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Stoked: Big Air Edition
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Recensione - Stoked: Big Air EditionXbox 360Game

A distanza di più di un anno dal lancio statunitense, arriva finalmente in Europa la versione ampliata del primo Stoked, Stoked: Big Air Edition. Scoprite insieme a noi cosa dobbiamo aspettarci dal questo gioco di snowboard.

Il Gioco

Con la stagione invernale ormai chiusa e la maggior parte delle piste che piano piano tornano ad essere prati verdi, gli appassionati di snowboard sistemano la loro tavola nell’armadio in attesa del prossimo inverno. A farci sentire meno la mancanza della neve e della tavola ci pensano i ragazzi di Destineer con la loro ultima fatica, Stoked: Big Air Edition. Come può suggerire il nome, il gioco distribuito da Namco Bandai non è un vero e proprio seguito del primo e apprezzato Stoked, bensì una versione riveduta e corretta di quanto avevamo già avuto modo di apprezzare nel primo capitolo, con l’aggiunta di nuove montagne e una buona dose di sfide inedite. Gli sviluppatori non hanno cambiato nulla nell’impostazione dei menu e delle modalità di gioco, che risultano del tutto identici al primo Stoked. La differenza la fa invece la giocabilità, che seppur sempre improntata sulla simulazione dura e pura, ha subito alcuni accorgimenti che rendono il titolo un po’ meno hardcore e più aperto ai giocatori occasionali. Mentre nel precedente capitolo dovevamo scovare noi le sfide scendendo dalla montagna, questa volta è tutto più semplice e fruibile da un menu alla portata di tutti, chei reindirizza direttamente al challenge selezionato.

Entrando nel dettaglio delle sfide, ci troviamo a superare gare di trick, di velocità o eseguire le stesse mosse fatte da un pro, insomma, anche qui niente di particolarmente nuovo. Nessuna modifica hanno subito i comandi di gioco, che ricordano molto da vicino quelli di Skate, con una spalmatura dei vari trick,grab e spin su tutti i tasti del pad e che di conseguenza richiedo una buona dose di pratica per poterli sfruttare al meglio. Invariata è rimasta anche la componente online, non aggiungendo nulla di nuovo rispetto a quanto avevamo già visto nello Stoked originale, con la possibilità di scegliere se giocare le varie sfide in solitaria cercando di battere i fantasmi o i punteggi degli altri giocatori sparsi nel mondo oppure di giocare direttamente con altri giocatori in svariati tipi di contest.

Nota per molti essenziale è la localizzazione dei menu e dei sottotitoli di gioco in Italiano, lasciando alla lingua inglese solamente le voci dei vari skater e personaggi, come il pilota dell’elicottero che ci dà informazioni sulle varie montagne prima della nostra discesa.

Amore

Trick realistici

- Il tratto distintivo del primo Stoked non è stato alterato minimamente in questa rivisitazione. A differenza di altri esponenti del genere, non aspettatevi mega trick con spin o flip assurdi, bensì evoluzioni che si avvicinano molto di più a quelle realizzabili da un essere umano sulle piste reali. Questo non è assolutamente un limite, ma un valore aggiunto del titolo che tutti gli amanti di questa disciplina apprezzeranno sicuramente.

Condizioni atmosferiche

- Aggiornate in tempo reale, le condizioni atmosferiche sono uno dei punti a favore di questo titolo. La resa grafica dei vari effetti è realizzata magistralmente; trovarsi a snowboardare mentre imperversa una fitta tempesta di neve con una visibilità che rasenta lo zero e tutte le insidie della pista avvistabili sono all’ultimo minuto, scarica una forte dose di adrenalina nel giocatore. A questo si aggiunge una profondità di visuale e un orizzonte che viceversa avremo modo di apprezzare appieno nelle discese soleggiate.

Online

- Nonostante non vada ad arricchire l’offerta del precedente Stoked, non hoi trovato grossi difetti nel net-code del titolo durante la mia prova. In qualsiasi momento potremo decidere di entrare in una sfida o di lanciarla a dei nostri amici, indipendentemente da quello che stiamo facendo in quel momento.

Uno Stoked 1.5 valido

- Nonostante molti possano storcere il naso davanti a questa scelta da parte degli sviluppatori, pur rimanendo fondamentalmente simile al precedente la quantità di materiale inserito è sufficiente a giustifica l’acquisto del gioco per l’appassionato che ha voglia di cimentarsi in qualche nuova montagna e in una serie di sfide assolutamente competitive e stimolanti.

Music power

- In questo genere di gioco la musica ha sempre una componente piuttosto importante. Anche in Stoked: Big Air Edition questo fattore non viene smentito, con una scelta accurata di brani che spaziano dall’elettronica al rock, per accompagnare le nostre discese.

Odio

Non per tutti

- Il maggior pregio del titolo può diventare per molti un difetto. Stoked: Big Air Edition non è assolutamente un titolo che si lascia gustare e padroneggiare sin dai suoi primi minuti di gioco. La curva di apprendimento, nonostante la leggera apertura al casual player, rimane piuttosto ampia. Prima di poter effettuare una discesa discreta passeranno alcune ore necessarie per carpire tutti i segreti del sistema di comandi del gioco. Se cercate un arcade immediato e poco impegnativo, rivolgetevi altrove.

Tutorial lacunoso

- Un sistema di gioco cosi profondo meritava sicuramente un tutorial di maggior spessore che spiegasse quantomeno tutte le meccaniche di gioco in maniera migliore. Purtroppo questo non avviene, e ci troveremo il più delle volte a scoprire molte cose in maniera autonoma.

Guardaroba

- Ho trovato assurda la scelta di inserire cosi pochi capi per personalizzare il nostro alter ego. Oltre a quelli presenti all’inizio, non sbloccheremo altro lasciandoci cosi pochissima scelta per personalizzare lo snowboarder.

Anche se un po' di trama...

- Ok, si tratta di un gioco di snowboard per lo più simulativo, e la trama in questo tipo di giochi è spesso assente. La presenza però di montagne esplorabili in lungo e in largo poteva essere un ottimo espediente per inserire un minimo di trama e collegare le varie sfide tra di loro, un po’ come avvenuto in Shaun White Snowboarding. Tutto si limita invece nel completare sfide, attirare nuovi sponsor che sbloccheranno a loro volta sfide più complesse. In questo senso c’è stata un po’ di pigrizia da parte degli sviluppatori.

Tecnicamente altalenante

- Se da un lato c’è la resa del paesaggio e degli effetti atmosferici realizzati ottimamente, tutto il resto risulta un po’ sotto la media. I paesaggi che dovrebbero arricchire le montagne sono in realtà molto scarni. Inoltre l’effetto delle collisioni non è realizzato molto bene, il più delle volte risultano poco sincronizzate e si ha la sensazione che la tavola fluttui durante i grind, piuttosto che scivolare sulle varie superfici.

Tiriamo le somme

Pur essendo una versione ampliata del primo gioco, Stoked: Big Air Edition risulta un titolo piacevole, oltre al fatto di potersi fregiare dello scettro di miglior esponente del genere attualmente in circolazione. In ogni caso, prima dell’acquisto vi invito a prendere in forte considerazione la forte componente simulativa che potrebbe scoraggiare quelli che ad un videogioco chiedono immediatezza. Per tutti gli altri l’acquisto va fatto ad occhi chiusi, pur consapevoli del fatto che non troverete nulla di innovativo rispetto al primo Stoked.
7.0

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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