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WWE All Stars
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Recensione - WWE All StarsXbox 360Game

Le leggende del wrestling contro la nuova generazione di lottatori: chi la spunterà? Questo è il dilemma a cui WWE All Stars tenta di dare risposta, con una versione in salsa arcade dello sport-entertainment più famoso al mondo. Eccovi il nostro parere sul gioco.

Il Gioco

Coloro che possono vantare sulle spalle un discreto numero di primavere, ricorderanno sicuramente i fasti del wrestling in cui le gimmick (personaggi in cui si calano i lottatori) e le storyline erano il cuore di questo spettacolo, con i match che assumevano un sapore quasi leggendario. L’attuale federazione è passata all’era chiamata “attitude”, in cui i wrestler hanno lasciato le gimmick per usare nomi reali o fittizi e con caratterizzazioni più caratteriali che estetiche. Mettere insieme queste due visioni cosi distinte e stabilire chi sia il Re dell’universo wrestling è lo scopo di WWE All Stars. A differenza delle serie Smackdown vs Raw, gli sviluppatori hanno scelto un approccio più arcade, per coinvolgere un pubblico più ampio. Questo comporta non solo un gameplay molto intuitivo, ma uno stile grafico quasi caricaturale e che riprende molto da vicino le famose action figure dei vari wrestlers che sono state realizzate negli anni. Per decretare chi sarà il migliore, il gioco ci mette a disposizione diverse modalità: oltre alla classica esibizione, dove possiamo scegliere tra singolo o tag e alcune varianti del classico 1 vs 1, troviamo il “Fantasy Warfare” e il “Path of Champion”. Il primo mette a confronto in un match singolo una leggenda contro un wrestler attuale per decretare il migliore di una determinata categoria (ad esempio troviamo Eddie Guerrero contro Rey Mysterio per decretare il miglior high flyer), con un filmato iniziale di presentazione dei due contendenti così da farla sembrare una vera e propria storyline e caricandola di enfasi. I “Path of Champion” sono invece una serie di match con diverse stipulazioni che ci portano ad affrontare un wrestler particolare alla fine del percorso, il tutto condito anche qui con cut-scene che gli daranno una parvenza di storyline.

Il gameplay, come già accennato, è stato reso molto semplice con una mappatura dei tasti molto diretta: un tasto dedicato ai pugni, uno alle prese leggere e un altro a quello pesanti. Quest’ultime, inoltre, sono volutamente esagerate (in particolare le finisher) proprio per estremizzare il concetto di spettacolo tipico della WWE e non lasciare dubbi al videogiocatore sulla natura estremamente arcade del titolo. Poco invece è stato fatto sotto il profilo del comparto multiplayer, con il semplice 1 contro 1 classificato o non. Torna invece uno dei tratti distintivi della serie, ovvero l’ottimo editor per poter creare il nostro wrestler. Le opzioni di personalizzazione estetica sono come al solito molto profonde e possiamo creare il lottatore fin nei minimi dettagli.

Amore

Stile grafico

- La scelta da parte degli sviluppatori di usare uno stile che ricorda molto le action figure dei lottatori stessi si è rivelata azzeccatissima. Muscoli pompatissimi e facce allungate risultano piacevoli e perfetti per un titolo che non ambisce ad alcun tipo di simulazione. Inoltre lo stile grafico si sposa perfettamente con l’estremizzazione voluta dagli sviluppatori per quel che riguarda le varie evoluzioni dei wrestler.

Immediato, ma anche tecnico

- Realizzare un titolo che sia immediato ma che allo stesso tempo appaghi i giochi più esperti non è assolutamente semplice. Pur mascherandosi da classico titolo “pick and play”, WWE All Stars dimostra di avere un gameplay assolutamente non banale. I due tipi di prese, la possibilità di realizzare reversal e l’uso strategico delle finisher e delle taunt fanno sì che i giocatori più esperti, con un livello della CPU settato verso l’alto, possano comunque trovare una buona sfida all’interno del titolo.

Wrestler per tutti i gusti

- Questo è un titolo che prende quasi tutto il meglio delle diverse ere della WWE (WWF o WCW prima della fusione), con 15 leggende e 15 superstar attuali. Wrestler come The Rock, Steve Austin, Cena, Orton e tanti altri, con alcuni annunciati come DLC, sono una ghiotta occasione per ogni fan di questo sport-spettacolo.

Fantasy Warfare

- La modalità più divertente del titolo. Decidere quale sia il miglior wrestler per ogni categoria (Perfezione, Mr. Wrestlemania, Flyer e tante altre), con una vera storyline tra ere cosi lontane tra loro è stata una trovata geniale da parte degli sviluppatori. Questo è un ottimo esempio di come un semplice match uno contro uno, se valorizzato nel modo giusto, possa trasformasi in qualcosa di assolutamente divertente ed innovativo.

Odio

E la Royal Rumble?

- Arriviamo alle note dolenti. Mancanza che tutti i fan non potranno fare a meno di notare è la scomparsa tra le varie stipulazioni della Royal Rumble, uno dei match più spettacolari di sempre. Vuoi per l’insufficiente numero di wrestler (esattamente 30, come quelli richiesti dalla stipulazione) o per via della sua natura arcade, questa mancanza risulta comunque inaccettabile. A questa si somma anche l’assenza dell’Hell in the Cell: obbiettivamente troppo.

Path of the Champion

- A fare da contrappeso all’ottima modalità citata nella sezione Amore, c’è il “Path of Champion”. Una serie di match insipidi e consequenziali che alla lunga potrebbero stufare il giocatore. Senza una storyline ben precisa e con delle cut-scene che non aggiungo pathos o danno un qualsiasi tipo di spiegazione, questa modalità risulta un po’ messa li tanto per “far numero”. Inoltre è possibile fare un percorso anche con un tag team, ma, paradossalmente, non è possibile farlo in cooperativa, ma solo in single player.

Realizzazione tecnica

- Se lo stile grafico risulta azzeccato, lo stesso non si può dire della realizzazione tecnica. Le compenetrazioni tra poligoni sono talvolta fin troppo vistose, inoltre più di una volta mi è capitato che il wrestler eseguisse a vuoto le mosse senza riuscire a prendere effettivamente il suo avversario. Niente di drammatico, però errori cosi vistosi, anche se non molto frequenti, sono sintomo di troppa leggerezza da parte degli sviluppatori in fase di debug.

Multiplayer a singhiozzo

- Probabilmente la parte più dolente di tutta la recensione. Accedere ai match online è risultato molto difficile: solo dopo molti tentativi sono riuscito a giocare qualche partita, solo per trovarle affette da pesante lag. Dato che alcune mosse e soprattutto le reversal contano molto sul tempismo, il lag è deleterio ai fini del gameplay. La speranza è che gli sviluppatori sistemino il tutto con una patch.

Tiriamo le somme

WWE All Stars è il classico gioco arcade che non richiede un uso obbligatorio del cervello. Un gioco per i fan di questo sport entertainment che voglio controlli semplici e immediatezza di gioco, ma con qualcosa da offrire anche per chi ama sfide un po’ più impegnative. Il design grafico, le impostazioni di gioco e uno stile volutamente esagerato e quasi parodistico rendono il titolo meno di nicchia. Acquisto obbligato per i fan del WWE e per i nostalgici dei tempi passati, mentre a tutti gli altri consiglio comunque di provarlo senza soffermarsi sui classici pregiudizi sul wrestling.
7.5

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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