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The Last Worker

The Last Worker - visto in anteprima

Pochi giorni fa, l'etichetta britannica Wired Productions ci ha mostrato in anteprima alcuni dei propri titoli in arrivo nel corso del 2022; tra questi era presente The Last Worker, un'interessante avventura ambientata in un mondo dove i robot e l'automazione hanno relegato gli esseri umani ad un'esistenza solitaria. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
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Proviamo per un attimo a immaginare di dover indossare i panni di Kurt, l'ultimo lavoratore umano impiegato nel più grande centro di evasione ordini della multinazionale Jüngle, leader indiscusso nel mercato della vendita online. Il centro logistico nel quale lavoriamo ha la stessa superficie della città di Manhattan, che nella realtà alternativa di The Last Worker è ormai affondata a causa dell'innalzamento dei mari, e viene gestito interamente da robot non particolarmente “gentili” controllati da una potente I.A. Non serve sforzarsi molto, vero? Immaginiamo ora di aver svolto lo stesso identico lavoro per 25 anni, di aver perso per strada amici ed affetti a causa della nostra abnegazione e di aver vissuto per lo stesso periodo di tempo sempre all'interno di questa struttura in una sorta di visione distorta del concetto di home-working.

MX Video - The Last Worker

Qualcosa però sembra destinato a cambiare quando veniamo contattati da alcuni attivisti dello S.P.E.A.R., un gruppo di ribelli impegnato a contrastare la cosiddetta ridondanza automatizzata e tutti gli effetti negativi di un certo tipo di progresso sconsiderato. Qui entriamo in gioco noi che, indossando i panni di Kurt, possiamo decidere se ribellarci o se continuare a svolgere diligentemente un fantastico lavoro dal quale non siamo ancora stati licenziati a causa delle nostre brillanti prestazioni, ovvero prelevare scatole dagli innumerevoli scaffali presenti nel centro di distribuzione usando una speciale pistola gravitazionale, posizionarle sul nostro carrello e trasportarle fino alla destinazione indicata dal sistema ogni giorno per il resto della nostra vita. Un lavoro non particolarmente stimolante in realtà, ma che ci garantisce un discreto grado di libertà all'interno del centro logistico, che gli attivisti dello S.P.E.A.R. vorrebbero sfruttare a proprio vantaggio per sabotare l'intera struttura.

Sono queste le interessanti premesse alla base di The Last Worker, un'avventura in prima persona scritta da Jörg Tittel e sviluppata da Wolf & Wood, che sin dalla sua prima apparizione ha saputo catturare l'attenzione di pubblico e critica, ottenendo anche una nomination nella categoria VR Expanded durante la 78° Mostra del Cinema di Venezia. Il gioco può inoltre contare sulla presenza di alcuni attori di primissimo piano come Jason Isaacs, Ólafur Darri Ólafsson, Clare-Hope Ashitey e David Hewlett, che hanno prestato la loro voce e le loro capacità attoriali per dare vita a Kurt, il protagonista, al CEO - guru della Jüngle e tanti altri personaggi con i quali potremo interagire nel gioco. Un'avventura che, almeno da quanto abbiamo potuto capire, alternerà fasi nelle quali il giocatore dovrà effettivamente portare avanti l'attività lavorativa per non dare nell'occhio e altre nelle quali dovrà muoversi quanto più silenziosamente possibile in aree proibite per scoprire i segreti, risolvere enigmi e completare gli incarichi ricevuti dallo S.P.E.A.R , il tutto con una visuale in prima persona pensata proprio per far immergere il giocatore nella realtà alternativa di The Last Worker. L'intenzione degli sviluppatori e di Tittel è infatti quella di raccontare la vicenda ed il conflitto interiore di Kurt sia in modo diretto, con molte sequenze cinematografiche e dialoghi, ma anche in modo indiretto, attraverso dettagli che possano in qualche modo far capire al giocatore qualcosa di più sulla vicenda o su quello che è effettivamente accaduto a Kurt nei 25 anni passati all'interno del centro logistico.

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Per dare vita a questa intenzione e rendere il titolo unico sotto il profilo grafico è stato “reclutato” Mick McMahon, una vera e propria leggenda dei fumetti. E' stato lui a tradurre in immagini, disegni e concept la realtà immaginata da Jörg Tittel, sulle quali i grafici di WOlf & Wood hanno poi costruito a mano tutti i modelli 3D e le texture presenti nel gioco. Il risultato, almeno per quanto abbiamo potuto vedere durante la presentazione, è qualcosa di davvero unico e riesce a trasmettere davvero la sensazione di essere l'unico essere umano rimasto all'interno di un mondo interamente automatizzato nonostante uno stile dichiaratamente “fumettoso”. Ciò che mi ha colpito particolarmente è il livello di dettaglio raggiunto in ogni contesto, che contribuisce a rendere vivo il senso di alienazione e di progressivo abbandono nel quale è scivolato Kurt, che passa le sue giornate muovendosi tra scaffali altissimi con un carrello gravitazionale visibilmente provato dagli anni di servizio sul quale il protagonista ha appeso la foto di quella che, presumibilmente, era la sua compagna.

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Oltre a una storia originale e a un comparto grafico d'autore, The Last Worker potrà infine contare anche su una colonna sonora originale che include brani di natura classica creati in collaborazione con il compositore Oliver Kraus, che avrà il compito di enfatizzare e sottolineare al meglio ogni situazione. Durante la presentazione abbiamo avuto modo di ascoltare alcuni brevi passaggi della OST creata per il gioco e la sensazione, anche in questo caso, è che la direzione sia quella corretta per raggiungere il risultato sperato. Jörg Tittel ha inoltre annunciato che il comparto audio potrà beneficiare anche della collaborazione di un astro nascente della musica classica dotato di una voce straordinaria, ma che la sua identità, così quella di molti altri attori che stanno collaborando alla realizzazione del gioco, verrà annunciata nel prossimo futuro.

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A conti fatti non posso quindi che ritenermi soddisfatto per quanto mostrato durante la presentazione di The Last Worker, anche se sarà necessario attendere di poter valutare in maniera più approfondita il gameplay e come tutte le caratteristiche del titolo verranno miscelate nel prodotto finale. L'evento preparato da Wired Production purtroppo non prevedeva sequenze di gioco particolarmente estese o gameplay in presa diretta, che ci avrebbero permesso di esprimere un parere più esteso e approfondito su questi aspetti. La sensazione comunque è che il progetto poggi su binari davvero solidi e su una direzione generale che ha davvero chiaro l'obiettivo da raggiungere. La tematica trattata, se affrontata nel modo corretto e sorretta da un gameplay di buona qualità, potrebbe infatti garantire quel qualcosa in più che permette ai progetti particolarmente ispirati di raggiungere un vasto pubblico. Per scoprire se il gioco riuscirà davvero in questo intento dovremo però attendere ancora un po'. Al momento la data di uscita è infatti fissata genericamente per il 2022 e la sensazione è che sarà necessario attendere almeno fino alla seconda metà dell'anno per poter mettere le mani su un gioco che, proprio in virtù di queste caratteristiche, entra di diritto nella lista dei “sorvegliati speciali” per l'anno in corso.

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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