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Recensione - Portal KnightsXbox OneGame

Dopo una lunga gestazione in versione Early Access su Steam, il GdR in salsa sandbox sviluppato da Keen Games Portal Knights ha finalmente compiuto il grande passo approdando, in versione completa, anche sulle console di ultima generazione. Riuscirà questo interessante mix di generi a ritagliarsi il giusto spazio nell’affollato catalogo di titoli simili pubblicati negli ultimi anni? Scopriamolo insieme!

Il Gioco

Sono passati moltissimi anni da quando la Frattura ha turbato la quiete del regno in cui è ambientato Portal Knights, tanto che, ad oggi, in pochi ricordano con precisione cosa sia successo. Quello che però nessuno può dimenticare, anche perché costantemente sotto gli occhi di tutti, è che il catastrofico evento ha irrimediabilmente disgregato l’universo in tantissime isole collegate tra loro da antichi portali magici, ora inattivi e sorvegliati da pericolose creature. Gli abitanti del regno attendono da tempo immemore la venuta di un manipolo di coraggiosi eroi, gli unici che, secondo la leggenda, potranno restituire energia ai portali, ricollegando così tutte le isole e riportando infine la pace nel regno. Sono queste le evanescenti basi sulle quali si sviluppa la trama di Portal Knights, un GdR d’azione a sfondo fantasy affrontabile da soli o in coop che pesca a piene mani dalle meccaniche di esplorazione, raccolta risorse e crafting rese celebri da titoli sandbox “a cubetti” come Minecraft e Terraria. Una volta avviata la partita è necessario creare e personalizzare il proprio pg tramite un semplice editor, che permette di selezionare il sesso, modificare le caratteristiche fisiche principali e, soprattutto, decidere la classe da impersonare tra Guerriero, Arciere e Mago. Sarà proprio questa scelta a condizionare l’approccio al gioco dato che, come spesso accade nei GdR, ognuna delle 3 specializzazioni avrà caratteristiche primarie differenti, che potranno essere migliorate spendendo i punti abilità guadagnati salendo di livello, e potrà contare su equipaggiamenti e talenti specifici. Completata questa fase il giocatore può finalmente intraprendere il lungo viaggio che lo porterà ad esplorare le quasi 50 isole di cui è composto il regno con un solo obiettivo: riattivare tutti gli antichi portali che connettono le varie ambientazioni utilizzando delle misteriose pietre magiche.

Per poter funzionare ogni portale necessita infatti di 6 reliquie magiche di colore specifico, che devono essere recuperate esplorando i vari mondi o fabbricate partendo da schegge di pietra del medesimo colore. Il fatto che sin dai primi minuti di gioco gli oggetti fondamentali per proseguire nell’avventura debbano essere recuperati esplorando o costruiti non è però casuale ma sottolinea, se ancora fosse necessario, la natura sandbox da cui il titolo prende ispirazione. Anche in Portal Knights ogni universo di gioco viene infatti generato in modo procedurale quando si avvia una nuova partita ed ogni mondo è composto quasi esclusivamente da blocchi di materiali differenti, tutti di forma cubica, che combinati insieme danno vita ad ambientazioni elaborate. La sequenza delle varie isole rimane più o meno invariata ma la loro conformazione no ed il giocatore, di fatto, non può intervenire in questa fase se non selezionando, al momento della creazione di un nuovo universo, la dimensione media delle isole tra le due disponibili (Piccole e Grandi) ma potrà invece modificare radicalmente le ambientazioni una volta avviata la partita dato che tutti gli elementi di gioco possono essere scomposti ottenendo risorse o strutture posizionabili in un altro luogo. I materiali raccolti possono poi essere utilizzati per creare tantissimi nuovi oggetti direttamente tramite l’inventario o presso un tavolo di lavoro tra quelli disponibili, che possono anche essere potenziati così da sbloccare gradualmente nuovi interessanti oggetti. Il catalogo a disposizione include tavoli specifici per creare indumenti ed armi per ognuna delle classi ma anche postazioni ibride nelle quali fabbricare oggetti consumabili, materiali edili ed oggetti d’arredamento utilizzabili senza restrizioni da tutti i pg.

MX Video - Portal Knights

La vita di un eroe, come ben sappiamo, non è fatta però solo di crafting sfrenato ma anche di sana esplorazione e pericolosi combattimenti. Portal Knights, data la sua natura multi genere, condisce di conseguenza le meccaniche sandbox sopracitate con quelle rese famose dai classici GdR action in tempo reale. Ognuna delle isole presenti in Portal Knights presenta un ecosistema differente ed una conformazione specifica fatti di rilievi innevati, dungeon oscuri, fortezze inaccessibili, foreste lussureggianti e specchi d’acqua. Il sistema di creazione delle isole combina tutti questi fattori in modo coerente creando mondi intricati nei quali si celano una miriade di segreti ed opportunità. Nulla di particolarmente originale o elaborato, sia chiaro, ma il fatto che il giocatore possa esplorare liberamente ogni mondo, creando continuamente nuovi percorsi o modificando l’ambiente a suo piacimento permette alle fasi esplorative di rimanere godibili anche dopo parecchie ore. A rendere il tutto ancora più gustoso ci pensano poi le molte creature ostili che abitano le isole, che non esiteranno a scagliarsi contro i malcapitati eroi con attacchi fisici, armi bianche o pericolosi incantesimi. Il gioco include un ciclo completo giorno/notte, che influisce attivamente sulle tipologie di nemici presenti e sulla loro pericolosità , ed alcune appassionanti boss fight, posizionate ad hoc per scandire il passaggio tra una macro-area del regno e l’altra. Immancabile infine la presenza di NPC e venditori sparsi qua e là, poco loquaci ma sempre pronti a chiedere il nostro aiuto o a mettere a nostra disposizione le loro scorte di oggetti.

Il combat system presente nel gioco è estremamente semplice e basa tutto sull’uso delle due levette posteriori. Quella sinistra viene utilizzata per agganciare la visuale sul bersaglio mentre quella destra permette di sferrare gli attacchi e di utilizzare eventuali oggetti, qualunque sia la classe utilizzata. A questi semplici comandi si sommano poi i classici tasti per saltare, passare dalla visuale in terza persona a quella in prima persona e scorrere gli oggetti presenti nella barra rapida. Quest’ultima rappresenta una delle poche caratteristiche fuori standard sviluppata da Keen Games e “tradisce” un po’ la sua anima da gioco PC. Ogni eroe, oltre ad un classico inventario, dispone infatti di una barra di selezione rapida posta nella parte bassa dello schermo dove è possibile inserire fino a 10 oggetti, che possono essere passati velocemente in rassegna utilizzando i tasti dorsali ed utilizzati proprio come accade per armi ed incantesimi. Per rendere più immediata questa funzionalità i primi 4 slot possono inoltre essere selezionati tramite la croce direzionale, così da rendere meno laboriosa la gestione via pad. Non fatevi però trarre in inganno da questa apparente semplicità e dall’aspetto fanciullesco di Portal Knights. il titolo, soprattutto se affrontato in solitaria, si dimostra abbastanza impegnativo, specie quando si affrontano gruppi di nemici numerosi (cosa che capita abbastanza spesso a dire il vero). Come se non bastasse il livello di difficoltà generale aumenta progressivamente ad ogni isola, adattandosi se necessario anche al numero dei partecipanti, ed il gioco non prevede la possibilità di mettere in pausa, un po’ come accade nei titoli “souls-like”. A rendere tutto meno estremo ci pensa comunque il sistema di respawn che, in caso di morte, permette al nostro eroe di rinascere quasi istantaneamente perdendo solo qualche moneta.

Come accennato in apertura, Portal Knights può essere affrontato da soli ma anche in coop, locale o online. Nel primo caso è possibile unire le forze in split-screen con un proprio amico, mentre giocando in rete il numero di partecipanti sale a 4, il tutto con alcune limitazioni. In locale il titolo non permette ad un secondo giocatore di aggiungersi rapidamente ad una partita in corso, mentre la gestione delle partite in rete è fortemente legata alla propria lista amici. Per poter invitare nuovi giocatori è necessario che siano già nostri amici, e anche la funzionalità di ricerca delle partite è limitata alla nostra lista di contatti. Dal punto di vista artistico, invece, il titolo di Keen Games ci propone una grafica in stile deformed che si sposa alla perfezione con il genere sandbox, con un ampio catalogo di “cubetti” differenti che garantisce una notevole varietà al comparto visivo. Durante la mia prova ho creato differenti universi, di tutte le dimensioni, così da mettere alla prova il sistema di generazione. Nel complesso il risultato è stato più che soddisfacente visto che, salvo rare eccezioni, ogni mondo si è dimostrato ricco di elementi e ben caratterizzato.

Amore

Raccogli e Costruisci

- Negli ultimi anni le meccaniche di raccolta “virtuale” delle risorse hanno letteralmente invaso le produzioni open-world tanto che, ad oggi, sembra quasi impossibile che un titolo a giocabilità aperta non integri in qualche modo questo aspetto del gameplay. Spesso questo obbligo morale si traduce in una struttura estremamente semplificata, poco coerente con lo stile del gioco o, peggio, estremamente macchinosa. Portal Knights da questo punto di vista mi ha piacevolmente stupito perché propone un quantitativo davvero notevole di risorse differenti che possono essere raccolte solo in alcune isole o in zone precise, il che rende la ricerca godibile anche dopo parecchie ore ma non solo. Il gioco sprona il giocatore a non consumare irrimediabilmente le risorse naturali presenti invitandolo ripopolare con costanza la flora utilizzando i semi raccolti ed a costruire su ogni isola un'area sicura, nella quale riporre gli oggetti in eccesso e dove poter craftare in tranquillità nuovi equipaggiamenti. L’insieme di tutti questi aspetti si somma all’enorme catalogo di oggetti fabbricabili e ad un sistema di controllo facile da padroneggiare rendendo il titolo di Keen Games accessibile ma anche estremamente profondo, per la gioia di tutti gli appassionati del genere.

Eventi

- Come spiegherò in modo più dettagliato nella sezione "odio", la componente narrativa di Portal Knights non brilla per qualità o profondità e questo si ripercuote inesorabilmente sul livello di interesse del giocatore. A rendere godibile il titolo anche dopo parecchie ore di gioco ci pensano però gli innumerevoli eventi a tempo che compaiono spesso nei vari mondi. Queste missioni secondarie hanno durata variabile da poche ore ad un paio di giorni e consentono di ottenere oggetti speciali, grandi quantitativi di esperienza o addirittura accedere ad aree speciali, a patto che il giocatore riesca a soddisfare i requisiti prima dello scadere del tempo. Per quanto non particolarmente ispirati, questi eventi costituiscono un piacevole diversivo dato che spesso spingono il giocatore a ritornare su un’isola già esplorata per dare la caccia a nuove tipologie di nemici o per raccogliere risorse rare, fondamentali per creare oggetti o pozioni speciali.

Colori

- Portal Knights sicuramente non verrà ricordato come un titolo graficamente all’avanguardia, ma bisogna ammettere che il lavoro fatto dagli sviluppatori nella scelta delle tonalità dei colori presenti nel gioco e nell’accostamento degli stessi consente di chiudere un occhio su questo aspetto. La palette cromatica utilizzata rende vivo ogni elemento presente nel gioco, che si tratti di un albero, di una costruzione o anche di un semplice blocco di pietra, mentre il sistema d'illuminazione dinamica regala continuamente giochi di luce apprezzabili che si sposano alla perfezione con la struttura “cubettosa” dei mondi di gioco. A completare l’opera ci pensano poi una serie di effetti grafici di contorno, come quelli ambientali o quelli legati all’uso di armi magiche o incantesimi, capaci di catturare la nostra attenzione soprattutto nelle fasi notturne e nelle aree chiuse.

Rapporto Longevità/Prezzo

- Come ho già accennato prima, la longevità di Portal Knights è direttamente collegata alle abitudini di gioco dei singoli giocatori. E’ però innegabile che il titolo sviluppato da Keen Games offra un’enorme quantità di contenuti e tantissime ore di gioco ad un prezzo estremamente competitivo. Le ore di gioco aumentano poi esponenzialmente se si ha la fortuna di poter giocare spesso in compagnia di qualche amico, in locale o in rete. Come spesso accade il titolo permette inoltre di creare più personaggi e più universi, completamente scollegati tra di loro, e di utilizzarli sia in solitaria che in coop senza particolari difficoltà. Questo aspetto rende il gioco estremamente appetibile anche per coloro che amano sperimentare con i propri eroi, condividendo eventuali ricompense tra uno e l’altro.

Odio

Lore inesistente

- Avete presente le prime righe di questa recensione? Ecco. La trama di Portal Knights praticamente è tutta lì. Proseguendo nel gioco si viene a conoscenza di qualche informazione in più, portata alla nostra attenzione da qualche personaggio chiacchierone o da documenti sparsi per le ambientazioni, ma si tratta sempre di poche righe di testo, poco ispirate e che non aggiungono nulla di interessante alla trama. Data la natura aperta del titolo la scelta di non creare un intreccio narrativo complesso potrebbe anche avere un senso ma la mancanza di un background solido capace di appassionare il giocatore e la totale assenza della componente narrativa, che nelle intenzioni degli sviluppatori avrebbero dovuto differenziare il titolo dalla concorrenza, vanificano purtroppo le buone idee alla base della produzione.

Combat System a tratti ingestibile

- Il sistema di combattimento sviluppato da Keen Games, che oserei definire essenziale, come prevedibile non regala grandissime soddisfazioni dal punto di vista delle complessità ma questo, onestamente, non sarebbe un problema data la natura sandbox del titolo. Il fatto è che purtroppo, per quanto elementare, il combat system spesso si rivela poco preciso e confusionario a causa di un sistema di aggancio dei bersagli poco rifinito e di numerose imperfezioni minori capaci di rendere gli scontri negli spazi stretti estremamente frustranti. La telecamera spesso e volentieri non si posiziona nel modo corretto, il sistema che dovrebbe rendere trasparenti gli oggetti all’interno del campo visivo non sempre funziona a dovere e talvolta anche il sistema di controllo sembra remare contro di noi mettendo in mostra qualche incertezza di troppo dovuta ad una disposizione dei tasti non sempre impeccabile. Piccoli difetti con i quali si riesce facilmente a convivere ma che, sommandosi, causano qualche problema di troppo anche dopo parecchie ore di gioco.

Componente GDR poco approfondita

- Portal Knights include 6 differenti statistiche che possono essere potenziate spendendo i punti abilità guadagnati ma, a conti fatti, ognuna delle classi viene influenzata soltanto da due di queste. Spendere punti abilità in statistiche non collegate direttamente alla nostra specializzazione non ha un effetto tangibile, il che rende praticamente impossibile creare delle varianti derivate dalle classi di base. Neanche armeggiando con le varie abilità speciali si riesce a caratterizzare i propri Eroi a dovere dato che, anche in questo caso, le possibilità non si discostano quasi mai da semplici bonus per armi o incantesimi specifici. E’ un vero peccato che Keen Games non abbia voluto approfondire maggiormente lo sviluppo dei personaggi ed i rispettivi skill-tree, così da rendere meno lineare e prevedibile la crescita dei vari pg.

I.A.

- E’ inutile girarci troppo intorno. L’I.A. presente in Portal Knights non raggiunge quasi mai la sufficienza dato che i nemici si limitano ad inseguire il giocatore dopo averlo individuato e ad affrontarlo frontalmente quando possibile senza curarsi troppo delle conseguenze. La presenza di pochi attacchi, generalmente uno o due per tipo di nemico, e di schemi fissi rende i confronti 1vs1 noiosi già dopo poche ore di gioco. Per fortuna dei giocatori le situazioni di questo tipo non sono poi molte e generalmente il titolo compensa queste mancanze con una netta superiorità numerica, ma una maggiore attenzione da questo punto di vista avrebbe sicuramente giovato alla componente action del gioco.

Tiriamo le somme

Portal Knights si è dimostrato essere un interessante mix di generi, capace di regalare moltissime ore di esplorazione e crafting all’interno di ambientazioni vive e ben realizzate, ad un prezzo estremamente competitivo. Alcune piccole lacune tecniche e la mancanza di una componente narrativa più profonda gli impediscono di compiere il salto di qualità auspicato dagli sviluppatori ma, nel complesso, si tratta comunque di un titolo solido e ricco di contenuti che tutti gli amanti del genere sandbox dovrebbero aggiungere alla loro collezione.
7.5

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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