore della polvere floreale e quindi molto usato dai cittadini. A causa del suo costo basso e privo di tasse, la polvere minerale sta soffocando i commercianti della vecchia, costosa, tassata e meno efficace polvere floreale, di cui Polka fa parte. Proseguendo nell’avventura poi, i due protagonisti verranno a conoscenza di un terribile segreto legato a questa polvere, ed inizieranno ad indagare sulle reali intenzioni del conte. Inizia il viaggio.

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La storia di Allegretto e Beat comincia in città: i due furfantelli sono in realtà due novelli Robin Hood che non fanno altro che rubare il pane per sfamarsi e sfamare i poveri che vivono nelle fogne: anche la loro storia ruoterà intorno alle tasse alte sui generi alimentari, e per questo quindi decidono di intraprendere il lungo viaggio verso il castello del conte per convincerlo ad abbassarle. La storia di Eternal Sonata non si focalizza quindi su un solo personaggio ma su molti, che a volte si incontreranno e collaboreranno tra loro per poi riprendere strade diverse. Inutile dire che ci saranno molte cose da scoprire.


Una poesia in Cel Shading
La prima impressione che si ha non appena si avvia il gioco è di puro stupore. Rimarrete allibiti di fronte alla realizzazione tecnico/artistica, frutto delle capacità dei programmatori e designers di Tri-Crescendo. La grafica è infatti realizzata tramite l’utilizzo della tecnica del Cel Shading, che permette di disegnare oggetti 3D come se fossero dei veri e propri cartoni animati, e possiamo tranquillamente affermare che questa tecnica non è mai stata utilizzata così bene in nessun altro videogioco. Eternal Sonata è una gioia per gli occhi, la dimostrazione giocabile più vicina ad un cartone animato mai vista e concepita, una poesia continua ed ispiratissima che trova il momento di migliore espressione durante i dialoghi e le scene di intermezzo. I personaggi sono realizzati alla perfezione e sfoggiano delle espressioni bellissime, mentre le inquadrature scelte dai programmatori sono sempre ben ispirate.

Gli scenari e la rappresentazione dei personaggi durante le fasi di esplorazione e combattimento sono soddisfacenti. Fanno un gran figura soprattutto i primi; torrenti cristallini, sentieri fioriti, mulini a vento e distese immense con fiori che rilasciano un polline accarezzato dal vento sono realizzati in maniera perfetta, così come tutto il fondale, con il cielo azzurro e limpido o macchiato da nuvole. Degna di menzione è la splendida realizzazione in notturna della foresta, proprio durante le prime fasi di gioco con Polka e Chopin: colori che riescono a donarci quel sapore di magico e sogno che i programmatori giapponesi volevano regalarci: emozionante ad esempio la scena dopo aver sconfitto il boss, in cui Polka finalmente fa vedere a Chopin dei bellissimi fiori notturni che sbocciamo rilasciando la luce accumulata di giorno. Non c’è che dire, su questo fronte Tri-Crescendo ha decisamente colpito nel segno: tinte color pastello e Cell Shading si sposano e si amalgamano alla perfezione per donarci una vera e propria fiaba digitale tutta da vivere. Pura poesia videoludica.

In piena tradizione JRPG, anche se nel nostro party ci sono molti personaggi durante le fasi di esplorazione ne verrà visualizzato soltanto uno, eroe che comunque potremo scegliere dal menù delle opzioni secondo le nostre preferenze e simpatie. Questa scelta è stata fatta per non visualizzare quei fastidiosi “trenini” di personaggi visti in titoli simili e per ridurre il caos sullo schermo, soprattutto quando ci si deve muovere in livelli angusti. Degna di menzione anche la sopraffina cura che Tri-Crescendo ha rivolto ad alcune cose che molti altri programmatori avrebbero messo in secondo piano: i vestiti ad esempio sono realizzati in modo magistrale, pieni di dettagli "barocchi", così come i molti interni delle case che visiteremo.

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Le animazioni sono ben curate, togliendo le già menzionate cut-scene, e soprattutto durante gli attacchi speciali utilizzati nei combattimenti possiamo notare come i personaggi siano perfettamente animati e caratterizzati, con giochi di luce e colori che fanno una gran figura. Non mancano, come spesso accade, i difetti, identificabili in alcune incertezze grafiche o in modelli che necesserebbero di qualche poligono in più,ma si tratta comunque di sottigliezze che i più non noteranno. Anche i nemici non brillano per varietà: di fronte ad alcuni boss ben realizzati avremo dei nemici “standard” che appariranno un po’ troppo frequentemente. Il lato positivo è che ci troveremo mai a che fare con i vecchi e noiosi combattimenti casuali (come quelli presenti nei titoli della serie Final Fantasy) in cui i nemici appaiono improvvisamente di fronte al giocatore: qui i nemici sono sempre visibili e starà al giocatore decidere se combatterli o cercare di evitarli. Purtroppo però questi non sono molto vari, sarebbe stato gradito qualche tipo di nemico in più oltre ad i soliti topi ed altri animali.

Passando al sonoro non possiamo che confermare le eccellenti impressioni descritte con la grafica. Il maestro Motoi Sakuraba ha messo a disposizione la sua passione per creare qualcosa di eccellente che si sposasse con l’incredibile atmosfera di Eternal Sonata. Le musiche sono splendide ed ispiratissime, impreziosite di tanto in tanto dalle indimenticabili opere di Chopin reinterpretate in modo straordinario dal pianista russo Stanislav Bunin. I sottotitoli sono tradotti nella nostra lingua in modo impeccabile, mentre il parlato è disponibile sia in inglese che in giapponese originale. Il nostro suggerimento è di usare proprio questa lingua, perchè il doppiaggio nipponico è estremamente ispirato e si fonde bene con la natura di un JRPG. Veramente eccezionale l’atmosfera che si raggiunge, atmosfera che viene lievemente rovinata se invece si opta per i dialoghi in inglese a causa della scelta di doppiatori non al livello della versione nipponica e per via della parziale perdita di sincronizzazione labiale. Mettendo in pausa il gioco è possibile cambiare la lingua dalle opzioni in qualsiasi momento, quindi potrete sperimentare per trovare quella che vi piace di più.


Esplorazioni, combattimenti e.. Level Up!
Come detto in precedenza, Eternal Sonata è un JRPG, e segue quindi molti degli stilemi di questo genere. Nel gioco dovremo esplorare le terre incantate che i programmatori ci hanno messo a disposizione, e queste fasi sono intervallate dai combattimenti che si svolgono in apposite arene con modalità a turni. A differenza degli JRPG "puri", qui avremo un sistema misto tra i classici scontri a turni ed il combattimento in tempo reale. In pratica per ogni personaggio avremo quattro secondi in cui potremo decidere di muoverci verso il nemico, attaccarlo premendo il tasto A ripetutamente, oppure usare oggetti come pozioni curative che possiamo equipaggiare dal menù, scegliere con il tasto RB e selezionare con il tasto X. Trovandoci di fronte ai nostri nemici, se questi attaccano è inoltre possibile parare gli attacchi premendo il tasto B al momento giusto e quando segnalato dal gioco. E’ disponibile anche una mossa speciale dagli effetti devastanti eseguibile con il tasto Y. Personaggi come Polka possono anche usare queste mosse per curare se stessi e gli altri membri del gruppo, sempre che questi non siano troppo lontani.

Detto così potrebbe risultare poco chiaro per chi non ha mai giocato un JRPG, ma con il joypad in mano tutto verrà in modo naturale ed intuitivo grazie anche all’utilissimo e ben realizzato tutorial ingame presente nei primi combattimenti. Eternal Sonata è dotato poi di un curioso ed azzeccato sistema che varia decisamente lo stile di combattimento dei personaggi. Bisognerà infatti prestare attenzione alla presenza di zone dove c’è luce ed ombra: ogni personaggio può equipaggiare due super mosse che funzioneranno a seconda della zona dove sono posizionati. Polka e Chopin nella zona d’ombra possono eseguire una super mossa d’attacco, mentre se si trovano nella parte illuminata saranno in grado di utilizzare una magia curativa. E’ importantissimo alternare quindi personaggi che possono curare senza sprecare pozioni curative e personaggi che abbiano attacchi potenti, visto che anche i nemici possono trarre beneficio da queste zone cambiando aspetto o tipo di attacchi. Più nemici si sconfiggono e più i personaggi utilizzati nel combattimento cresceranno di livello: i premi in palio saranno maggiori punti vita, di difesa, nuove armature (acquistabili anche nei negozi grazie ai soldi trovati o guadagnati nei combattimenti) e nuove magie da alternare alle due gia disponibili dall’inizio. Questi sono gli JRPG: azione, combattimento, esplorazione e strategia.

Proseguendo con le “promozioni” cresce anche il livello del gruppo, ma qui proseguendo ci sarà più difficoltà ma anche più varietà. All’inizio del gioco, quando saremo al livello 1, avremo quattro secondi per decidere l’attacco e se fermiamo il personaggio il tempo non scorre, lasciandoci il tempo di ragionare. Al livello 2 invece, i quattro secondi partono non appena il personaggio viene mosso e scadranno inesorabilmente anche se ci fermiamo: il vantaggio è dato dal modo “Echo” che si attiverà e crescerà a seconda di quanti colpi normali (tasto A) mettiamo a segno: più è alto il contatore e maggiori saranno i danni che procureremo ai nostri nemici quando decideremo di usare la super mossa speciale. E' un modo semplice e ben riuscito di rendere più complessi e vari i tanti combattimenti, che comunque risultano sempre a portata di mano per i neofiti, forse addirittura un filino facili per i veterani. A tal proposito c’è da segnalare come i nemici si comportino sempre in modo schematico ed uguale ai loro simili già combattuti e vinti, questa purtroppo è una nota stonata sullo splendido spartito musicale di Eternal Sonata.

Il sogno di Frédéric Francois Chopin ha una lunghezza come sempre variabile a seconda delle capacità del giocatore. Ad esempio un veterano potrebbe portarlo a termine in una ventina d'ore, ma un giocatore alle prime armi o un appassionato che vorrà goderselo a fondo potrebbe impiegarne sulle 40. Detto in poche parole, forse Eternal Sonata non sarà uno degli RPG più lunghi, anzi siamo nella media se non sotto allo standard del genere, ma ne vale assolutamente la pena. Purtroppo non è disponibile nessuna funzione online ma in questo genere di giochi non se ne sente la mancanza. Il genere JRPG è un genere particolare, assaporabile in intimità, quasi in contemplazione: e poi non vorrete mica fare figuracce mondiali quando una lacrima scenderà dulle vostre guance dopo una fase particolarmente commovente!

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Conclusioni
Eternal Sonata è in una parola, meraviglioso. Una emozionante poesia splendidamente raccontata e narrata. Il sogno magico di Frédéric Francois Chopin vissuto in prima persona grazie al lavoro encomiabile dei maestri di questo genere, quei giapponesi che tanto ci sono mancati con la prima Xbox ed ansiosi di stupirci, incollarci allo schermo ed emozionarci con le loro magie finora riservate solo alle console concorrenti. Eternal Sonata è un titolo che non può assolutamente mancare nella collezione di ogni buon amante del videogioco, tecnicamente splendido, con una colonna sonora eccezionale e giocabile da tutti, anche dai neofiti grazie anche ad Atari che ha curato l’eccellente localizzazione in italiano dei sottotitoli ed alla grande intuizione di lasciare anche il doppiaggio originale in giapponese. Un’esperienza da vivere per tutti.
9.2

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L'autore

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Nasce nel 1979, dopo qualche mese vede Galaxian e da allora è amore per i vg. Da quando negli anni 80 il fratello maggiore acquista un Commodore 64, ha comprato praticamente tutti i videogiochi e le console che poteva permettersi e che ancora conserva gelosamente. Nel 2005 conosce Neural proponendosi come recensore, e da lì in poi oltre ad una collaborazione è nata una grande amicizia.

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