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The Elder Scrolls IV: Oblivion
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Anteprima - The Elder Scrolls IV: Oblivion

Nell’ormai lontano 2002, quando l’attuale Xbox 360 ancora non aveva un nome né una forma, iniziava il concepimento del nuovo episodio della saga di The Elder Scrolls, vero e proprio punto di riferimento nel panorama dei giochi di ruolo occidentali. In circa quattro anni di gestazione il titolo ha acquisito quel fascino e acceso quella curiosità che meritano i grandi capolavori, forte anche della schiera di migliaia di fans che hanno accompagnato i dieci anni di vita della serie. Ed è proprio dei loro consigli ( e delle loro critiche) che gli sviluppatori hanno fatto tesoro per realizzare questo nuovo capitolo della saga.
The Elder Scrolls IV: Oblivion conterrà infatti tutte quelle migliorie che sono state richieste a gran voce e che, si spera, dovrebbero renderlo ancora più bello e giocabile dei suoi predecessori. Il gioco fa parte della seconda ondata di titoli previsti, quelli che per intenderci hanno "saltato" il lancio dell’Xbox 360 per problemi legati allo sviluppo e che, proprio da questo ritardo, dovrebbero aver tratto maggiore giovamento: sarà infatti talmente ricco di innovazioni e particolarità che, assicurano i ragazzi di Bethesda, segnerà una vera e propria svolta nel genere fantasy. Tra poco più di un mese il titolo arriverà sugli scaffali dei nostri negozi ed è sempre maggiore il numero di informazioni e dettagli rilasciati su di esso, per cui non ci resta che esaminarli insieme.

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Si aprano i cancelli!!
Il gioco ci immergerà nel regno di Tamriel, più precisamente nella sua capitale Cyrodill, dove ci verrà affidata, direttamente dal morente Re, la nostra missione principale: trovare colui che è in grado di serrare i cancelli aperti di Obivion, l’equivalente dei nostri Inferi. E‘ infatti proprio da questo varco spazio-temporale che hanno avuto accesso a Cyrodill tutti i mostri che rapidamente hanno incominciato a seminare morte e distruzione nella tranquilla capitale, minacciando di fare lo stesso con il resto di Tamriel. Questo in breve l’incipit del gioco, ma dietro il classico tema "il mondo è in pericolo e tu sei l’unico che può salvarlo!" si cela un universo davvero immenso.


Libertà a 360 gradi
Sin dall’inizio saremo liberi di scegliere chi essere e "come" esserlo. Oltre alle intramontabili classi di appartenenza e alle classiche Gilde, vale la pena citare l’introduzione, per la prima volta nella serie, del fattore stealth per la categoria dei Ladri. Ispirati dalla serie Thief, i programmatori hanno voluto aggiungere al gioco la possibilità di agire silenziosamente nell’ombra con tanto di indicatore di visibilità. Si potranno quindi piazzare trappole ed assassinare alle spalle i nemici senza scomodarsi a combatterli direttamente.

Sarà disponibile poi un editor per personalizzare il nostro alter-ego virtuale come più ci aggrada e non solo nell’aspetto. Ci saranno infatti sette classi di abilità principali da selezionare che, rispetto alle altre minori, cresceranno più in fretta: tali abilità potranno essere provate prima di assegnarle al personaggio in modo definitivo, così da evitare di pentirsene più avanti. In Oblivion non avremo i canonici punti esperienza ad accompagnare lo sviluppo del nostro eroe; tutto dipenderà dalla frequenza di uso di una determinata abilità. Ad esempio usando spesso arco o balestra aumenterà la nostra mira, lanciando di più uno specifico incantesimo esso si potenzierà maggiormente rispetto ad un altro meno utilizzato, e così via. Anche durante i combattimenti saremo liberi di usare contemporaneamente armi e magie, cosa questa impossibile nei precedenti capitoli. Potremo infatti lanciare incantesimi (attraverso la croce direzionale) alternati a fendenti e parate (eseguibili con i due grilletti), il che renderà gli scontri più completi e dinamici. Infine saremo liberi di giocare in prima o in terza persona, senza alterare comunque l’enfasi dell’avventura.

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Va dove ti porta il cuore
Il libero arbitrio avrà un ruolo predominante in ogni aspetto del gioco: come nel precedente Morrowind, saremo noi a determinare se il nostro personaggio sarà un impavido ed onesto cavaliere o un ladro assassino devoto al lato oscuro della forza. Ogni azione, ogni scelta etica e morale, avrà ripercussioni sugli eventi e sui comportamenti che gli oltre 1000 PNG (personaggi non giocanti) ostenteranno nei nostri confronti. Questo perché ogni giocatore potrà portare a termine l’avventura principale (circa 20-25 ore) e le oltre 150 missioni secondarie nel modo che più preferisce (e completandole tutte si arriverà alla bellezza di oltre 200 ore di gioco complessivo!).

Il mondo di Tamriel si estende per circa 25 chilometri quadrati reali e per agevolarci negli spostamenti potremo usufruire di un nuovo sistema di (tele)trasporto che ci permetterà di marcare sulla mappa le zone visitate e di tornarci in un baleno senza dover camminare (o galoppare) per ore. Ovviamente il tempo scorrerà altrettanto velocemente e si rischierà anche di perdere di vista qualche angolo remoto che varrebbe la pena visitare a piedi per trovare magari bonus o tesori nascosti. A voi la scelta.


Per mari e per monti
Metà della superficie di Tamriel sarà ricoperta da foreste, villaggi, antichi templi e affollati porti, mentre l’altra metà sarà caratterizzata da tetri dungeons pieni di trappole e nemici. Per aumentare la longevità e rendere unica ogni avventura i programmatori hanno creato un sistema in grado di generare ad ogni partita dungeons sempre nuovi. Le foreste poi (anch’esse generate random) saranno praticamente vive, soggette agli agenti atmosferici, come il vento o la pioggia, e popolate da vari animali: per renderle tali, alcuni sviluppatori della Bethesda si sono recati direttamente all’Università del Maryland (nei laboratori geologici) per studiare meglio il processo di erosione delle rocce e le fasi della crescita degli alberi e delle piante, per modellarli poi nel miglior modo possibile durante il gioco (!!!).


"Antiche Pergamene" e nuova tecnologia
Per The Elder Scrolls IV: Oblivion è stato sviluppato un nuovo sistema di modellazione delle skin facciali dei PNG che servirà ad evitare che i personaggi che incontreremo si assomiglino troppo tra loro, come purtroppo capita spesso in giochi così vasti: tale sistema gestirà anche la sincronizzazione labiale per accentuare le emozioni durante le oltre 50 ore di dialoghi presenti. Anche la fisica delle persone, delle 40 specie di mostri e dei circa 9000 oggetti con cui interagiremo sarà sottoposta a particolare cura e realismo. Menzione a parte merita poi la Radiant A.I. (intelligenza artificiale radiante) che attraverso un complesso sistema di script e algoritmi permetterà ai PNG di agire di volta in volta in modo differente a seconda delle situazioni che si verranno a creare. Per non parlare poi delle migliaia di poligoni, luci dinamiche e delle texture in alta definizione che compongono gli scenari del gioco, in particolare quelli all’aperto, tra i più belli mai realizzati fino ad ora. Il tutto sarà infine accompagnato dalle splendide musiche di Jeremy Soule, già autore di quelle del precedente Morrowind e quindi sinonimo di assoluta garanzia.

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Insomma, Oblivion si preannuncia un capolavoro di gioco e un concentrato di grafica next-gen come non mai, e se tutto sarà realizzato nel modo giusto (e con Bethesda non ci sono molti dubbi) ci ritroveremo tra le mani un’avventura di epiche proporzioni da vivere sui nostri schermi.

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