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Assassin's Creed
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Anteprima - Assassin's Creed

Riccardo Cuor di Leone è a Gerusalemme, sta combattendo con la spada in mano e urlando verso i nemici infedeli. Combatte per la salvezza della Città Santa, combatte per Dio. Altair corre sui tetti della città e si confonde tra la folla, invisibile, uccidendo in silenzio e con perizia. Uccide per la setta, uccide per se.
Una crociata silenziosa
Nella Gerusalemme di Riccardo Cuor di Leone, il Gran Maestro dei templari Robert de Sable, è ancora vivo... e questo non va bene. Degradato per non essere riuscito ad ucciderlo, Altair si ritrova da maestro della setta degli assassini ad ultima ruota del carro. Ma come ogni assassino che si rispetti, sa attendere il momento migliore; così quando Saladino lascia in mano ai signori locali la gestione del territorio per correre a bloccare l’avanzata dei cristiani alla fortezza di Arsuf, Altair inizia a muoversi per trovare la vendetta e riguadagnare l’onore perduto. Ma non sarà un lotta personale, in quanto la setta stessa lo incaricherà di eliminare uno ad uno i reggenti rimasti, visto che la loro arroganza è divenuta un pericolo per i fini ultimi della setta: il tesoro dei templari.


Ma Assasin’s Creed è ben più di questo: qualcosa non ha nulla a che fare con l'ambientazione medievale. Sia nei video diffusi finora che provando il gioco, notiamo elementi fantascientifici (parti dell'interfaccia del gioco, strani codici attorno alle guardie) come se il passato presentato nel gioco abbia qualche legame con il presente, o come se il passato non fosse quello che sembra. Ubisoft su questo ha cercato di mantenere il massimo riserbo, ma non vi è riuscita appieno complice anche la recente apparizione sul web delle pagine del fumetto del gioco: sappiamo quindi che la storia di Altair si dipanerà tra il suo io passato ed un suo alter-ego che vive nel presente, anche se non è chiaro se questo si limiterà solo alla storia di contorno oppure nel gioco saranno presenti dei livelli non medievali ed ambientati ai giorni nostri. Ma dopotutto è meglio così: non approfondiamo ulteriormente e facciamoci sorprendere dal gioco quando lo avremo tra le nostre mani.

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Dalla Persia alla Palestina
I più attenti avranno subito paragonato il nuovo lavoro Ubisoft con altro celebre titolo dell'editore francese: Prince of Persia. Non è certo difficile accostare la mania di attaccarsi ovunque del Principe Maledetto con l’incredibile agilità di Altair, in grado di arrivare al tetto di un palazzo con la stessa facilità con cui un uomo comune cammina per strada. Ed è questo, infatti, uno dei punti focali del gameplay di Assasin’s Creed, in quanto sarà il mezzo più utile sia per raggiungere i nostri obiettivi che per la fuga. Proprio così: non salveremo il mondo avanzando come degli schiacciasassi invincibili, ma saremo qualcosa di più silenzioso e sfuggente. Ogni incarico ci metterà a conoscenza di un obiettivo, una persona che non deve vedere l’alba di un nuovo giorno. Starà a noi decidere il modo in cui raggiungerla, ucciderla e, cosa più importante, far perdere le nostre tracce tra le strade di Gerusalemme, o nella confusione della folla.

Ovviamente una serie complicata di comandi non può facilitare il compito del giocatore ed è per questo che il nostro assassino inizierà automaticamente a scalare le pareti e gli ostacoli nel momento in cui noi lo dirigeremo verso un punto con qualche sporgenza. Se, sfortunatamente, non dovessimo riuscire a scappare dalle guardie, arrivando al combattimento le mosse di Altair non perderanno l’eleganza con cui lo si vede arrampicarsi o scappare, rimanendo al contempo facilmente gestibili nelle parate e stoccate, affondi e corpo a corpo. Infine non rimane che il resto... e il resto è la folla. Una IA molto accurata renderà la folla, con la giusta scaltrezza, uno strumento nelle nostre mani. Pronta a richiamare l’attenzione delle guardie, distraendole, nel momento in cui si accorge di un cadavere in un vicolo, o a scappare preda del panico rendendoci più facile la fuga.


Graficamente letale
La libertà d’azione implica anche un vasto spazio in cui muoversi, e l'ambientazione di Gerusalemme con i suoi dintorni fuori le mura (ma saranno presenti anche altre ambientazioni) sembra grande abbastanza. La Città Santa sarà esplorabile dai pinnacoli più alti alle mura più periferiche, permettendoci infinite strade per arrivare al nostro obiettivo, sia che dobbiamo raggiungere una vittima, sia che dobbiamo fuggire dalle guardie dopo una uccisione. Questo non sarebbe possibile senza un comparto tecnico notevole, e Assasin’s Creed non sembra aver di questi problemi. Nei diversi video ingame si può notare un motore grafico decisamente sopra la media che unito ad una buona gestione delle animazioni renderà Gerusalemme più viva e realistica che mai. Peccato solo per la mancanza di un comparto multigiocatore, fosse anche solo in cooperativa: la possibilità di giocare con i propri amici sarebbe stata davvero interessante.

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Previsto per il 15 novembre, Assasin’s Creed entra senza difficoltà nella lista dei titoli impedibili di questa fine d'anno, pronto a immergerci nei vicoli bui e polverosi di Gerusalemme in attesa che la guardia di turno si distragga quel tanto per condannare a morte certa il suo padrone.

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L'autore

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Un giorno qualcuno gli disse che c'erano altri giochi oltre Age of Empire. Da quel momento è alla ricerca dell'esperienza definitiva, molti sostengono faccia apposta a non trovarla per poter continuare a giocare. Convinto sostenitore de "il voto non fa il gioco", scrive su diversi siti, un paio addirittura creati da lui. Un giorno scomparira nel nulla in un vortice di gameplay, o impazzito scenderà in strada urlando di minacce a New York e brandendo una spada immaginaria.

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