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img Mortal Kombat 11
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Mortal Kombat 11 Aftermath - messo alla prova

E’ passato quasi un anno dall’uscita di Mortal Kombat 11, ultimo capitolo di una saga storica che ha avuto il grande merito di lasciarsi alle spalle il passato nostalgico per reinventare qualcosa di nuovo. Ma NetherRealm non sta con le mani in mano ed ha di recente rinnovato il gioco con l'espansione Aftermath: scopriamola insieme.
Dopo diversi rumours, è trapelata qualche mese fa la notizia dell’arrivo di una vera e propria espansione di Mortal Kombat 11 in grado di vivere, sostanzialmente, di vita propria. Va fatta una debita premessa: alcuni dei contenuti di Aftermath sono arrivati in forma di aggiornamento gratuito godibile da tutti i possessori del gioco (come il ritorno delle Friendship, alternativa godereccia alle più truculente Fatality) ma l’espansione vera e propria, quella a pagamento, contiene il grosso del pacchetto visto che ci permette di godere della seconda parte della storia (con le relative skin da sbloccare) e di tre nuovi personaggi che non è possibile acquistare separatamente dall’intera espansione. I tre personaggi sono Sheeva, Fujin e RoboCop e più in basso vedremo di che pasta sono fatti e come si integrano nel tessuto di Mortal Kombat 11.

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Come è facilmente intuibile, Aftermath si connota alla stregua di un nuovo episodio piuttosto che essere considerato una semplice espansione, anche perché di carne al fuoco ce n’è davvero tanta. A parte i nuovi personaggi, uno dei punti di forza dell’espansione è la presenza di una seconda parte della modalità Storia che riparte, se ricordate quanto accaduto nel titolo principale, dalla sconfitta rovinosa di Kronika, la guardiana del tempo che non è riuscita a far nascere la sua Nuova Era venendo distrutta ad opera di Liu Kang, riconosciuto da Raiden come nuovo protettore della Terra e governatore delle sabbie della clessidra.

MX Video - Mortal Kombat 11

A questo punto entra in gioco la nuova storia: appena lanciato il gioco ci appaiono Raiden e Liu Kang che, manipolando le sabbie del tempo, cercano di scrivere daccapo le linee del tempo; parallelamente, da un portale temporale, sbucano Shang Tsung, Nightwolf e Fujin che raccontano di essere stati ostaggi di Kronika e di essere fuggiti dalla dimensione in cui quest’ultima li aveva confinati solo alla sua morte. Ma, come sempre, non sono tutte belle notizie in quanto Shang Tsung comunica a Liu Kang che non riuscirà mai a governare le sabbie del tempo se non tornerà in possesso della corona di Kronika, andata perduta proprio nel loro scontro precedente. Proprio per questo motivo Liu Kang è costretto a riavvolgere il nastro del tempo e a far fare un balzo indietro a Shang Tsung, Fujin e Nighwolf fino all’inizio della storia presente nel gioco originale, allo scopo di recuperare la corona all’epoca in cui Kotal Kahn stava per giustiziare Kollector.

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Detto questo, quella di cui parliamo non è un'esperienza dalla longevità identica all’originale, che si componeva di ben 12 capitoli; Aftermath introduce 5 nuovi capitoli che, seppur di minore durata, nascondono una trama molto intrigante. Questa seconda parte della storia ha una durata di poco superiore alle 3 ore di gioco e, per essere un’espansione, non è niente male; inoltre, le novità di Aftermath sono anche altre come l’introduzione di RoboCop che, se da un lato farà impazzire i fan del poliziotto cyborg anni ’80 che si muove con la sua Beretta modificata ed i fucili d’assalto, dall’altro farà storcere il naso ai puristi dei genere picchiaduro. Il poliziotto d'acciaio non è comunque presente nella storia ma utilizzabile solo negli scontri liberi, e questa non è una cosa malvagia.

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L’altro personaggio della nuova triade è rappresentato da Sheeva, guardia del corpo di Sindel, che in Aftermath è giocabile al contrario dei vecchi episodi nei quali era sostanzialmente un NPC. Dal punto di vista tecnico non è difficile padroneggiare le sue abilità tra le quali alcune mosse (come la dragon fireball) che le permettono di agire a lungo raggio, ma anche alcuni colpi rapidi da infliggere nei combattimenti corpo a corpo molto ravvicinati. Fujin è l’altro co – protagonista della nuova parte della storia, nonché fratello di Raiden; la sua aggiunta al roster rappresenta forse l’elemento più riuscito considerando anche i personaggi presenti nella versione originale del gioco. Possiede delle mosse speciali davvero letali e si connota per un fantastico controllo delle mosse aeree ma, a far da contraltare, c’è da pagare qualcosa in termini di combo in quanto queste mosse, molto veloci, mal si prestano a dei “trattamenti” combinati.

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In definitiva, cosa ci consegna Aftermath ? Io definirei questa esperienza una giusta via di mezzo tra un corposo DLC ed un nuovo episodio vero e proprio, e andrebbe giocata da tutti quelli che hanno apprezzato Mortal Kombat 11 per due motivi fondamentali: la profondità della nuova storia e l'integrazione di alcuni personaggi storici della serie. Inoltre, elemento cruciale, è stato fatto un gran lavoro di bilanciamento dei personaggi, cosa che farà piacere sia ai fan storici che ai nuovi adepti.

E se siete tra quelli che non hanno in casa l’originale Mortal Kombat 11, probabilmente potreste anche pensare di acquistare Mortal Kombat 11: Aftermath Kollection (ma solo in versione digitale per il mercato europeo), che mette insieme gioco originale, Kombat Pack (con relativi personaggi usciti via via nei mesi passati), l’espansione Aftermath e tutti gli altri contenuti rilasciati fino al 26 maggio 2020, ossia fino alla data d’uscita di Aftermath. In poche parole, va comprata un’espansione, seppur molto corposa, dal costo di quasi 40 Euro ? Parlando da appassionato direi di sì per 3 motivi fondamentali: una seconda parte della storia perfettamente realizzata, l’introduzione di due personaggi come Sheeva e Fujin che risultano i migliori di tutta l’intera gamma di lottatori ed il ritorno delle spettacolari e scanzonate Friendship. Da tutto questo sottraete due elementi: il sopracitato costo e la presenza di Robocop che sembra davvero un pesce (o un robot ?) davvero fuor d’acqua, se non fosse che potrete farlo combattere contro Terminator, introdotto in precedenza. Ora manca solo Rambo ed il revival testosteronico anni '80-90 è completo!

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L'autore

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Da sempre grande amante di tutti gli sport, ha trasferito questa passione nel mondo dei videogiochi non disdegnando però anche gli altri generi. Ama il nostro calcio quanto sport come il football e l'hockey, ma è sempre pronto a blastare qualche alieno quando ce n'è il bisogno!

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