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Marvel's Guardians of the Galaxy
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Recensione - Marvel's Guardians of the GalaxyXbox Series X | S Xbox OneGame

Dopo il controverso Marvel's Avengers, Square Enix ha annunciato a sorpresa quest'estate un nuovo titolo supereroistico, Marvel's Guardians of the Galaxy. Le somiglianze tra i due giochi si limitano tuttavia alla sola presenza della parola “Marvel” nel nome, perché l’approccio questa volta è stato diametralmente opposto, così come il risultato. Curiosi di scoprirlo? Non vi resta che leggere la nostra recensione.
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Il Gioco

Sono passati 12 anni dalla fine della Guerra Galattica contro Thanos. Il Titano Pazzo è stato sconfitto dopo una sanguinosa battaglia, e ad infliggere il colpo di grazia è stato Drax il Distruttore. A distanza di anni Drax non ha più uno scopo dopo aver vendicato la sua famiglia, decidendo così di unirsi ad un neonato gruppo di scapestrati: i Guardiani della Galassia. Il fondatore è l’umano Peter Quill / Star-Lord, ex pirata spaziale che durante la Guerra Galattica ha combattuto insieme ai Ravager, e con lui si trovano il geniale e violento procione (anche se tecnicamente non lo è) Rocket, il misterioso e ultimo della sua specie Groot e Gamora, considerata la donna più letale della galassia, nonché figlia adottiva di Thanos. Un gruppo talmente improbabile che sembra impossibile possa funzionare, e infatti nonostante Peter cerchi sempre di mettere tutti d’accordo non mancano i dissapori tra i vari membri, oltre ad una certa mancanza di fiducia, specialmente tra Drax e Gamora essendo lei la figlia dell’essere che ha ucciso la famiglia dell'omaccione. Anche i sogni di gloria non sembrano andare per il meglio, con i Guardiani che non sono ancora riconosciuti da praticamente nessuno, e i pochi che ne hanno sentito parlare sbagliano continuamente sia il nome del gruppo in “Giardinieri della Galassia” e mille varianti del nome Star-Lord come “Star-Coso”, “Star-Porn” e altri anche più volgari.

MX Video - Marvel's Guardians of the Galaxy

Marvel's Guardians of the Galaxy inizia quindi in un momento in cui il gruppo si è formato da poco e sta ancora cercando di farsi un nome nell’universo, accettando anche incarichi non proprio legali come infiltrarsi in una zona di quarantena per catturare un raro mostro per conto di Lady Hellbender, una collezionista di animali e bestie uniche. Inutile dire come tutto vada a rotoli, e dopo una rocambolesca fuga i Guardiani vengono catturati dai Nova Corps e costretti a pagare una multa salata per aver violato una zona di quarantena, e gli vengono concessi 3 giorni di tempo per trovare la somma. Il gruppo si ritrova così coinvolto in un “fuoco incrociato”: da una parte i Nova Corps, dall’altra una furiosa Lady Hellbender… ma questi sono solo i mali minori. Senza volerlo infatti i Guardiani hanno risvegliato una minaccia ben più grave nella zona di quarantena, e per risolvere la situazione dovranno diventare i Guardiani della Galassia di nome e di fatto.

Questo è l’incipit narrativo che vede Peter e compagni coinvolti in una lunga avventura composta da ben 16 capitoli e dalla durata di circa 20/25 ore ricche di esplorazioni, combattimenti e soprattutto dialoghi. Se Marvel’s Avengers aveva sì una componente single player ma il focus principale era sulla cooperativa e multiplayer online, Marvel's Guardians of the Galaxy prende la strada opposta concentrandosi unicamente sulla componente in singolo e sulla narrativa. Quindi mettiamo subito le cose in chiaro: se siete tra quelli che saltano i filmati o non amano conversazioni lunghe anche durante le fasi esplorative e di combattimento, allora Marvel's Guardians of the Galaxy non è il gioco che fa per voi.

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I dialoghi infatti sono i veri protagonisti del gioco, con tanto di scelte che influenzano profondamente lo svolgersi degli eventi. Pur non essendo un vero e proprio GDR infatti il sistema di scelte e conseguenze è ben implementato, con dialoghi anche apparentemente insignificanti i cui effetti si scoprono dopo diverse ore. Questo aggiunge anche una buona rigiocabilità, andando quindi potenzialmente a raddoppiare il numero di ore necessarie per scoprire i diversi intrecci e possibili scenari nel gioco. Oltre al sistema di dialoghi, la componente GDR è appena accennata dalla presenza di punti esperienza da spendere per sbloccare nuove abilità e dalla possibilità di potenziare i gadget e l’equipaggiamento di Peter con i materiali trovati esplorando il mondo di gioco, ma nulla di particolarmente profondo o rivoluzionario. Anzi, come gioco in sé Marvel's Guardians of the Galaxy è fin troppo “tradizionalista” (per non dire “vecchio”) nelle meccaniche, ma questo non vuol dire che sia un male.

I ragazzi di Eidos Montréal sono infatti gli stessi della trilogia reboot di Tomb Raider, e in parte si notano alcune somiglianze anche nelle fasi esplorative di Marvel's Guardians of the Galaxy. Non viene ripresa tuttavia la componente open-world delle ultime avventure di Lara Croft, quanto più lo stile “a corridoio” che caratterizzava il primo capitolo (o gli Uncharted per rimanere in tema). L’avventura infatti è estremamente lineare e diretta, senza lasciare troppo spazio a deviazioni se non per piccoli bivi dove recuperare qualche materiale o collezionabile. La struttura base quindi è la classica corridoio - area più grande per i combattimenti - corridoio e così via, uno stile ormai datato ma che ancora funziona, e soprattutto evita tempi morti guidando il giocatore dritto al prossimo obiettivo senza possibilità di allentare la tensione o perdere il filo del discorso. L’unica eccezione è la città di Knowhere, esplorabile liberamente e dove troviamo minigiochi e chicche per gli appassionati come il museo del Collezionista, ma per il resto Marvel's Guardians of the Galaxy si presenta come un’esperienza piuttosto classica ma comunque solida.

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Anche dal lato del gameplay non ci troviamo di fronte a nulla di nuovo, con la possibilità di controllare unicamente Star-Lord mentre i restanti Guardiani sono guidati da una buona intelligenza artificiale. È possibile tramite specifici comandi “chiamare” i compagni per fargli eseguire degli attacchi speciali, ognuno con diverse caratteristiche: Gamora ad esempio può infliggere gravi danni ad un singolo nemico, mentre Rocket al contrario con i suoi esplosivi è più indicato contro gruppi numerosi di nemici, Drax può stordire con i suoi colpi e Groot immobilizzare gli avversari con le sue radici. Queste sono solo le combinazioni base, ma progredendo con la storia e spendendo i punti potenziamento si possono sbloccare fino a quattro possibili attacchi speciali per ogni Guardiano, aumentando di molto la varietà d’azione.

Come detto, tuttavia, il giocatore controlla unicamente Star-Lord, che grazie ai suoi due blaster e stivali a razzo gode di una grande mobilità e possibilità di colpire sia i nemici distanti che quelli vicini con calci e pugni, oltre a disporre di una serie di attacchi speciali utilizzabili dopo un cooldown. Essendo poi il leader può utilizzare l’Adunata, ovvero richiamare i compagni e, dopo un breve dialogo in cui ascoltare il loro stato d’animo, scegliere una delle risposte disponibili: se la risposta è in linea con l’umore dei compagni Star-Lord riesce a motivarli, permettendo così di usare i loro attacchi speciali senza cooldown per qualche secondo e curare la salute di tutti, mentre in caso di fallimento solo Peter otterrà i bonus… e qualche insulto dagli altri. Infine, grazie ad una motivazione ben innestata nella storia, i blaster di Star-Lord possono equipaggiare 4 tipologie di proiettili elementali (ghiaccio, elettricità, vento e fuoco), utili sia in combattimento per sfruttare le debolezze sia per risolvere piccoli enigmi ambientali. Anche gli altri Guardiani possono contribuire durante l’esplorazione, come Groot per creare ponti, Drax per spostare oggetti pesanti, Gamora per arrampicarsi in luoghi alti, Rocket per hackerare terminali e altro ancora.

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Dal punto di vista tecnico Marvel's Guardians of the Galaxy si difende piuttosto bene: la struttura a corridoio ha permesso agli sviluppatori di concentrarsi molto sull’estetica delle ambientazioni, creando scorci piuttosto impressionanti e suggestivi. Anche il design dei Guardiani e di altri personaggi importanti presenti (se conoscete i fumetti alcuni nomi vi saranno sicuramente familiari) risultano curati e ricchi di dettagli, anche se va specificato che le versioni per le attuali console attualmente non hanno il ray-tracing, ma verrà aggiunto in futuro tramite patch. Come spesso accade, anche Marvel's Guardians of the Galaxy offre due modalità di gioco, almeno per la versione next-gen (quella testata per la recensione), ovvero 4K nativi e 30 fps oppure 1440p e 60 fps. Considerato che, come detto, il ray tracing non è ancora stato implementato, è consigliabile la seconda opzione, anche se considerata la grande presenza di filmati potrebbe far preferire per una volta anche un maggiore impatto grafico.

Amore

Siamo i Guardiani della Galassia, razzo!

- Come facilmente intuibile il principale pregio di Marvel's Guardians of the Galaxy è… beh, avere come protagonisti i Guardiani della Galassia. Gli sviluppatori tuttavia sono stati molto abili a caratterizzare i personaggi in modo da renderli una perfetta fusione tra la versione cinematografica, conosciuta dalla maggior parte delle persone, e quella dei fumetti sia nel design che nella personalità. L’unica eccezione forse è Gamora che riprende quasi del tutto la controparte cartacea e potrebbe “spiazzare” chi invece conosce solo quella interpretata da Zoe Saldana sul grande schermo, ma questa potrebbe essere invece l’occasione perfetta per conoscere anche dei lati dei Guardiani che ancora non conoscevate. Il tutto poi è condito da una storia avvincente con tanti personaggi che faranno felici gli appassionati del mondo Marvel, tanto da creare un mondo così vario e solido che sarebbe un peccato non sfruttare per un sequel.

Doppiaggio italiano eccellente

- Come detto i dialoghi sono i veri protagonisti di Marvel's Guardians of the Galaxy, e nonostante sia un fan del doppiaggio originale, a meno che non si sia estremamente ferrati in inglese tanto da non aver bisogno dei sottotitoli, non posso che consigliare il doppiaggio italiano. Durante tutta l’avventura Peter e compagni non stanno letteralmente zitti per più di un minuto (e non è una esagerazione), continuando costantemente a parlare, fare battute e punzecchiarsi anche nelle fasi di esplorazione e perfino nei combattimenti, quindi leggere i sottotitoli può essere difficile. Fortunatamente il doppiaggio italiano si è rivelato essere davvero ben fatto, con voci molto simili tra l’altro a quelle cinematografiche e sempre azzeccate.

Colonna sonora da urlo

- Che Guardiani della Galassia sarebbero senza una sana dose di musica anni’80? Marvel's Guardians of the Galaxy non delude neanche da questo punto di vista, con una playlist di oltre 30 famosissime canzoni con diversi generi che spaziano dagli Iron Maiden, KISS e Motley Crue fino ad arrivare agli Wham!, Europe e Billy Idol. Una playlist per tutti i gusti, e spesso mi sono ritrovato sull’astronave Milano senza fare nulla solo per scegliere alcuni brani mentre i Guardiani discutevano tra loro del più e del meno… o utilizzando lo spazzolino di Peter in modi per cui non era stato progettato.

Odio

Un Guardiano solitario

- Per quanto reputi la campagna di Marvel's Guardians of the Galaxy di gran lunga superiore a quella del “cugino” Marvel’s Avengers, devo riconoscere che quest’ultimo quantomeno offriva la possibilità di giocare con tutti i membri del gruppo, cosa che invece non accade in questo caso. Per quanto alla fine si possano comandare i vari Drax, Gamora, Groot e Rocket facendogli fare determinate azioni, ho trovato limitante poter giocare unicamente nei panni di Star-Lord, anche perché il gioco si presta molto alla cooperazione in locale. Poter giocare la storia in compagnia di un amico collaborando sia nei combattimenti che negli enigmi ambientali avrebbe reso il gioco ancora più appetibile.

Qualche bug di troppo

- Purtroppo durante la mia prova sono incappato diverse volte in qualche bug e glitch, tanto da costringermi a ricaricare un checkpoint o un salvataggio precedente perché impossibilitato ad andare avanti. Mi è capitato di rimanere completamente incastrato in un muro (a volte il gioco si “resettava” automaticamente teletrasportando Peter, a volte no), oppure che un tasto per l’interazione con un oggetto non comparisse. Si tratta di problemi che spero vengano risolti al più presto con una patch, ma allo stato attuale consiglio di salvare spesso in slot diversi, potrebbe tornare utile.

Tiriamo le somme

Marvel's Guardians of the Galaxy si è rivelato una piacevolissima sorpresa. Square Enix e Eidos Montréal sono riusciti a confezionare uno dei migliori titoli a tema supereroi in circolazione, abbandonando la formula di Game As a Service di Avengers per concentrarsi su quello che gli riesce meglio: creare una storia avvincente e caratterizzare al massimo i personaggi. Ci sono ancora alcuni margini di miglioramento, soprattutto lato gameplay che risulta solido e rodato ma senza osare nulla di nuovo, ma se in futuro manterranno questa linea qualitativa, la licenza Marvel è in buone mani.
8.5

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L'autore

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I videogame lo intrigano fin da piccolo nonostante il disappunto della nazi-mamma, che alla fine è costretta a cedere e sopporta anche la sua mania per i Comics, i Manga e il collezionismo di Limited Edition. Spera di farsi strada nel mondo del giornalismo videoludico iniziando nel dicembre 2011 a collaborare per MX, inoltre studia psicologia per cercare di capire il comportamento dei fanboy.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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