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The Witcher 3: Wild Hunt - Hearts of Stone

A distanza di quasi 5 mesi dall’uscita di The Witcher 3: Wild Hunt arriva finalmente nei negozi la prima vera espansione sviluppata dai ragazzi di CD Projekt RED, accompagnata dal rilascio di una corposa patch che porta il gioco alla versione 1.10. Siete pronti a tornare nuovamente nel Velen per affrontare nuove avventure? Noi l'abbiamo fatto, e questo è il nostro resoconto!
Annunciata poco prima del rilascio del gioco ufficiale, Hearts of Stone è la prima delle due grandi espansioni a pagamento previste per il terzo capitolo della saga dedicata allo Strigo. A differenza dei numerosi contenuti minori rilasciati nelle settimane successive al lancio, questo corposo add-on, proposto ad un costo di 9,99€, si aggiunge automaticamente al nostro diario guidandoci verso la locanda dei Sette Gatti, a patto però di aver già completato il prologo del gioco principale. Nel caso non lo avessimo ancora fatto o fossimo intenzionati ad iniziare una nuova partita, l’espansione si renderà disponibile solo dopo che avremo superato la fase iniziale del gioco, con le medesime modalità. E qualora caso volessimo dedicarci direttamente a questa nuova espansione senza troppi pensieri? Nessun problema. E’ infatti possibile iniziare una nuova partita dedicata solo ad Hearts of Stone, utilizzando un personaggio con equipaggiamento standard di livello 32. Si,avete capito bene: livello 32. La nuova avventura, così come le molte altre queste secondarie presenti, è infatti dedicata a personaggi che abbiano superato il livello 30, quindi farete meglio ad accumulare un po’ di esperienza prima di inoltrarvi nei territori a nord-est di Oxenfurt.

Una volta raggiunta la nostra prima destinazione veniamo infatti indirizzati verso un’area completamente inedita dove facciamo la conoscenza di Olgierd Von Everec, un misterioso individuo che ci assolderà per una classica caccia al mostro. Inutile dirvi che la situazione si rivelerà ben presto molto più complicata di quanto previsto e, senza nemmeno rendersene conto, Geralt si ritroverà invischiato in una storia dalle mille sfaccettature che si snoderà agilmente tra il nuovo villaggio di Bruncwich e la città di Oxenfurt. Tra matrimoni, aste, furti e combattimenti all’arma bianca veniamo catapultati in una storia ricca di colpi di scena e capace appassionare il giocatore dal primo all’ultimo istante. Sul suo cammino Geralt incontrerà poi l’affascinante Shani, una vecchia amica nonché una delle mille conquiste del Lupo Bianco, e anche una altra “vecchia conoscenza” che si rivelerà molto più interessante e pericolosa di quanto avremmo mai potuto immaginare.

I nuovi territori però non fanno solo da sfondo alla trama principale di Hearts of Stone, rivelandosi ricchi di punti di interesse e aree da esplorare zeppe di tesori. Nuove corse di cavalli, nuove tane di mostro, nuovi accampamenti e nuove bacheche offrono numerose sfide inedite e missioni secondarie, proprio come accadeva nel titolo principale. Ma non si tratta solo di aggiunte numeriche. Passeggiando tra i boschi ed affrontando i nuovi incarichi sarà possibile infatti imbattersi in nuovi e temibili avversari come i Cavalieri della Rosa Fiammeggiante, così come potremo trovare nuovi schemi e nuovo equipaggiamento da utilizzare in battaglia. Potremo addirittura imbatterci in una carovana proveniente dalla lontana Ofier, dove faremo la conoscenza di un nuovo esotico mercante disposto a tradurre per noi alcuni nuovi schemi e di un potentissimo artigiano, che si offrirà di mettere le sue arti al nostro servizio a patto di ricevere un nostro aiuto. Nulla di complicato ovviamente, ma preparatevi a metter mano alle vostre finanze senza troppi rimorsi, così da permettere al pittoresco Incantatore di potenziare a dovere con Rune e Glifi le vostre armi o le vostre armature.

I numerosi incantamenti disponibili permettono per esempio di aumentare l’effetto dei Segni, di assorbire e restituire parte dei danni inferti o di far esplodere i nemici colpiti dal Igni così da rendere le nostre armi ancor più utili o letali. Non tutto l’equipaggiamento potrà però essere potenziato. Gli equipaggiamenti da Witcher sono esclusi da questa pratica e si potranno incantare solo armi ed armature con 3 alloggiamenti, perdendo le eventuali Rune o i Glifi già incastonati. Non correte però a rottamare tutto il vostro armamentario minore perché, pagando profumatamente, sarà anche possibile aggiungere alloggiamenti agli equipaggiamenti esistenti, fino ad un massimo di 3 slot così da renderli incantabili o semplicemente più potenti.

Il nuovo artigiano non sarà l’unico ad “interessarsi” alle vostre ricchezze. Camminando per le strade di Oxenfurt potrà infatti capitare di incontrare uno zelante esattore delle tasse, intento a verificare la nostra regolarità contributiva e a punire con multe salatissime l’eventuale propensione allo sfruttamento di qualche exploit presente nelle prime versioni di The Witcher 3: Wild Hunt.

A conti fatti Hearts of Stone aggiunge all’avventura principale un area di gioco di dimensioni generose, con nuovi villaggi maggiori e circa una trentina di nuovi punti di interesse da esplorare. Per portare a termine la sola storia principale ci vorranno circa 10-12 ore, che diventeranno almeno 20 nel caso vi mettiate ad esplorare ogni angolo per portare a termine tutti gli incarichi e le sotto-trame. Tutti i nuovi contenuti mantengono l’elevato standard al quale ci hanno abituato i ragazzi di CD Projekt RED e ogni incarico, anche quelli all’apparenza più banali, si rivela ben orchestrato e con una trama godibile.

Una piccola menzione è d’obbligo anche per la patch 1.10 che porta con sé alcune novità, come la possibilità di equipaggiare ben 4 elisir invece di 2, e numerose migliorie. Durante tutta la mia prova il gioco si è rivelato fluido e con un frame-rate costante, e molti dei bug più vecchi sembrano risolti, anche se qualcuno purtroppo è ancora presente (personalmente non riesco ancora a portare a termine un paio di missioni secondarie e un’incarico da Witcher). Da sottolineare anche la presenza di qualche nuovo bug grafico che affligge la nuova quest, con alcuni modelli che non vengono caricati correttamente sia durante le cut-scene che nelle sezioni giocate.

Hearts of Stone si è quindi rivelata un'espansione davvero all’altezza delle aspettative, con una trama di prima qualità ben orchestrata e ricca di momenti emozionanti. Il mistero che si nasconde dietro ad Olgierd Von Everec è come da tradizione ricco di risvolti che si prestano a numerose interpretazioni mai scontate, e vale da solo il prezzo di questo DLC. Un'espansione imperdibile per tutti coloro che hanno giocato ed apprezzato The Witcher 3: Wild Hunt, dunque, proposta peraltro ad un prezzo davvero competitivo per tutto quello che offre. Se avete amato le avventure di Geralt è da acquistare ad occhi chiusi in attesa della prossima e ancor più corposa espansione Blood and Wine, prevista per i prossimi mesi.

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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