RECENSIONE - God of War
God of War è un titolo enorme. Non soltanto in termini di durata, che sfiora in agilità le 30 ore senza dover essere eccessivamente completisti. La sua grandezza risiede principalmente in un comparto tecnico-artistico duro da battere, che riproduce egregiamente e senza risparmiare in crudeltà la mitologia e la cosmogonia norrena. Il taglio di ponti col passato ha saputo creare un titolo più maturo, meno goliardico e con una violenza non più gratuita, ma convogliata verso un fine ultimo di tutto rispetto: quello di proteggere il proprio figlio. In God of War troviamo infatti un Kratos più vecchio e più stanco che in passato, ma che non ha certo perso il divino tocco rabbioso che l’ha reso un’icona, accompagnato da una giovane leva che condivide il suo stesso destino. Benché il coraggio di Santa Monica Studios di ripensare l’intero sistema di controllo, da sempre basato sul genere hack n’ slash, non abbia convinto pienamente, va comunque riconosciuto al team il merito di aver creato un titolo straordinariamente accurato, maturo e drammatico, capace di accontentare sia i fan storici di Kratos che i giocatori più giovani. 9.5
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