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Batman: Arkham City
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Batman: Arkham City - anteprima post-E3

Dopo quanto accaduto nel manicomio criminale di Arkham, l'intera struttura si espande ai limitrofi quartieri di Gotham, diventando una vera e propria città-prigione. Ma i criminali non gioiscano per il guadagnato spazio vitale, perchè tra tetti e vicoli bui Batman è nel suo ambiente ideale. Scopriamo cosa attenderci da Batman: Arkham City.
La città prigione
Non si può certo dire che il leggero attrito sviluppatosi fra Batman e Joker sull’isola del manicomio di Arkham abbia giovato all’antico edificio. Alla fine dello spettacolo, fra le esplosioni causate dall’uomo pipistrello, i danni fatti dalle piante di Eve e i ritocchi strutturali voluti da Joker, le diverse ale del manicomio saranno apparse, ai primi soccorritori, niente di meno che un campo da battaglia. Si è subito posto il problema della sicurezza e di dove tenere i detenuti; di certo non potevano rimanere sull’isola con tutte quelle falle nella sicurezza. La soluzione è arrivata dal nuovo sindaco di Gotham City: Quincy Sharp, il direttore del manicomio Arkham quando è avvenuto il fattaccio del primo titolo Rocksteady. Ciò non toglie che sia stato un buon direttore sanitario e non possa essere un buon sindaco; dal canto suo ha preso molto sul serio la situazione criminale della cittadina e nell’attesa che il manicomio (e il carcere di Blackgate, che non dimentichiamoci è stato danneggiato da un incendio) torni operativo, ha isolato un quartiere metropolitano trasformandolo in un ghetto dove trattenere tutta la feccia, sia essa sana di mente o meno. Nasce così Arkham City.

A capo della “struttura” è stato posto Hugo Strange, esimio psicologo di professione, scienziato pazzo per passione, vecchia conoscenza del giustiziere alato. Anzi, sembra che Strange abbia sviluppato un’ossessione per la reale identità del nostro eroe, facendo di tutto per scoprire chi si cela sotto la maschera. Tutta la zona adibita a ghetto criminale è tenuta sotto controllo dagli uomini di Strange, che tengono d’occhio il perimetro affinchè nessuno esca o entri.

Il vostro amichevole pipistrello di quartiere
In Batman: Arkham City le possbilità di esplorazione e azione subiranno un incremento esponenziale dato dall’immane lavoro fatto dal team di sviluppo. In primis, nel passaggio da un’isola con caseggiate di fine ‘800 ad un quartiere metropolitano, si guadagnerà in sviluppo verticale. I palazzi di Gotham con i loro cornicioni e sculture saranno i nuovi gargoyles per Batman, e sicuramente il nascondersi nel buio di un tetto a 10 metri dal suolo risulterà più credibile che non rimanere appollaiati a tre metri dal pavimento e 40 centimetri dal soffitto in una stanza bene o male illuminata. Inoltre l’altezza aprirà nuove prospettive per quanto riguarda gli attacchi a sorpresa, gli spostamenti con il rampino e con il mantello; tante che in una delle dimostrazioni fatte durante lo sviluppo si è potuto vedere come Batman, dosando rampino e planata con il giusto tempismo, possa sorvolare le strade di Gotham senza bisogno di toccare il suolo. A rincarare la dose ci sono gli elicotteri di Strange che pattugliano la zona, sempre pronti ad offrire a Batman un ulteriore appiglio peri spostarsi velocemente da una parte all'altra.

Come già accennato, le nuove altezze permetteranno entrate ancor più spettacolari di quelle viste nel capitolo precedente. Una volta puntato un bersaglio, Batman potrà lanciarsi verso di lui in picchiata arrivando come un vero e proprio siluro. Inutile specificare il danno fatto al malcapitato. Tornando con i piedi per terra, Rocksteady ci tiene a precisare l’impegno profuso in Arkham City nella creazione di nuove animazioni per i combattimenti corpo a corpo, sia per il nostro alter-ego che per i nemici. Nel nuovo titolo gli scontri saranno più serrati e come gli avversari potranno attaccare anche in tre alla volta, così Batman sarà benissimo in grado di sfoderare mosse capaci di colpire più nemici contemporaneamente.

Le novità si estendono anche ai gadget. Il decriptatore con cui far saltare le barriere elettriche nel manicomio, ad esempio, sembra essersi evoluto in un più sofisticato strumento per l’intercettazione di segnali audio, di comunicazioni e in un GPS per il tracciamento degli obbiettivi. Saranno sicuramente presenti nuovi gadget ancora avvolti nel mistero e nuovi potenziamenti. A proposito di interecettazioni: collegandosi ai canali radio della milizia di Strange o della polizia, Batman potrà acquisire informazioni riguardo crimini minori in corso nella sua zona, dando il via a missioni secondarie. Alcune di queste porteranno alla scoperta dell’ubicazioni di alcuni trofei dell’Enigmista, che insieme agli indovinelli saranno nuovamente in Arkham City, previo interrogatorio di uno gli scagnozzi appena contusi.

Tanto va la gatta...
Una grande novità di Batman: Arkham City per quanto riguarda il gameplay è l’introduzione di Catwoman come personaggio giocabile. Il rapporto di aiuto/conflitto con tanto di tensione sessuale fra l’uomo pipistrello e la donna gatto costituirà di fatto una sottotrama all’interno del gioco, così come lo è nelle storie a fumetti. Alcune missioni vedranno il giocatore nei panni dell’abilissima ladra intenta a portare a termine compiti che la porteranno più volte ad incrociare la strada con Batman. Agile e graziosa, Catwoman ha uno stile di combattimento decisamente contrapposto a quello di Wayne, più lento ma decisamente più devastante. E dove Batman usa il rampino per avvicinare od ostacolare gli avversari, Catwoman ha la frusta, che ovviamente può avere funzione anche offensiva oltre ad essere di semplice aiuto.

Sempre parlando del cast di Arkham City, faranno la loro comparsa Due Facce, Black Mask, Hush, Pinguino e il già citato Hugo Strange. Torna invece la "coppia scoppiata" formata da Harley Quinn e Joker, che porta ancora i segni dell’ultimo incontro con il giustiziere di Ghotam.

Oltre alle sfide dell’Enigmista saranno ancora presenti le Sfide viste nel primo Batman Arkham Asylum. Non è ancora stato detto se saranno presenti nuove modalità oltre a quelle già affrontate, ma è stata svelata la presenza di Robin come personaggio giocabile, scaricabile a fronte di preordine in determinate catene di negozi (per ora confermato solo in USA). Si tratta di Tim Drake, il terzo a vestire i panni di Robin, e sarà dotato di gadget ed animazioni fatte “su misura” per lui.

Accendete il bat-segnale!
Dopo l’ottima e meritatissima accoglienza riservata a Batman: Arkham Asylum, moltissimi giocatori ritennero che un eventuale seguito sarebbe stato più che soddisfacente semplicimente se dotato di una storia nuova e di un’ambientazione diversa. Rocksteady non solo sembra aver capito i desideri del pubblico ma si è anche impegnata per migliorare quelle piccole lacune presenti nel loro lavoro precedente, oltre a potenziare gli aspetti più graditi. Dai filmati finora mostrati e dalle informazioni rilasciate, Batman: Arkham City si prospetta come uno dei titoli più interessanti del periodo invernale e sembra avere tutte le carte in regola per aspirare ad un posto fra i migliori titoli dell’anno, se non di questa generazione. Per confermarlo basta aspettare il 21 ottobre, giorno in cui tutti i criminali di Gotham, alzando la testa al cielo, avranno qualche secondo per vedere quel segnale luminoso tanto temuto... prima che un'ombra nera come la notte piombi su di loro.

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L'autore

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Un giorno qualcuno gli disse che c'erano altri giochi oltre Age of Empire. Da quel momento è alla ricerca dell'esperienza definitiva, molti sostengono faccia apposta a non trovarla per poter continuare a giocare. Convinto sostenitore de "il voto non fa il gioco", scrive su diversi siti, un paio addirittura creati da lui. Un giorno scomparira nel nulla in un vortice di gameplay, o impazzito scenderà in strada urlando di minacce a New York e brandendo una spada immaginaria.

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