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Mitsurugi Kamui Hikae

Recensione - Mitsurugi Kamui HikaeXbox One DigitalGame

Anche se il grosso della produzione indie arriva da sviluppatori occidentali, anche il Giappone ci offre di tanto in tanto le produzioni di piccoli studi indipendenti, come nel caso di Zenith Blue ed il loro Mitsurugi Kamui Hikae. Siete pronti ad immergervi in battaglie tra scolarette armate di katana ed orde di demoni robotici? Scopriamo insieme cosa il titolo ha da offrirci.

Il Gioco

Mitsurugi Kamui Hikae non bada troppo alle ciance: una ragazza delle superiori, Misa (con l'inconfondibile divisa a gonnellina) è alla ricerca di una spada demoniaca che ha posseduto la sua amica Suzuka, facendole uccidere un loro professore. Misa dovrà arrivare alla sua amica e alla spada, ma orde e orde di nemici sempre più numerosi e feroci le si pareranno davanti. Non proprio una trama da premio Oscar, ma il titolo di Zenith Blue non punta certo a narrare una storia incredibile quanto all'efficacia di un sistema di combattimento preciso, soddisfacente e divertente.

Le basi del gioco sono facili da imparare grazie al semplice tutorial di pochi minuti, anche se per capire le meccaniche più avanzate bisogna buttarsi nella modalità Storia e farsi le ossa lì. Questa è presente in 3 difficoltà e, vista anche la durata ridotta (un'ora e mezza circa) e la possibilità di potenziare le abilità e le statistiche coi punti guadagnati man mano, è consigliato partire da Facile per passare a Normale e infine a Difficile. E dopo un filmato iniziale che dà un minimo di contesto per le tante battaglie, si comincia col gioco vero e proprio.

MX Video - Mitsurugi Kamui Hikae

Dal primo all'ultimo livello, le aree di gioco sono tutte arene circolari prive di uscite: niente esplorazione, niente sezioni platform, nessun segreto da trovare, solo mostri da abbattere in quella che è di fatto un'arena da combattimento che cambia soltanto nello scenario: una volta in città, una volta in una foresta e così via. Il giocatore è quindi chiamato a controllare Misa in terza persona in queste zone tridimensionali, dove ogni livello prevede ondate di nemici da abbattere con un sistema piuttosto particolare.

La ragazza è infatti dotata di un'affilatissima katana capace di infliggere danni massicci tramite lunghe combo, ma ha un uso limitato grazie a una barra di attacco che man mano si esaurisce con l'uso. Per ricaricarla dobbiamo usare i colpi corpo a corpo come pugni e calci, attacchi meno letali ma più veloci, e le due tipologie di attacchi vanno combinate al meglio per concatenare combo lunghissime ed efficacissime. E' anche possibile usare qualche abilità divina che va caricata e consuma parecchio della barra già menzionata, ma che può fare danni massicci. C'è poi ovviamente la possibilità di effettuare schivate e parate con tanto di contrattacchi. Insomma, chi ha giocato a titoli come Devil May Cry sa più o meno cosa aspettarsi.

Tutto ciò è da usare tatticamente contro nemici che aumentano man mano sia nel numero che nella resistenza, oltre che nella varietà: non tanto nel look, che spesso consiste solo in colorazioni differenti di nemici già visti, ma più che altro nelle loro abilità e caratteristiche. Alcuni sono dei semplicissimi spadaccini, poco più che carne da macello insomma, altri possono invece essere degli enormi robot con attacchi speciali di ogni tipo, passando anche per nemici che hanno uno scudo praticamente impenetrabile se non con attacchi speciali e che diventano realmente vulnerabili soltanto una volta che finiscono in fase di sanguinamento.

Questa fase avviene quando i nemici hanno subito un certo numero di danni. A questo punto è possibile danneggiarli (o eliminarli) anche a distanza con una speciale mossa Zanshin, dove Misa mettendo via la spada fa di fatto scoppiare chi sta sanguinando. Questa mossa però, come anche quelle divine, ha un tempo di caricamento, perciò attenzione ad usarla con cautela per non essere interrotti con qualche colpo mortale mentre si attende l'effetto. A tal proposito, oltre alla barra di attacco c'è quella della vita, che riporta il giocatore all'inizio dell'ondata in corso qualora vada a zero, permettendogli però di spendere i punti abilità guadagnati per potenziare la protagonista.

Ed è qui che c'è il percorso di crescita del personaggio, visto che è possibile potenziare ogni aspetto, dall'attacco alla vita, ma anche aggiungere ulteriori combo letali e mosse evasive per variare il combattimento e dare più chance alla ragazzina di sopravvivere contro nemici sempre più potenti. Per guadagnare punti in abbondanza basta concatenare combo lunghissime, che non si interrompono fintanto che non si viene colpiti, perciò vale anche scappare per lunghi tratti e attaccare nel momento migliore, basta non perdere vita. Alla fine di ogni arena infine c'è sempre un boss (o due) con una serie di attacchi speciali da schivare o parare, per poi trovare il momento giusto per colpire. Una piccola variazione del gameplay che offre nuove sfide.

Finire la storia la prima volta richiederà meno di 2 ore a chi è discretamente pratico con gli hack 'n' slash, ma le difficoltà più alte richiedono molta più abilità e può volerci un po' di più. Non ci sono però modalità aggiuntive, né in single player né in multiplayer, quindi non aspettatevi un titolo con tanti contenuti. Graficamente Mitsurugi Kamui Hikae è su livelli discreti; se gli scenari risultano un po' spogli, i personaggi e i nemici risultano piuttosto dettagliati e anche il framerate regge bene. Ci sono poi musiche rock energetiche ad accompagnare i lunghi combattimenti, anche se sono un po' ripetitive. Infine, Mitsurugi Kamui Hikae è in giapponese per quel che riguarda il parlato mentre menu e sottotitoli sono in inglese. Vista la semplicità del gameplay e della trama comunque non fatevi scoraggiare nel caso non capiate l'inglese, c'è ben poco di incomprensibile qui.

Amore

Anime in 3D

- Mitsurugi Kamui Hikae punta palesemente a un look e un feeling che ricorda i film e le serie di animazione giapponesi. Ragazze sexy in cortissime gonnelline che lottano con mosse spettacolari e ben poco credibili, nemici steampunk abbastanza generici ma efficaci, scenari tipici degli anime ma anche un doppiaggio giapponese che evoca molto le serie di animazione. Pur senza puntare a una trama complessa o un'atmosfera clamorosa, con pochi semplici elementi i ragazzi di Zenith Blue trasportano a tutti gli effetti il giocatore in un anime di combattimento.

Combattimento fluido

- Come già detto, Mitsurugi Kamui Hikae si concentra soprattutto sul gameplay, e quello funziona davvero bene: non solo per le animazioni ben fatte e il frame-rate stabile, ma soprattutto perché la combinazione di colpi di katana e corpo a corpo, con gli occasionali attacchi divini e Zanshin oltre a colpi aerei, schivate e parate risulta divertente e offre livelli di sfida e adrenalina costanti. Davvero un ottimo sistema di combattimento.

Odio

Tech demo

- Mitsurugi Kamui Hikae presenta un sistema di combattimento davvero ben fatto, ma per tutta la durata del gioco ho avuto l'impressione che fosse una semplice dimostrazione del sistema di combattimento, senza una struttura più complessa che andasse a sorreggere il tutto. Il gioco si riduce a lotte con nemici simili tra loro in arene identiche nella forma (cambia solo lo scenario), e manca la sensazione di progressione nei livelli che potevano avere un Devil May Cry o Ninja Gaiden. Lo stesso vale per la trama, piuttosto banale nonostante la protagonista abbastanza interessante.

Tutto qui?

- Altro grande problema del titolo è la mancanza di contenuti. Finito il tutorial di 5 minuti rimane solo la Storia, completabile in circa un'ora e mezza. E' possibile rigiocarlo a una difficoltà più alta, ma già dopo mezz'ora si ha la sensazione di aver visto un po' tutto ciò che il titolo ha da offrire, feeling solo parzialmente allontanato dalla possibilità di sbloccare combo ulteriori e dai boss che rimescolano un pochino le carte in tavola. Niente online, niente classifiche, niente minigiochi, nulla da fare oltre alla storia, ed anche al prezzo budget di 11,99 Euro ci si aspettava qualcosina in più.

Tiriamo le somme

Mitsurugi Kamui Hikae è un hack 'n' slash veloce, preciso e divertente grazie a un sistema di combattimento efficace, discretamente tattico e originale, che gode di un piacevole feeling da anime giapponese. Il tutto è però penalizzato da una struttura di gioco troppo semplice e da una forte mancanza di contenuti, con una trama estremamente corta e pochissima varietà nei combattimenti. Comunque gli appassionati sfegatati degli hack 'n' slash potrebbero volergli dare un'occhiata, fosse solo per mettere alla prova l'ottimo sistema di combattimento.
6.8

Recensione realizzata grazie al supporto di Zenith Blue e Xbox.


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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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